Ftse Mib: quando uscire alla svelta. Meglio Unicredit o Intesa?

Il Ftse Mib dovrà difendere ora un supporto chiave se vorrà provare ad allungare verso i recenti top ed evitare nuove cadute. L'analisi di Filippo Diodovich.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata a Filippo Diodovich, strategist di IG, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'attuale situazione dei mercati e sulle prospettive nel breve.

I mercati azionari continuano a viaggiare a ridosso dei massimi, in alcuni casi storici. Quali scenari si profilano nel breve?

Nel breve ci sono ancora possibilità di ulteriori rialzi, soprattutto se negli Stati Uniti sarà approvato il piano di aiuti da almeno 1000 miliardi di dollari promosso dall’amministrazione Trump per sostenere famiglie, lavoratori, imprese e agenzie governative.

Il piano è in questi giorni discusso da repubblicani e democratici e dovrebbe essere approvato prima del weekend, dando ulteriore forza agli indici azionari.

Nel medio periodo invece crediamo che ci siano molti rischi di possibili ribassi per i mercati azionari sugli sviluppi dell’emergenza coronavirus.

Negli Stati Uniti, in Brasile, in Russia e in India i numeri di nuovi contagi sono ancora molto elevati e pure il numero delle vittime.

Le paure sono che ci possa essere una seconda ondata di contagi anche in Europa, dove in Germania e in Francia i nuovi contagi sono tornati ai livelli di inizio maggio.

Tenendo conto che la corsa al vaccino è ancora lunga (per i più ottimisti entro fine anno con una distribuzione nel primo trimestre) le tensioni su nuove misure di lockdown a livello globale potrebbero avere un impatto fortemente negativo sui mercati finanziari.

In caso contrario, ovvero in caso di un allentamento dei timori sul Covid-19, potremmo invece assistere ad un'ulteriore accelerazione rialzista degli indici verso nuovi record (relativi e assoluti).

A Piazza Affari il Ftse Mib sta risalendo la china dopo il test di area 19.000. C'è spazio per nuovi allunghi?

Da un punto di vista tecnico, per il Ftse Mib rimane fondamentale la tenuta nel breve periodo del sostegno a 19mila punti.

In caso di mantenimento al di sopra di tale riferimento tecnico, esistono possibilità di allungo verso i 21mila punti.

Conferme per tali prospettive grafiche arriveranno con una perentoria vittoria dei 20.080 punti da parte del Ftse Mib.

Tali aspettative invece sarebbero annullate con il cedimento della soglia dei 19 mila punti, condizione introduttiva a una discesa verso quota 18.200 punti.

Quali strategie ci può suggerire per Unicredit e Intesa Sanpaolo dopo la diffusione dei conti trimestrali?

Intesa Sanpaolo è tra i nostri titoli preferiti nel settore bancario italiano.

Il successo dell’operazione della fusione con Ubi Banca porterà importanti sinergie per il gruppo e anche le performance in Borsa evidenziano un momento positivo soprattutto da metà maggio in poi.

Da un punto di vista grafico, l’eventuale superamento delle resistenze a 1,88 e 1,93 euro potrebbe migliorare ulteriormente il quadro tecnico, creando i presupposti per un allungo in direzione di obiettivi a 2,05 euro.

Nonostante la positiva trimestrale, Unicredit non sta vivendo un momento particolarmente felice. Il successo della fusione tra Intesa Sanpaolo e Ubi Banca è stato un colpo duro per il management del gruppo.

Il suo amministratore delegato Mustier ha recentemente dichiarato che non sono previsti progetti di fusione con altri gruppi, togliendo così al titolo l’appeal speculativo con ipotesi di merger con Banco BPM o Banca MPS.

I ribassi delle ultime settimane hanno tuttavia portato Unicredit a scendere quasi fino a 7,50 euro. Crediamo che tale livello sia molto basso e non sia un corretto fair value del gruppo che ha comunque ottimi ratio patrimoniali e una qualità degli asset in bilancio tra le migliori a livello europeo.

Ci aspettiamo quindi nel medio/breve termine che per Unicredit il supporto di 7,50 euro possa essere utilizzato come base per i prezzi, per risalire verso quota 9 euro.

Tenaris ha pubblicato una deludente trimestrale quali aspettative sul titolo?

Il settore oil è in una situazione particolarmente difficile, con rischi ancora elevati su una diminuzione della domanda di greggio nei prossimi mesi, complice l’espandersi dell’emergenza coronavirus a livello globale.

Da un punto di vista grafico, per Tenaris l’eventuale cedimento del supporto a 4,88 euro potrebbe gettare le basi per una estensione della discesa in direzione di target ipotizzabili a 4,08 euro.

Indicazioni contrarie per Tenaris si avranno solamente con un rialzo delle quotazioni sopra 5,50 euro.

Quali sono le sue prospettive sull’oro?

Le prospettive sull’oro rimangono rialziste nonostante la forte situazione di iper-comprato che si è creata nelle ultime settimane.

Osservando gli indicatori e gli oscillatori di prezzo, non troviamo al momento alcun segnale che possa indicare una possibile inversione di tendenza nel breve termine.

Manteniamo così invariate le nostre prospettive grafiche positive sul metallo prezioso con obiettivi a 2.100 dollari l’oncia.