Ftse Mib: ambiziosi i target del recupero. I titoli da cavalcare

Il Ftse Mib dopo lo strappo al rialzo di ieri si candida ad ulteriori allunghi che potrebbero portare anche lontano. L'analisi di Sante Pellegrino.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata a Sante Pellegrino, trader indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'attuale situazione dei mercati e in particolare di Piazza Affari.

Il Ftse Mib ieri ha vissuto la miglior seduta da maggio 2010, riportandosi a ridosso di area 17.000. C'è spazio per ulteriori recuperi nel breve?

A Piazza Affari, come anticipato nell'ultima intervista, la scorsa settimana c'è stato un cambio ciclico molto importante.

Per il Ftse Mib ci aspettiamo in primis il mantenimento dei 14.153 punti che sono un supporto fondamentale, e dopo il superamento dei 16.500 punti avvenuto ieri, si guarderà al recupero della resistenza dei 18.250 punti.

Da quest'ultimo soglia di prezzo il Ftse Mib si giocherà la partita per un eventuale allungo verso i 22.360 punti.In caso contrario assisteremo ad un nuovo test dei 14.150 punti e sarà importante che l'indice non vada a violare questo supporto, per evitare uno scivolone verso nuovi minimi storici a 11.920 punti.

Cosa può dirci in merito al recente andamento del Dax30 e dell'S&P500? Quali le sue attese per le prossime sedute?

Anche l'S&P500 a dato vita ad un poderoso recuperare e ora dovrà difendere in primis il supporto dei 2.250 punti. Al rialzo il primo ostacolo è dato dalla resistenza a 2.587 punti, superata la quale ci sarà spazio per un allungo verso area 2.700.

Solo con il superamento di questi due ostacoli sarà probabile per l'S&P500 un recupero verso lo swing rappresentato dai 3.000 punti. 

Sotto i 2.250 punti occhi aperti perchè in caso di debolezza oltre i 2.220 punti si apriranno le porte per una discesa fino ad area 2.000.

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Per il Dax il discorso è simile a quello fatto per il Ftse Mib e per l'S&P500, segnalando un supporto chiave a 7.970 punti, da cui i corsi si stanno allontanando.

Ieri l'indice ha superato al rialzo i 9.500 punti, candidandosi ad un allungo ora verso i 10.135 punti, da cui potrà allungare il passo fino alla resistenza successiva posizionata a 11.600 punti, con proiezione successiva in area 12.300.

Il Dax non dovrà scendere al di sotto di quota 8.000/7.970 punti, la violazione della quale vedrà le quotazioni scivolare fino ai 7.000 punti.

Ubi Banca ieri ha corso molto più di Banco BPM. Cosa può dirci di questi due titoli?

Per Ubi Banca il supporto chiave è in area 2,16 euro, la rottura della quale provocherà un affondo fino ad area 1,66 euro.

Al superamento dei 2,45/2,46 euro il titolo potrà estendere il recupero in atto fino ai 2,8 euro, oltrepassati i quali potrà tentare di andare a chiudere alcuni gap tra i 3 e i 3,3 euro.

Solo oltre quest'ultimo livello potremo andare a rivedere i massimi segnati da Ubi Banca prima del lancio dell'Ops da parte di Intesa Sanpaolo.

Banco BPM sta trattenendo il supporto di area 1,1 euro e ora il superamento della resistenza a 1,34 euro porterà ad un primo obiettivo compreso tra 1,43 e 1,56 euro.

Se il titolo dovesse riuscire a superare anche gli 1,56 euro, sarà probabile allora un allungo fino a 2,035 euro.

STM ieri ha messo a segno un rally a due cifre, spingendosi oltre i 18 euro. Cosa può dirci di questo titolo?

STM ha superato la resistenza a 17,4 euro e ora l'obiettivo è quello di andare a chiudere il gap-down lasciato aperto tra i 19,4 e i 20,6 euro.

Al di sopra di quest'ultimo ostacolo STM volerà fino ai 23,5/24,6 euro, dove si potrà giocare una partita per un eventuale ulteriore allungo fino ai 28,28 euro nella migliore delle ipotesi.

Finecobank e Azimut sono reduci da una seduta brillante. Quali strategie ci può suggerire per entrambi?

FinecoBank ha trovato una zona di supporto tra i 6,6 e i 7 euro e con conferme sopra gli 8,2 euro potrà spingersi fino a 8,67 euro.

Oltre questo livello il titolo punterà alla resistenza dei 9,7 euro, per poi andare a chiudere il gap lasciato aperto a 10,7 euro.

Azimut sta difendendo il supporto dei 10,7 euro, dopo aver accusato una pesante flessione che lo ha portato a perdere oltre il 50% del suo valore dai recenti massimi. 

Per poter recuperare terreno Azimut dovrà difendere in primis il supporto dei 10,7 euro, la cui violazione porterà in area 9,4 euro, e in seguito dovrà riaffacciarsi intorno i 13,9/14 euro.

Una volta violato questo ostacolo Azimut potrà spingersi fino a 16 euro prima e in seguito in direzione dei 17,7 euro.