La settimana a Piazza Affari si è chiusa in positivo con acquisti su banche e petroliferi: alla fine il saldo di chiusura della seduta sfiora l'1% nonostante la pesantezza del settore auto causata dal pericolo dei dazi commerciali. Le previsioni di Sante Pellegrino, trader privato.
Chiusura in positivo per l'indice italiano: alla fine della seduta il saldo sfiora +1% mentre sul podio sono tornati sia i titoli bancari che quelli petroliferi. Quali azioni monitorare?
L'indice italiano si trova tra i massimi e minimi di un ciclo precedente, massimi e minimi che praticamente sono contenuti tra i 23mila punti e i 21.300. Attualmente siamo a metà strada di questo canale ma al momento non si intravedono grandi prospettive se non quelle di andare a recuperare il gap ribassista da chiudere, quello a 21.500 punti, per poi forse ritrovare la forza e ripartire da questi livelli. Resta perciò tutto bloccato. Tra i titoli c'è da guardare ad alcuni grandi nomi. Primo è Enel che grosso modo si comporta più o meno come l'indice italiano, ovvero restare tra un massimo e un minimo ovvero tra 4,90-5 euro a un minimo di 4,50. Per questo motivo è meglio aspettare una rottura del rialzo di 4,95 per andare a vedere una resistenza posta in area 5,06; successivamente andrebbe a chiudere un gap a 5,21, cosa che si potrebbe verificare nel breve con la rottura di questa resistenza a 4.87-4,95. Al contrario una discesa sotto i supporti di 4,65 prima e 4,60 dopo porterebbe il titolo a segnare nuovi minimi verso i 4,45. Interessante anche Eni che si muove in un canale laterale con massimi in area 16,10 fino a minimi di 14,90-15 euro. Eni si differenzia perché ha un mood più positivi perciò sicuramente il superamento di 15,70-15,80 può far rialzare le quotazioni di Eni fino a toccare 16,20 come prima resistenza, per poi chiudere il gap a 16,50. L'abbandono di 15 euro sarebbe un passo negativo visto che si potrebbe presentare la discesa fino a recuperare i gap pregressi di 14,50 e successivamente di 14,20. Generali, da parte sua, resta laterale come gli altri titoli ma è in ipervenduto e, sempre laterale tra i 15,24 e i 13,80, deve necessariamente superare questo supporto per riuscire a trovare nuova forza. Perquesto motivo deve necessariamente superare i 14,70 per andare poi alla resistenza che è in zona 15 euro (prima) e 15,10 (secondo); il superamento di questo livello può far rialzarela china a Generali fino a 15,50 per poi arrivare alla chiusura del gap a 16. Caso contrario l'abbandono dei 14 porterà a scendere fino a 13,46. In laterale anche Intesa, tra 2,80 e 2,38; non presenta accenni per una risalita. L'unica cosa che deve fare è superare il livello di 2,70-2,65 e andare a ritrovare i 2,80 prima, per poi giungere a 2,90 come prima resistenza e alla chiusura del gap a 3 euro poi. Caso contrario: l'abbandono dei 2,50 porterebbe Intesa a chiudere un gap a 2,45.