Di seguito riportiamo l’intervista sull’indice S&P/Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte al trader Bruno Moltrasio. Visita il suo sito www.brunomoltrasio.netNelle ultime giornate, dopo aver raggiunto l’area dei 24.500 punti, l’indice Ftse Mib è tornato indietro, scendendo quasi di 1.000 punti. E’ questo l’inizio di una correzione più significativa destinata a proseguire nel breve? Quali sono i livelli da seguire ora con attenzione?Nell’ultimo intervento avevamo sottolineato che una correzione, anche importante, non ci avrebbe colto impreparati. Un ritracciamento dei mercati era fisiologico dopo il rally cui si era assistito nelle sedute precedenti. E’ presto per dire se ci sarà spazio per discese più significative, anche perché il mercato di questi ultimi tempi sembra avere sette vite, come i gatti, e ogni flessione sembra una buona occasione per acquistare. Almeno, così è stato fino a poche sedute fa. Sembra però che sul mercato globale qualcosa stia cambiando: nelle ultime sedute abbiamo infatti assistito ad una rotazione settoriale, con le vendite che si sono concentrate sui titoli ciclici (basic resources e chemicals in primo luogo) mentre hanno tenuto piuttosto bene i titoli difensivi (come le utilities per esempio). Quindi, per tornare al discorso iniziale, direi che la prudenza è d’obbligo ora più che mai. Più che i livelli sul nostro indice, che come sappiamo va un pò al traino del mercato USA ed Eurex, terrei d’occhio alcuni livelli chiave sui futures americani con scadenza dicembre: 1060 per S&P500 9720 per DJ e 1720 per il Nasdaq e, sull’Eurex, 5700 per il Dax Future e 2860 per l’Euro Stoxx50. La rottura di questi livelli dovrebbe metterci in allarme e farci considerare avviata l’ipotesi di un ribasso più consistente anche sul nostro Indice Ftse Mib.