S&P500 e Dax 30: è ora di nuovi short? Eur/Usd, rialzo fallace?

L'S&P500 mostra una certa resilienza malgrado le tante incertezze: sfruttare i rialzi per aprire posizioni al ribasso? La view di Antonio Zedda.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Antonio Zedda, Junior Financial Analyst di Unicron Associates, al quale abbiamo rivolto alcune domande sui principali indici azionari, su valute e comomodities.

L'S&P500 sta dando un seguito al rialzo messo a segno la scorsa settimana. Cosa aspettarsi per le prossime sedute?

L'S&P500 ha chiuso la scorsa settimana con una performance positiva dell'1,78%.

I principali indici globali, primo fra tutti l’S&P500, hanno registrato guadagni durante l'ultima ottava, nonostante un tumultuoso dibattito elettorale (campanello d’allarme per i mercati) e la diffusione dell’epidemia che ha addirittura colpito lo stesso Donald Trump e la moglie.

Il driver principale che ha guidato le azioni a portarsi più in alto, è stato il rumor secondo il quale il piano Usa da 1,5/2 trilioni di dollari potrebbe presto arrivare.

Anche dal punto di vista dei dati macro ci sono stati miglioramenti, anche se la ripresa economica continua a essere lenta.

L’indice che misura la fiducia dei consumatori è rimbalzato oltre i massimi di giugno a 101 punti, 16 punti più in alto della rilevazione precedente.

Le richieste iniziali di disoccupazione sono anch’esse diminuite di 36.000 unità rispetto alla lettura della settimana scorsa.

Non centra la previsione degli analisti invece il dato sui non farm pay-rolls: a settembre infatti sono stati creati 661.000 nuovi posti di lavoro contro gli 850.000 previsti, anche se il tasso di disoccupazione scende di 0,5 punti percentuali rispetto al mese scorso.

L’S&P500 continua a essere resiliente nonostante le numerose incertezze di questo periodo. Dal punto di vista speculativo tuttavia, ritengo che posizioni short da 3.400 punti possano dare qualche soddisfazione sulla scia delle news Trump - Covid e di un dibattito elettorale insoddisfacente.

Cosa può dirci in merito al recente andamento del Dax 30 e quali le attese nel breve?

Simile a quello dell'S&P500 l'andamento dell’indice tedesco che ha chiuso anch’esso la settimana con guadagni dell’1,76%.

La Germania rimane molto forte dal punto di vista dei dati economici, con riferimento in particolare al settore manifatturiero e al settore auto, che registrano un forte rimbalzo nel mese di settembre.

L’indice degli acquisti del settore manifatturiero PMI tedesco è continuato ad aumentare, raggiungendo i 56,4 punti, livello che non vedevamo dal 2018.

Sono cresciute del 3,1% anche le vendite al dettaglio del mese di agosto e il tasso di disoccupazione è calato dello 0,1% rispetto alla rilevazione precedente.

Non c’è dunque da stupirsi se l’indice tedesco ha sovraperformato gli altri listini europei durante questo periodo.

Discorso a parte va fatto invece per l’inflazione, che non cresce in nessun Paese dell’Eurozona. Addirittura nel mese di settembre l’inflazione è diminuita dello 0,3% nell’Eurozona, mostrandoci un chiaro quadro deflazionistico, nonostante il forte aumento del balance sheet della BCE.

Da qui la decisione della Lagarde di seguire la FED: l'inflazione può superare il livello del 2%.

Tra i fattori di rischio per l’indice Dax, il più importante è l’eventuale riduzione dell’attività economica a causa del gran numero di contagiati, che potrebbe portare un’ondata di vendite.

Da questo presupposto, visto il recente caso Donald Trump ( aumento paura situazione COVID ), potrebbe essere interessante provare uno short di brevissimo periodo anche sul Dax.

L'euro-dollaro sta allungando il passo, allontanandosi sempre più dai recenti minimi. C'è spazio per ulteriori salite?

L'euro-dollaro si accoda all’andamento positivo delle principali Borse e chiude la settimana con un guadagno dello 0,77%.

Il cambio ha beneficiato principalmente dell’indebolimento del dollaro causato da una fase risk on che ha portato alla vendita, nei primi giorni della settimana, degli asset rifugio.

L’euro non mi sembra così tanto forte in questa fase di mercato, anche a causa della presa di posizione della BCE sul tema inflazione.

Il dollaro tuttavia ha trovato energia nell’ultima giornata dell’ottava passata, sostenuto da dati NFP inferiori alle aspettative e dal caso Donald Trump.

Mi aspetto che questa ripresa del dollaro possa continuare nelle prossime giornata e avendo una view di medio termine long sull'euro-dollaro, preferisco stare flat per ora.

L'oro sta allungando il passo sopra i 1.900 dollari l'oncia. Ci sono le condizioni per ulteriori rialzi nel breve?

Anche il gold ha chiude la scorsa settimana in positivo, con un rialzo del 2,2%.

Avrete notato che stiamo rivivendo una fase di mercato in cui tutti gli assets, azioni, gold, bond, si muovono in un’unica direzione.

Questo perché l’enorme massa di liquidità e le aspettative di tassi reali in diminuzione, oltre a favorire le azioni, danno sostegno anche ai prezzi del metallo giallo.

Uno slancio deciso sopra i 1.900 dollari potrebbe essere un forte segnale rialzista per questo asset.