S&P500 a rischio correzione ora. Eur/Usd: comprare ma non subito

Le previsioni sull'S&P500 sono improntate all'ottimismo, ma nel breve è probabile una flessione già dai livelli attuali. La view di Antonio Zedda.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Antonio Zedda, Junior Financial Analyst di Unicron Associates, al quale abbiamo rivolto alcune domande sui principali indici azionari, su valute e comomodities.

L'S&P500 si è riportato ad un soffio dai massimi storici. Si aspetta ulteriori rialzi nel breve?

Il principale indice americano ha chiuso quest’ultima ottava con il segno positivo, in rialzo dello 0,56%.

L’S&P500 continua così la sua cavalcata al rialzo, portandosi a soli 20 punti di distanza dai massimi di Febbraio. L’indice ha beneficiato di dati economici positivi e della diminuzione del numero dei contagiati a New York e in California.

Inoltre, gli investitori sono abbastanza ottimisti riguardo al prossimo stimolo fiscale voluto da Trump a sostegno dell’economia a stelle e strisce e a un eventuale taglio sulle plusvalenze al 15%.

Per quanto riguarda i dati economici, sorprende il dato sulle richieste iniziali di disoccupazione, per la prima volta da quando è iniziata la pandemia, inferiore al milione di unità.

In aumento le vendite al dettaglio per il mese di Luglio (+ 1,2% ) e la produzione industriale, in linea con le attese degli analisti.

Il settore che ha performato meglio questa settimana è stato infatti il settore industriale. Ci aspettiamo una rotazione verso comparti più ciclici se i dati dovessero continuare a migliorare.

Positiva anche la previsione di Goldman Sachs sulla quotazione dell’S&P500. La banca d’affari americana si aspetta un indice a 3.600 punti entro fine anno, per poi raggiungere i 3800 punti tra 12 mesi.

Non mancano tuttavia  i fattori di incertezza, infatti è importante monitorare la vicenda USA-CINA, con il presidente Donald Trump che continua a minacciare colossi cinesi come TikTok e Alibaba, e le novità riguardanti le elezioni di novembre.

Dal punto di vista operativo, statisticamente è molto probabile una presa di profitto e quindi una discesa già a questi livelli, che potrei sfruttare con operazioni short aggressive con target di circa il 3-3,5%.

Cosa può dirci in merito al recente andamento del Dax30 e cosa prevede per le prossime sedute?

Anche l’indice tedesco ha chiuso la scorsa settimana in positivo, segnando un rialzo dell'1,79%.

Il Dax, come anche gli altri indici europei, ha vissuto un'ottava molto positiva grazie alla notizia del vaccino russo che potrebbe già essere distribuito a partire da ottobre e ai dati macroeconomici positivi.

Tuttavia abbiamo assistito nelle ultime due sedute di contrattazione a un indebolimento delle quotazioni a causa degli aumenti dei casi covid in Germania, Francia e Spagna.

Ciò ha portato alcuni Paesi, come l’Inghilterra, a varare nuove misure restrittive. Il timore di una seconda ondata di contagi sta aumentando.

Per quanto riguarda i dati macro, l’aspettativa sul futuro dell’economia tedesca, rilevato dallo ZEW, supera le previsioni nel mese di agosto, segnando i 71,8 punti contro i 58 punti previsti.

Sebbene il sentiment abbia registrato un aumento significativo per questo mese, le condizioni attuali dell’economia mostrano una ripresa comunque lenta.

Dal punto di vista operativo, la mia view per questa settimana rimane neutrale sul Dax30.

L'euro-dollaro sta risalendo la china verso i recenti dopo il ripiegamento registrato nelle ultime sedute. C'è spazio per ulteriori salite?

Il cambio più famoso e scambiato al mondo continua a registrare performance positive, come quella dell'ultima settimana in cui ha chiuso in rialzo dello 0,47%.

L'euro-dollaro ha raggiunto e superato la mia prima zona d’interesse che, come dicevo nelle analisi precedenti, si attestava in area 1,18.

Il movimento al rialzo è principalmente guidato dalla debolezza del dollaro, che da inizio anno ha perso oltre il 9% a causa di una serie di motivi, tra cui un abbassamento dei tassi reali e nominali, la necessità di svalutare il dollaro per sostenere economia USA e il trade deficit.

Ora si aggiungono dati economici positivi e una diminuzione dei casi giornalieri di contagiati in USA.

L’interesse per la moneta unica, rispetto al dollaro, è evidenziato anche dalla forte esposizione degli istituzionali, che ha superato i livelli di inizio 2018.

Dal punto di vista operativo la mia view continua a rimanere long su questo cross. C'è da dire però che preferisco aspettare uno storno di circa una figura e mezzo prima di valutare ingressi su questo asset.

L'oro ha subito una brusa battuta d'arresto dopo aver toccato nuovi record storici. Che succede ora?

Prima batosta per il metallo giallo che su base settimanale perde il 3,67%.

Dopo aver superato con decisione il nostro ultimo target a 2.000 dollari, il gold ritraccia in modo rapido, toccando addirittura i 1.860 dollari, minimo della scorsa settimana.

La forte ripresa dei dati economici USA e le notizie positive riguardo al vaccino, hanno portato gli operatori a vendere “safe-assets” questa settimana. Un rintracciamento di questo tipo è comunque fisiologico per l'oro, dopo un rialzo che, in meno di un mese lo ha portato dai 1.800 dollari a oltre i 2.000 dollari.

La mia view continua a essere rialzista, ma più moderata sull'oro. Attenderei un retest dei minimi a 1.860 dollari per valutare posizioni long con target di circa 80-100 dollari su base settimanale.