Di seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte all’Analista Nicolas Listorti, socio fondatore e senior strategist di www.totalfinanza.itI mercati azionari continuano a segnare nuovi massimi dell’anno, dopo una rapida correzione nelle scorse giornate. Cosa si aspetta per le prossime sedute? Quali sono le sue attese in particolare per l’indice Ftse Mib di Piazza Affari?I mercati azionari stanno, a mio avviso, ponendo serie basi per la prossima minibolla. E’ impensabile credere che tutto sia finito, che la grossa e profonda crisi che ha colpito il sistema finanziario e di seguito l’economia reale, sia finita in questo modo. Il comportamento dei mercati denota come, l’ultima lezione non sia servita a nulla o quasi. Troppo presto per dimenticare, il settore privato, finanziario soprattutto in questo momento non sconta nei fondamentali i problemi che sono stati solo messi da parte. Questione di tempo, poco. Non credo, come già noto in quanto espresso più volte, che i mercati possano chiudere l’anno 2009 con il segno positivo come in questo momento. Un traguardo ambizioso è la parità, tradotto a livelli, indice vuol dire, area 20000 per nostro FTSEMIB, 930 per SP500 e 8400 circa per DOW JONES. Questo non esclude ulteriori piccoli strappi ancora che però, e su questo si deve alzare la guardia, sono trappole che portano dietro l’angolo un forte ridimensionamento. Oggi, l’intero sistema finanziario denota irregolarità comportamentali, tutti gli asset che salgono contemporaneamente, dimostrano come solo l’enorme liquidità messa a disposizione a basso costo cerchi un’allocazione che non è nella impresa a mezzo il rischio del credito, in poche parole, le Banche, piccole o grosse, oggi trova meno rischio nell’investimento di breve, in maniera diretta sui mercati che compiere il proprio mestiere di finanziarie il sistema assumendosi il rischio impresa. Quanto può durare? Non credo molto ancora, e pongo l’accento come, personalmente, un ritracciamento nell’ordine del 20% circa sul mercato lo attendo a breve. Questo non comprometterebbe minimamente il trend principale che è e rimarrebbe, positivo. In sostanza, scontare è il mestiere dei mercati, esagerare come adesso no. Non prendo nemmeno in considerazione l’ipotesi opposta perché questo vorrebbe dire compromettere seriamente l’intero 2010 che potrebbe essere l’anno del definitivo rilancio del mercato, in maniera più sana e razionale, con qualche riscontro nella realtà sottostante.