3 idee di investimento tra le utility europee

RWE, Enel ed Engie hanno modelli di business solidi e buone prospettive di crescita, ma pagano sui listini lo scetticismo del mercato.

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RWE, Enel ed Engie hanno modelli di business solidi e buone prospettive di crescita, ma pagano sui listini lo scetticismo del mercato.

Titolo: RWE

Isin: DE0007037129

Morningstar Rating: 3 Stelle

RWE è il secondo operatore eolico offshore in Europa, dopo Orsted, e prevede di raddoppiare la sua capacità produttiva entro il 2026. I nuovi investimenti, uniti alla dismissione dei suoi asset nel nucleare e degli impianti di lignite, porteranno l’azienda ad avere entro il 2024 un EBITDA derivante per il 75% dai segmenti dell’eolico e del solare. Tuttavia, RWE non è ancora pienamente percepita dal mercato come leader nel settore delle rinnovabili a causa delle sue attività legate al carbone e alla lignite che, in qualche modo, la escludono dai portafogli ESG di alcuni investitori istituzionali. “Una soluzione, in questo senso, potrebbe essere la collocazione di questi asset in una sorta di bad comany e la successiva dismissione, dice Tancrede Fulop analista azionario di Morningstar. “RWE è una delle utility maggiormente esposte all'aumento dei prezzi dell'energia. Il management ha alzato le guidance per il 2022 in ragione di questo trend favorevole, ma la nostra stima del fair value è confermata a quota 41 euro. Il titolo ha guadagnato il 6,8% nell’ultimo mese e ora è scambiato a un tasso di sconto del 7% rispetto alla nostra valutazione” (report aggiornato al 18 febbraio 2022).

Titolo: Enel

Isin: IT0003128367

Morningstar Rating: 4 Stelle

Enel ha ceduto il 7% circa da inizio anno e ora è scontata di quasi il 30% rispetto al fair value di 8,70 euro (report aggiornato al 7 febbraio 2022). Il mercato continua a essere molto scettico sull’utility italiana nonostante i solidi fondamentali e il forte peso del segmento delle energie rinnovabili e delle reti energetiche sugli utili del gruppo (più della metà dell'EBITDA). Il titolo viene scambiato con un rapporto P/E inferiore alla media del settore e ha uno yield del 5,8% (più alto di circa il 37% rispetto a quanto offerto mediamente dalle azioni del comparto). Le previsioni degli analisti di Morningstar indicano una crescita media del 7% fino al 2025 sia degli utili per azione che del dividendo.

Titolo: Engie

Isin: FR0010208488

Morningstar Rating: 4 Stelle

Nonostante l’11% guadagnato da inizio anno il titolo Engie continua a essere scambiato a un rapporto P/E significativamente inferiore alla media del settore e a un tasso di sconto di circa il 15% rispetto al fair value di 16,50 euro (report aggiornato al 15 febbraio 2022). Le basse valutazioni di Borsa evidenziano la sfiducia del mercato nei confronti dell’utility francese a causa di un deludente track record nell’allocazione del capitale e dello scetticismo attorno all'esecuzione del suo nuovo piano industriale. “Siamo convinti che, grazie all’accelerazione degli investimenti nelle rinnovabili e alla dismissione di attività non core come Equans a prezzi convenienti, l’azienda stia andando nella giusta direzione. Inoltre, Engie è la terza utility europea maggiormente sensibile ai prezzi dell’energia e la sua valutazione potrebbe beneficiare di questo fattore nel caso in cui si consolidi il trend crescente dei prezzi”, dice Fulop. Dopo aver cancellato il dividendo a causa della pandemia e delle pressioni da parte del governo francese, Engie lo ha ripristinato e dovrebbe garantire una crescita media annua della cedola del 3,6% fino al 2025, in gran parte finanziato dalla crescita degli utili.

Di Francesco Lavecchia