L’asta di BTP indetta dal MEF per giovedì 13 aprile 2023 prevede il collocamento di 4 diversi titoli di stato a medio e lungo termine, con rendimenti differenti. L’asta punta a raccogliere circa 9,5 miliardi ripartiti tra i diversi titoli. Ecco i rendimenti migliori.
BTP all’asta
L’asta prevede il collocamento di 4 diversi BTP con scadenza a medio lungo termine, per essere più precisi si tratta di titoli con scadenza a 3, 7 e 30 anni.
Nell’ordine, il titolo con scadenza a tre anni sarà il BTP 2026, giunto alla terza tranche di emissione, con codice ISIN IT0005538597, per il quale è attesa una cedola annuale del 3,8%.
Il titolo con scadenza a sete anni sarà il BTP 2030, si tratta della prima tranche di emissione per questo titolo per il quale è attesa una cedola annuale del 3,7%.
I titoli con scadenza a lungo termine, saranno due, il primo con scadenza a 15 anni, BTP 2037, titolo che giunge alla trentunesima tranche di emissione con codice ISIN IT0003934657, per questo titolo è attesa una cedola annuale del 4%.
Ultimo per scadenza, il titolo BTP 2044, giunto alla ventesima emissione con codice ISIN IT0004923998, il quale è attesa una cedola annuale del 4,75%.
Pagamenti a breve
Di questi BTP, i primi ad emettere dei pagamenti saranno i BTP 2030, il titolo con scadenza a 7 anni infatti pagherà la prima cedola corta il prossimo 15 giungo. In quella data verrà emesso un pagamento con tasso pari allo 0,6% per 59 giorni su 182.
BTP con rendimento migliore
Il titolo con il rendimento più alto è il BTP 2044, si tratta di un titolo con scadenza a lungo termine, i cui rendimenti, per diversi fattori sono i più alti attesi per quest’asta.
Il titolo, è già presente sul mercato dalle precedenti emissioni, e presenta rendimenti relativamente alti. Il titolo ha infatti un rendimento medio del 4%, che con pagamenti annuali appare relativamente basso visti i livelli elevati di inflazione che hanno spinto ad incrementare oltre il 5% i rendimenti dei BTP Italia indicizzati all’inflazione, tuttavia, trattandosi di un titolo a lungo termine, e proiettando quel rendimento oltre il breve periodo, a quando l’inflazione tornerà nell’ordine del 3%, i rendimenti generati da questo titolo di stato, appaiono sotto una luce nuova, configurandosi come uno dei titoli migliori su cui investire.