Le commodity diversificano ancora?

Le materie prime sono famose per essere decorrelate dal resto del mercato e per difendere dall’inflazione. Ma non tutte funzionano allo stesso modo.

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Le commodity non sono tutte uguali. Ma la differenza, evidente a occhio nudo fra elementi come petrolio e oro (per citare due dei materiali più conosciuti), va tenuta presente soprattutto in Borsa dove le materie prime, in generale, sono famose per i loro vantaggi in termini di diversificazione di portafoglio e di protezione contro l’inflazione.

Il discorso interessa anche quegli investitori in fondi che, ad esempio, non potendo comprare barili di petrolio preferiscono affidarsi a strumenti che acquistano azioni di società direttamente collegate alla produzione e distribuzione di oro nero.  “Abbiamo analizzato i rendimenti storici delle azioni di società che lavorano nelle materie prime, sia rispetto a quelli delle commodity fisiche sia nei confronti di quelli del mercato azionario generale”, spiega Brian Huckstep, Portfolio manager e multi-asset specialist di Morningstar Investment Management. “Abbiamo scoperto che queste società tendono a mostrare un'elevata correlazione con i rendimenti delle commodity e un minor legame con quelli dell’equity in generale. Non sono una copertura perfetta, non sono ottimali come una merce fisica in questo senso, ma sono comunque abbastanza buone”.

Chi ha investito in fondi energy, intanto, si sta fregando le mani osservando le performance del proprio portafoglio. Le strategie raccolte nella categoria Morningstar Sector equity Energy disponibili per la clientela retail in Italia, da inizio anno (fino all’11 maggio e in euro) hanno guadagnato, mediamente, il 23,2% (-31,4% nel 2020).

I fondi della categoria Morningstar Sector equity Energy

Quanto stia correndo il segmento è evidente mettendo a confronto il paniere Morningstar Energy con il basket Global Markets: il primo da gennaio è salito del 25% e il secondo del 9,5%.

Indici Morningstar Energy e Global Markets a confronto

Dati in euro aggiornati all’11 maggio 2021

Fonte: Morningstar Direct

Come si muovono le commodity

Le commodity sono materie prime o altri materiali di base utilizzati nei processi di produzione e industriali. Poiché i loro prezzi dipendono principalmente dall'equilibrio tra domanda e offerta e non dalle dinamiche dei mercati borsistici, in passato spesso hanno mostrato correlazioni molto basse con altre classi di attività.

Ma è ancora vero? “Le materie prime hanno dato una forma di protezione durante il periodo ribassista causato dal Coronavirus all'inizio del 2020”, spiega Amy C. Arnott, Portfolio strategist di Morningstar. “Tutto ciò che è legato all'energia, però, ha subito perdite più forti rispetto al resto del mercato. L'indice Morningstar WTI Crude Commodity ER (in dollari) è sceso del 54,8% nel primo trimestre el 2020 e l'indice Morningstar Energy Commodity TR ha perso il 48,9%. Altre materie prime hanno resistito molto meglio. Gli indici diversificati delle materie prime hanno una composizione molto eterogenea, ma il livello di esposizione all'energia spesso ne condiziona i risultati”.

Correlazioni tra indici di commodity

Commodity e inflazione

Le commodity di solito vengono considerate un'utile copertura contro l'inflazione. La caratteristica deriva dal fatto che le materie prime sono una parte importante della maggior parte degli indici relativi al costo della vita ed è normale che i loro prezzi tendano a salire quando l'inflazione è in aumento.

“Storicamente, le materie prime sono state una forte copertura contro l'inflazione, ma non è chiaro se questo sarà vero anche in futuro”, dice Arnott. “Va comunque detto che, negli ultimi anni, i principali indici delle materie prime hanno effettivamente avuto una leggera correlazione negativa con il caro-vita. Allargando il campo, alcune materie prime (ad eccezione dell'oro) hanno avuto correlazioni negative con gli indici obbligazionari, rendendole una copertura potenzialmente utile durante i periodi di aumento dei tassi di interesse”.

Commodity in portafoglio

Ma quale ruolo possono giocare le commodity all’interno di un portafoglio? “Poiché gli investitori trattano sempre più le materie prime come un qualsiasi asset finanziario, il loro valore come fonte di diversificazione sta diminuendo. L'oro, in questo senso, è un’eccezione e dovrebbe continuare a svolgere un lavoro prezioso come difesa contro la volatilità del mercato azionario. Altre materie prime, nel frattempo, possono ancora fornire alcuni vantaggi di diversificazione per i portafogli più sbilanciati verso le obbligazioni. Vale anche la pena notare che l’atteggiamento con cui gli investitori accedono alle materie prime gioca un ruolo importante nei potenziali risultati. Rendimenti, stagionalità di certe commodity e ribilanciamenti di portafoglio possono avere un impatto significativo”.

Di Marco Caprotti