Cosa cambia per gli azionisti se Musk rinuncia a Twitter?

Elon Musk ha dichiarato la sua intenzione di non procedere con l’acquisto di Twitter.

Elon Musk ha annunciato la sua decisione di rescindere dall’accordo per l’acquisto di Twitter al prezzo di 54,20 dollari per azione a causa della mancanza di dati relati agli utenti del social network. Dal canto suo, Twitter ha risposto che intraprenderà un’azione legale contro Musk per assicurarsi che l’accordo vada a buon fine. La sensazione è che le due parti si apprestano ad affrontare una lunga battaglia legale dall’esito molto incerto. Riteniamo che Twitter abbia delle argomentazioni più forti per avere la meglio nella disputa, ma è anche possibile che si arrivi a un accordo tra le parti a un prezzo più basso.

Tuttavia, riteniamo anche che la decisione di Musk abbia aumentato i rischi nel breve e medio termine per gli azionisti di Twitter. Il titolo potrebbe scendere ulteriormente se Musk decidesse di vendere le sue azioni, che rappresentano ancora una quota leggermente inferiore al 10% dell’azienda. Ma questo dipende anche da quanto sarà disposto a perdere Musk rispetto al prezzo al quale le ha acquistate (attorno ai 37 dollari). Un’altra opzione è che possa decidere di venderle a un’altra parte interessata ad acquisire Twitter.

Questa vicenda influenzerà anche il funzionamento dell’azienda nel breve e medio termine. L’incertezza su chi sarà al timone della società potrebbe infatti spingere gli inserzionisti a ridurre la loro spesa pubblicitaria sulla piattaforma. Tuttavia, nel lungo termine pensiamo che Twitter rimarrà una delle prime cinque piattaforme di social media per gli inserzionisti.

Rimaniamo fiduciosi che l’azienda continuerà a crescere nei ricavi e ad espandere i margini di profitto, anche se a un ritmo inferiore rispetto a quello che avevamo ipotizzato prima dell’offerta di Musk, e per questo motivo abbiamo deciso di abbassare la nostra stima del fair value da 54,20 dollari (prezzo dell’offerta di Musk) a 47 dollari. Ipotizziamo, infatti, che Twitter sarà in qualche modo condizionata da queste distrazioni che ritarderanno i suoi sforzi per aumentare fatturato e profittabilità (report aggiornato all’11 luglio 2022).

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Di Ali Mogharabi

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