Cosa ci dicono le trimestrali americane?

Il comparto energia è in salute, soffrono invece i tecnologici. Morningstar ha tagliato il fair value di Amazon, Meta e Netflix.

C’è un’attesa particolare per i numeri del primo trimestre delle società americane. Gli investitori si aspettano delle risposte su interrogativi importanti:

  • Che impatto sta avendo il conflitto in Ucraina sul business.
  • Quanto sono state efficaci le misura intraprese dalle aziende per limitare gli effetti dell’inflazione.
  • Quali effetti ha prodotto l’allentamento delle misure restrittive imposte dalla pandemia e il ritorno alla vita pre-Covid.

Cosa dicono i numeri

La risposta, in numeri, è stata molto positiva: delle 275 società dell’S&P 500 che hanno riportato i dati del primo trimestre al 29 aprile, l’80,4% ha realizzato risultati superiori alle stime degli analisti.

In base al consensus del mercato, otto degli 11 settori rappresentati nell’indice prevedono un miglioramento degli utili rispetto al primo trimestre del 2021 e i comparti dell’energia e delle materie prime sono quelli da cui sono attesi i tassi di crescita più elevati. Le aspettative per il settore finanziario erano le più basse, in termini di crescita rispetto allo scorso anno, ma i numeri riportati fino ad ora si sono dimostrati mediamente superiori dell’11,7% rispetto a quanto previsto dalle stime degli analisti. A stingere gli utili degli istituti di credito è stata soprattutto la forte riduzione delle riserve anti-crisi per la copertura dei prestiti, mentre le banche d’affari hanno beneficiato dell’incremento delle commissioni da trading e investment banking prodotte dall’aumento della volatilità sui mercati e delle operazioni di M&A.

Deludono i tecnologici

A deludere, invece, sono state le Big del Nasdaq: Amazon ha sofferto l’effetto dell’inflazione sul costo del lavoro e delle spese di spedizione e i margini di profitto registrati nel primo trimestre sono stati ampliamente sotto le attese. Anche la profittabilità di Netflix stenta a carburare, ma nel suo caso il problema è stato il calo delle sottoscrizioni, frutto dell’allentamento delle restrizioni della pandemia che ha permesso a milioni di persone di ritornare a popolare cinema, teatri e concerti. Mentre i timori del management di Meta sono legati alla decelerazione della crescita dei ricavi pubblicitari. Per tutti e tre i titoli gli analisti di Morningstar hanno provveduto a rivedere i loro modelli di stima e a tagliare il fair value.

Di Francesco Lavecchia

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Morningstar Italy è la filiale italiana di Morningstar Inc (basata a Chicago), leader nella ricerca indipendente sugli investimenti in Nord America, Europa, Australia e Asia. La società offre una vasta gamma di soluzioni e servizi online, di software e prodotti editoriali per i singoli individui, i promotori e le istituzioni finanziarie. Morningstar fornisce dati su circa 437 mila strumenti di investimento, incluse le azioni, i fondi comuni e veicoli simili, insieme a dati in tempo reale su oltre 10 milioni di azioni, indici, future, opzioni, commodity e metalli preziosi, cui si aggiungono i cambi valutari e i mercati obbligazionari. La società opera in 27 Paesi. Morningstar ha più di 200 analisti nel mondo e fornisce ricerca indipendente su oltre 2.000 fondi ed Etf, oltre a più di 1.800 azioni.
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