Dentro i fondi azionari income con Analyst rating

Ecco come si muovono i gestori che vanno in cerca di azioni da dividendo e hanno ottenuto un giudizio positivo o neutrale dagli analisti di Morningstar.

I gestori dei fondi che investono nell’azionario income possono dire ai loro sottoscrittori di aver lavorato bene nel 2021. Le strategie raccolte nel segmento Global Equity Income l’anno scorso hanno guadagnato, mediamente e in euro, il 26%, seguite dagli strumenti UK (+25,6%) e da quelli Europe (+20,7%). Lasciando perdere il 2020 (negativo per tutti e condizionato dal blocco dei dividendi per la pandemia) si tratta di risultati non troppo distanti da quelli realizzati nel 2019.

Andamento categorie Morningstar Azionari income a confronto

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Per capire come si muovono i gestori che vanno a caccia di società che pagano i dividendi, può essere utile andare a vedere il processo di investimento utilizzato dai fondi che hanno l’Analyst rating più alto.

Azionari income globali

Nella categoria Global Equity Income l’unico fondo con rating positivo (Bronze. Processo: Above average) è DWS Top Dividende LD. “Un approccio avverso al rischio, combinato con una forte focalizzazione su società robuste che pagano dividendi e un orizzonte di investimento a lungo termine continuano a caratterizzare la strategia”, dice Jeffrey Schumacher, Director della ricerca sui fondi di Morningstar, in un report del 16 dicembre 2021. “Il suo caratteristico modello multifattoriale, che classifica i titoli in base al rendimento da dividendi (50%), al payout ratio (25%), alla crescita dei dividendi (25%) e alla ricerca azionaria fondamentale bottom-up, è centrale nel processo di investimento. Tuttavia, nel 2021 il gestore, Thomas Schussler, e i suoi vice hanno deciso di diversificare il portafoglio aggiungendo circa 15 titoli con un peso del portafoglio di circa 50 punti base ciascuno, la metà della dimensione minima tipica della posizione. L’obiettivo era rendere il fondo più agile, migliorare il suo profilo ESG e aumentare l’esposizione ai titoli a basso rendimento poiché il mercato è stato sfavorevole negli ultimi anni per gli alti dividendi, che si trovano tipicamente in questo portafoglio. Anche se notiamo che le caratteristiche del portafoglio, compreso il suo rendimento medio, non sono mutate drasticamente a causa dei nuovi titoli aggiunti, l’improvviso cambiamento nella struttura del portafoglio, combinato con il ruolo chiave dei vice gestori in questa transizione, rende gli analisti di Morningstar più cauti circa il potenziale della strategia per il futuro.

Sebbene settori come i servizi di pubblica utilità, i beni di prima necessità e l’assistenza sanitaria siano generalmente sovraponderati nel portafoglio, l’esposizione del fondo a questi segmenti difensivi è diminuita drasticamente negli ultimi cinque anni. “Le valutazioni più elevate hanno spinto Schussler a vendere i titoli dei beni di prima necessità”, dice Schumacher. “Le azioni del tabacco (circa il 5% del portafoglio a fine 2020), invece, sono state cedute nel 2021 per motivi di sostenibilità. Di conseguenza, l’esposizione ai settori difensivi è scesa da un picco del 54% nel 2016 al 35% alla fine di ottobre 2021. Schussler ha acquistato titoli a reddito con valutazioni più interessanti all’interno dei settori ciclici, aumentando l’esposizione al comparto minerario (BHP Group, Newmont, Anglo American, e Rio Tinto), a quello industriale (Raytheon Technologies, Union Pacific) ed energetico (TotalEnergies, Royal Dutch Shell, Chevron). La quota di liquidità tipica del fondo, pari a circa il 5%, dovrebbe fornire una protezione contro la volatilità potenzialmente più elevata derivante dalla maggiore esposizione del portafoglio ai titoli ciclici. A seguito della decisione di diversificare ulteriormente il fondo, nel 2021 sono entrati titoli a basso rendimento e più sostenibili come Deutsche Boerse, Carlsberg e Chubb, portando il numero di partecipazioni a circa 80 e diminuendo la concentrazione dei primi 10 di sei punti percentuali al 26%. Il portafoglio rimane principalmente investito nelle maggiori capitalizzazioni di mercato”.

Azionari income Europa

Nella categoria Europe Equity Income l’unico fondo con un Analyst rating (Neutral. Processo: Above average) è BGF European Equity Income E5G EUR. Il processo di investimento è giudicato Above average.  “I gestori mirano a fornire almeno il 110% del rendimento del benchmark (MSCI Europe High Div Yld NR) mantenendo il beta inferiore a 1”, dice Schumacher in un report del 6 luglio 2021. “L’analisi fondamentale dei titoli bottom-up è il fattore chiave per la selezione, ma quando si effettuano ricerche sulle società vengono presi in considerazione anche alcuni input macro. La generazione di idee nasce da riunioni aziendali, conferenze di settore, ricerche esterne e analisi dei dati. Le idee vengono discusse nelle riunioni di gruppo in cui sono coinvolti tutti i manager e gli analisti del team azionario europeo. Il fondo utilizza una gamma di strumenti di screening per filtrare l’universo d’investimento e identificare idee per ulteriori ricerche. I manager cercano aziende di qualità con una gestione competente, un forte posizionamento competitivo e disciplina finanziaria. Viene effettuata un’analisi approfondita del settore e dell’azienda e viene utilizzata una vasta gamma di tecniche di valutazione. Il portafoglio è relativamente concentrato (da 40 a 70 azioni). Il rischio viene controllato bilanciando dividendi di qualità con opportunità ad alto rendimento sottovalutate”.

Azionari income UK

Nella categoria UK Equity Income era presente un solo fondo con un Analyst rating (Bronze. Processo: Above Average): Threadneedle UK Eq Inc Rtl Grs Inc GBP. Per motivi legati a Brexit, lo strumento non è più venduto in Italia, ma vale la pena dare un’occhiata al processo di investimento che, in alcuni elementi, si discosta da quello dei concorrenti e, dice la società, è disponibile in un fondo equivalente lussemburghese aperto agli investitori italiani (Threadneedle (Lux) UK Equity Income ZE). “Il gestore, Richard Colwell, segue un approccio disciplinato bottom up”, dice Fatima Khizou, Fund analyst di Morningstar in un report del 26 gennaio 2021. “Con il sostegno del team, il gestore cerca le aziende non amate dal mercato con un potenziale di crescita a medio e lungo termine e con la capacità di aumentare i propri dividendi in maniera sostenibile. Lui e il team esaminano l’universo di investimento in base a molteplici fattori, come prezzo/flusso di cassa, prezzo/fatturato, rendimento, solidità del bilancio e crescita dei dividendi. Tuttavia, non si limita a queste metriche ed è pragmatico nel suo approccio. Le riunioni aziendali sono considerate fondamentali e aiutano a comprendere appieno il modello di business di un’azienda e come può migliorare nel medio e lungo termine.  Questo approccio porta a un mix di titoli value e growth che rientrano in due grandi categorie: cash flow compounder (con un ritorno sul capitale costantemente elevato) e idee più contrarian o di ristrutturazione, in cui le società stanno incontrando difficoltà a breve termine. Non vengono fissati obiettivi di prezzo specifici, ma il gestore si assicura che vi sia un potenziale rialzo sufficiente e, per idee di ristrutturazione, che ci siano solide posizioni finanziarie. Colwell è focalizzato sul lungo termine, quindi il turnover dei titoli in portafoglio è basso. In genere il gestore vende quando le aziende non riescono ad avere fondamentali in miglioramento o quando ci sono idee migliori.

Il gestore pone maggiore enfasi sul rendimento totale rispetto a quello derivante solo dai dividendi. “Tenta comunque di ottenere un rendimento da dividendi del 110% rispetto al benchmark (FTSE All-Share), anche se ha un po’ di flessibilità”, dice Khizou. “Il rendimento è gestito da una prospettiva di portafoglio, il che significa che non tutti i titoli raggiungeranno l’obiettivo generale del 110%. Colwell non si concentra solo su un livello di income superiore alla media, ma anche sull’aumento del reddito nel tempo, il che si traduce in una certa esposizione alle aziende growth. Presta poca attenzione al benchmark durante la costruzione del portafoglio, quindi le posizioni attive nel settore possono essere molte. Ad esempio, la strategia ha avuto un forte sottopeso di finanziari e un sovrappeso di titoli industriali rispetto sia all’indice che ai concorrenti. Per quanto riguarda il secondo settore, Colwell ha spiegato che lo considera una buona fonte di opportunità. Al momento della revisione di dicembre 2020, il portafoglio mostrava anche una considerevole sovraponderazione nel settore sanitario. Al contrario, la strategia ha continuato a non mostrare alcuna esposizione al settore minerario”.

Di Marco Caprotti

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Morningstar Italy è la filiale italiana di Morningstar Inc (basata a Chicago), leader nella ricerca indipendente sugli investimenti in Nord America, Europa, Australia e Asia. La società offre una vasta gamma di soluzioni e servizi online, di software e prodotti editoriali per i singoli individui, i promotori e le istituzioni finanziarie. Morningstar fornisce dati su circa 437 mila strumenti di investimento, incluse le azioni, i fondi comuni e veicoli simili, insieme a dati in tempo reale su oltre 10 milioni di azioni, indici, future, opzioni, commodity e metalli preziosi, cui si aggiungono i cambi valutari e i mercati obbligazionari. La società opera in 27 Paesi. Morningstar ha più di 200 analisti nel mondo e fornisce ricerca indipendente su oltre 2.000 fondi ed Etf, oltre a più di 1.800 azioni.
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