Micro cap, opportunità e rischi

I fondi dedicati alle società a piccolissima capitalizzazione si stanno comportando bene. Ma sono strumenti che vanno maneggiati con estrema attenzione.

Image

I micro cap fund rappresentano una piccola parte dell’universo dei fondi di investimento e rientrano nell’elenco degli strumenti potenzialmente molto pericolosi. Se utilizzati bene, tuttavia, possono regalare buone soddisfazioni in termini di performance e di diversificazione.

Con il termine micro cap vengono identificate quelle società che hanno una capitalizzazione di mercato compresa, più o meno, fra i 50 milioni e i 500 milioni di dollari, anche se alcuni fornitori di indici possono utilizzare parametri diversi (lo stesso range, in euro, si applica per le aziende di piccolissime dimensioni quotate nel Vecchio continente). A seconda dell’index provider possono rappresentare dall’1% al 2% dell’intero universo investibile di una regione.

In termini di performance, in un momento difficile come quello caratterizzato dall’emergenza creata dalla pandemia di Coronavirus, gli strumenti dedicati a questo segmento di mercato hanno dimostrato di sapersi comportare bene.

I pochi fondi specializzati e disponibili per la vendita in Italia nel 2020 hanno guadagnato (in euro), mediamente, poco più del 44%, anche se va sottolineato come il risultato sia stato condizionato dal +79% messo a segno da Heptagon Fund plc - Driehaus US Micro Cap Equity Fund AEH EUR Acc. Da inizio anno il progresso medio di questa esigua pattuglia è stato superiore al 12%

Andamento fondi micro-cap venduti in Italia

La ricerca è stata effettuata utilizzando la definizione micro cap nel nome dei fondi

Dati in euro aggiornati al 13 aprile 2021

Fonte: Morningstar Direct

Le azioni a micro-capitalizzazione vengono considerate come un'alternativa più trasparente rispetto agli investimenti nel private equity. Molte aziende sono start up ma, a differenza delle loro colleghe dei mercati privati, tendono a essere più liquide, hanno maggiori obblighi di trasparenza dei bilanci e dispongono di valutazioni in tempo reale.

Guardando ai public market, un vantaggio rispetto a società di maggior capitalizzazione è quello della gestione, spesso portata avanti dai proprietari dell’azienda. Questo, almeno in teoria, dovrebbe promuovere un maggiore allineamento fra gli interessi della dirigenza e quelli delle persone che investono.

Inoltre, le micro cap possono essere interessanti obiettivi di acquisizione per le aziende più grandi che cercano un prodotto innovativo o l'ingresso in un nuovo  segmento mercato.

Ci sono poi vantaggi in termini di diversificazione. “Le micro cap e i fondi che ci investono tendono a comportarsi in maniera differente rispetto, ad esempio, alle small cap”, spiega Russel Kinnel, Director della manager research di Morningstar. Un vantaggio che deriva dal fatto di essere, spesso, aziende che lavorano in settori di nicchia decorrelati dall’andamento generale dell’economia.

I rischi

A fronte di questi pro, ci sono una serie di rischi che gli investitori devono prendere molto sul serio. Uno è quello della capacità di ottenere analisi affidabili. “In molti casi si tratta di società poco conosciute, che hanno una scarsa o inesistente copertura da parte degli analisti”, dice Kinnel.

Un altro rischio sono i costi potenziali derivanti dal trading. Queste azioni sono poco liquide e possono stare per giorni o settimane senza che ci sia un’operazione di trading e anche un piccolo ordine di buy o sell può far schizzare in alto o in basso i loro prezzo con effetti per il resto degli azionisti che le possiedono.

“Andare a cercare micro cap che, magari, hanno una capitalizzazione sempre più piccola può dare qualche vantaggio in termini di performance”, spiega Lan Anh Tran, Associate manager research analyst di Morningstar Research Services LLC. “Ma si potrebbero incontrare alti costi di transazione e avere a che fare con forti rischi, considerando che questo asset è poco liquido e può essere molto volatile”.

Di Marco Caprotti