È il momento delle strategie alternative macro?

Gli shock di mercato non si traducono necessariamente in risultati superiori per questo tipo di investimenti.

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Le strategie di gestione alternative “macro” sono i quad del settore degli investimenti: devono essere adatte a tutti i tipi di terreno, anche se a volte si ribaltano.

Con l'ingresso delle azioni globali in un mercato orso e l'aumento dei tassi di interesse che sta distruggendo i portafogli tradizionali 60/40, gli investitori devono ripensare al modo in cui stanno diversificando il rischio. Se le obbligazioni non possono svolgere il ruolo di stabilizzazione che normalmente hanno in un portafoglio diversificato, come molti credono, è naturale guardare ad alternative come le strategie macro per colmare questa lacuna.

Come molti altri fondi alternativi liquidi, la performance delle strategie di macro trading rispetto a un portafoglio multi-asset prudente o moderato è stata ampiamente positiva nel 2022. Tuttavia, dato il loro mandato non vincolato, si tratta di un gruppo relativamente eterogeneo.

Nel nostro ultimo Alternative Investment Observer, forniamo una panoramica di un settore che si trova a un bivio.

Condividiamo l’idea per cui la maggiore dispersione dei rendimenti tra le varie classi di attività e l'aumento della volatilità dei mercati offrono maggiori opportunità ai gestori e trader “macro” che possono muoversi in ogni direzione. Tuttavia, gli shock di mercato non si traducono necessariamente in risultati superiori per queste strategie. I gestori hanno ancora bisogno di posizionarsi dalla parte giusta del mercato, altrimenti rischiano di essere colti di sorpresa.

Cosa offrono le strategie macro

Le strategie alternative macro sono utilizzate al meglio come complemento di un portafoglio più ampio, offrendo un tocco opportunistico per modificare, diversificare o addirittura ampliare l'impronta di rischio di un portafoglio tradizionale.

Tuttavia, la dispersione relativamente elevata dei rendimenti all'interno della categoria Morningstar Alternativi Macro Trading impone agli investitori e ai consulenti di riflettere attentamente sul modo in cui una di queste strategie possa essere vantaggiosa per i loro portafogli. Sebbene tutti questi approcci cerchino di raggiungere un risultato simile, i loro percorsi possono essere molto diversi.

Per avere successo in questo settore, occorre una buona selezione e una forte dose di pazienza. In effetti, se la storia ci insegna qualcosa, è probabile che il fondo medio continui a deludere. La maggior parte dei gestori non riesce ad aggiungere valore rispetto a un portafoglio ampiamente diversificato.

Il grafico sottostante mostra l'appraisal ratio (l’alfa diviso per il rischio non sistematico) della media della categoria Alternativi macro trading rispetto all'indice Morningstar Moderately Conservative Target Risk su periodi di tre anni, nonché la ripartizione per quartili (i fondi presi in considerazione sono quelli distribuiti negli Stati Uniti). In altre parole, il grafico misura se l'aggiunta di un fondo medio di macro trading apporti o no valore aggiunto a un portafoglio tradizionale.

I dati non sono del tutto sorprendenti: come per la maggior parte delle altre categorie, sono pochi i gestori attivi in grado di sovraperformare.

Ma qui c'è un problema: i fondi alternativi tendono ad avere tassi di mortalità più elevati, sono complessi da analizzare e a volte è difficile stabilire le giuste aspettative, il che rappresenta un passo fondamentale per aiutare gli investitori a mantenere la rotta. Di conseguenza, gli alternativi, più di ogni altra classe di attivi, richiedono un'analisi più approfondita da parte dei gestori per trovare partecipazioni vantaggiose.

In breve, le strategie macro probabilmente non valgono la pena per alcuni investitori, sia perché non forniscono la soluzione specifica richiesta, sia perché appartengono alla categoria "troppo difficile". Ma questo non significa che non ci siano buone opportunità.

Ampia dispersione nella performance

Una citazione spesso usata da Michael Jordan si applica più che mai agli alternativi liquidi: "Tutto ciò che sapevo è che non avrei mai voluto essere nella media".

L'enorme dispersione dei componenti determina una media di categoria che spesso non è realistica o rappresentativa delle scelte di investimento. In effetti, la performance delle strategie macro nella prima metà del 2022 è stata tutt'altro che uniforme.

Come mostra il grafico successivo, alcune hanno prosperato e altre sono state colpite dalle correnti trasversali dei mercati finanziari, registrando perdite a una sola cifra. Quest'anno fornisce un'istantanea di ciò che gli investitori si aspettano quando si avvicinano a questo tipo di strumenti.

La stessa dinamica è in gioco in tutto il complesso degli alternativi liquidi. Un altro esempio sono le strategie market-neutral, dove gli enormi tilt fattoriali esibiti da alcuni dei componenti possono portare a modelli di performance molto divergenti.

Dispersione delle strategie alternative macro trading

Dove si collocano le strategie macro in portafoglio

Fare o non fare. Non esiste provare. Maestro Yoda, tanto tempo fa.

Gli insegnamenti di Yoda sono importanti anche per i fondi alternativi. Troppo spesso gli investitori si avvicinano a questo settore con l'obiettivo di azzeccare il proprio timing, anche se un approccio pratico e tattico alla diversificazione si rivela spesso una follia.

Un approccio più solido implica la concentrazione sui propri obiettivi, preferenze e tolleranze al rischio.

In generale, i fondi alternativi servono a fornire una soluzione di portafoglio, come un’assicurazione o la diversificazione del rischio. Coloro che cercano di massimizzare il patrimonio totale potrebbero essere più avvantaggiati se si concentrassero sulle classi di attività tradizionali con un approccio buy-and-hold, sempre che siano in grado di mantenerlo.

In breve, per alcuni investitori il trade-off tra rischio e rendimento associato a un’allocazione alternativa sarà eccessivo, mentre ad altri aiuterà a dormire di più la notte. Per quanto riguarda la dispersione, gli investitori che cercano di ridurre il rischio di un singolo gestore possono sempre fare un passo in più, diversificando i propri diversificatori.

Di Francesco Paganelli