La rivoluzione dell’auto elettrica è dietro l’angolo

Secondo uno studio di Morningstar, i veicoli elettrici e ibridi rappresenteranno il 67% delle vendite globali nel 2030. Ma le opportunità d’investimento si creano adesso.

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Se ne parla da molti anni, ma il mercato non è mai veramente decollato. Si tratta della rivoluzione annunciata (e attesa) dei veicoli elettrici. Adesso sembra che le condizioni ci siano tutte: volontà politica e sostenbilità economica.

Secondo l’ultima versione del Morningstar Electric Vehicle Observer, nel 2030 due auto vendute su tre saranno elettriche o ibride. Lo studio sottolinea come l’adozione di veicoli elettrici sia cresciuta nel 2020 nonostante la pandemia di COVID-19, mentre le vendite globali di auto sono diminuite del 15%. Tuttavia, il mercato si chiede se la crescita sia sostenibile senza il grosso aiuto rappresentato dai sussidi.

“Pensiamo che lo sia”, commenta Seth Goldstein, analista senior di Morningstar e responsabile della ricerca. “Entro il 2030, i veicoli elettrici rappresenteranno il 30% del totale delle auto vendute a livello globale, rispetto al 3% del 2020. Entro il 2025, i veicoli elettrici diventeranno più economici anche per il segmento delle utilitarie e raggiungeranno la parità di prestazioni con i motori a combustione interna. Con la costruzione capillare di infrastrutture di ricarica in Cina, Europa e Stati Uniti, la seconda metà di questo decennio vedrà una rapida adozione di veicoli elettrici. Gli ibridi raggiungeranno la parità di costo nel segmento degli autocarri leggeri e rappresenteranno il 37% delle vendite globali nel 2030. Di conseguenza, entro la fine di questo decennio, due auto vendute su tre nel mondo saranno elettriche o ibride.”

“La crescita dei veicoli elettrici non sarà limitata alle automobili. Con costi inferiori e funzioni adeguate, assistiamo a un’elettrificazione in rapida crescita in motociclette, autobus e camion per le consegne”, prosegue Goldstein.

Tanti settori coinvolti

La maggiore adozione di veicoli a batteria elettrica evolverà e trasformerà più di un settore lungo tutta la catena di produzione. Come mostrato nella figura sottostante, la catena di approvvigionamento dei veicoli elettrici inizia con materie prime e prodotti chimici speciali, che vengono utilizzati per realizzare componenti specifici per veicoli elettrici, comprese batterie e tutta la parte tecnologica. Da lì, le società automobilistiche assemblano le parti proprio come nella produzione di classici veicoli a motore. Sebbene non sia una parte diretta della catena di approvvigionamento, anche lo sviluppo dei servizi di ricarica crea opportunità d’investimento.

Volontà politica e parità di costo le leve principali

Gli analisti di Morningstar prevedono che il 2025 sarà il punto di svolta in cui veicoli elettrici e ibridi inizieranno a vedere un’adozione più rapida in Cina, Unione Europea e Stati Uniti, che insieme rappresentano quasi il 70% delle vendite globali annuali di auto. “Mentre i veicoli elettrici raggiungeranno la parità di costo per le auto, pensiamo che rimarranno più costosi nel segmento dei camion leggeri. Tuttavia, gli autocarri leggeri ibridi raggiungeranno la parità di costo con quelli a motore”, si legge nel report.

Fino al 2025, gli interventi governativi, che includono regolamenti e sussidi, continueranno a essere la spinta principale all’adozione di macchine a batteria. “Abbiamo aumentato le nostre previsioni riguardo lo sviluppo di veicoli elettrici e ibridi sia a breve sia a lungo termine anche a causa dei cambiamenti politici dell’ultimo anno, i quali dovrebbero supportare una maggiore adozione, soprattutto in Europa”, conclude Seth Goldstein.

Di Valerio Baselli