Ecco chi è Sergey Shapran, il CEO di Alumeta Group che ha puntato su Termini Imerese

Sergey Shapran, trentottenne CEO di Alumeta Group, punta ad investire 45 milioni del proprio patrimonio in Sicilia.

Sergey Shapran è un imprenditore ucraino di trentotto anni, che punta ad un maxi investimento da 45 milioni in Sicilia, più precisamente a Termini Imerese, per rilanciare l’attività occidentale della propria azienda leader nella produzione di metalli non ferrosi.

Chi è Sergey Shapran

Sergey Shapran è un imprenditore ucraino, fondatore e CEO di Alumeta Group, una holding specializzata nella lavorazione di metalli non ferrosi.

Personalità poliedrica che, nonostante la giovane età, ha attraversato diverse esperienze professionali e imprenditoriali, tra cui la fondazione e la guida di una società di investimento, la First International Trust Capital, e un giornale, il Chestnaya Gazeta, il tutto affiancato dalla collaborazione con l’ufficio legale di una società operante nel settore della metallurgia, Metalplast, e in fine, imprenditore fondatore di Alumeta.

Nel 2012 Shapran decide di avviare una propria azienda operante nel settore metallurgico, procede quindi con l’acquisizione del complesso industriale di Brovary, il complesso di fattura sovietica, risale alla fine degli anni settanta, è stato costruito nel 1979 ed è rimasto in attività fino al 2012, tuttavia, la fine dell’URSS ha provocato un tracollo dell’impianto che, nel 2010 ha visto il proprio momento peggiore.

Shapran decide quindi di scommettere su quell’impianto in decadenza, di creare un nuovo marchio aziendale, Braz, che sarebbe poi entrato a far parte di Alumeta Group, segando una rapida e virtuosa crescita in pochissimi anni.

In una recente intervista rilasciata a Forbes, Shapran ha dichiarato che, all’epoca dell’acquisizione dell’impianto industriale, nessuno credeva che avrebbero avuto successo, e pure, lavorando duramente, sono riusciti a riportare l’impianto a pieno regime e far crescere l’azienda in modo che passasse da circa 30 dipendenti del 2011 ad oltre 800 del 2021.

Ad oggi, l’azienda produce mediamente 22000 tonnellate di pezzi di alluminio finiti con un assortimento complessivo di oltre 20.000 prodotti.

Shapran punta ad investire su Termini Imerese

Negli ultimi anni Alumeta si è attivata per ricercare un sito in Europa che permettesse all’azienda di espandersi e andare oltre la produzione di una base di materie prime per altri, e permettesse la produzione e l’esportazione di prodotti finiti.

Shapran si è sempre detto contrario all’idea generale che la sua azienda, e il suo paese, fosse una base di materie prime per altri paesi, in grado di esportare solo “rottami” metallici. A suo avviso, l’Ucraina avrebbe dovuto esportare prodotti finiti, di valore maggiore, che avrebbero portato un maggiore afflusso di denaro al paese. E proprio in quest’ottica, Shapran e la sua azienda si stavano operando, prima della guerra, per avviare una produzione di prodotti finiti in Ucraina. Tuttavia l’inizio della guerra ha imposto un cambio di strategia.

La nuova strategia di crescita si è intrecciata alla ricerca di un sito di produzione fuori dall’Ucraina e il sito di Termini Imerese si configurava perfettamente con la nuova strategia.

Il gruppo ha quindi presentato, lo scorso 13 febbraio, un proprio Business Plan per l’ex stabilimento fiat di Termini Imerese. In questo piano di sviluppo il gruppo guidato da Shapran punta ad un investimento iniziale di circa 41 milioni di euro, di cui, almeno 27 di capitali propri e 14 milioni derivanti da finanziamenti bancari.

L’obiettivo di Alumeta è quello di realizzare un impianto per la produzione di profilati e componenti di alluminio, per una capacità di circa 1100 tonnellate al mese.

Secondo i dati presentati nel business plan, per l’avvio a regime che dovrebbe avvenire entro 24 mesi, è propedeutica l’assunzione di circa 250 lavoratori,

Antonio Coppola
Antonio Coppola
Copywriter, classe 1989. Sono nato a Napoli. Laureato in Storia Contemporanea e specializzato in geopolitica e relazioni internazionali presso l'Università di Pisa, nella vita mi occupo di divulgazione, marketing e comunicazione. Scrivo sul web da oltre 10 anni. Appassionato di scrittura e tecnologia, ho collaborato con diversi portali e riviste di settore nel mio campo e nel 2012 ho avviato un mio progetto di divulgazione storico culturale ed un podcast, grazie ai quali ho avuto modo di stringere collaborazioni con aziende, enti e riviste di settore ed ho avuto modo di esplorare e approfondire il mondo della SEO e del Web Marketing.
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