Tutti i record degli ETF europei nel 2021

Il patrimonio ha superato gli 1,4 mila miliardi di euro. Oltre la metà della raccolta è andata negli strumenti ESG.

Nel 2021 il mercato europeo degli ETF (Exchange traded fund), inclusi gli strumenti specializzati sulle commodity (ETC), ha registrato una raccolta record di 161 miliardi di euro, in crescita del 56% rispetto al 2020. Il patrimonio ha sfondato per la prima volta la soglia di 1,4 mila miliardi (+34% su base annua), spinto dai flussi e dal rialzo dei mercati azionari.

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I dati emergono dall’ultimo rapporto sull’industria degli Exchange traded product curato da Jose Garcia-Zarate, direttore associato della ricerca sulle strategie passive di Morningstar. L’anno che si è appena concluso è stato da primato anche per altri motivi.

L’ETF piace sostenibile

Il risultato che balza subito agli occhi è quello degli ETF sostenibili. Nel quarto trimestre 2021, il 73% dei flussi totali si è riversato su questi strumenti e nell’intero anno, i fondi indicizzati attenti ai fattori ambientali, sociali e di governance hanno catturato oltre la metà della raccolta, ossia 82 miliardi, in aumento del 40% rispetto al 2020. La loro quota sul patrimonio complessivo è del 17,4%, pari a 244 miliardi (12% nel 2020).

Flussi negli ETF sostenibili in percentuale del totale della raccolta

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“Negli ultimi anni, c’è stata una forte accelerazione dei flussi verso i prodotti sostenibili”, spiega Garcia-Zarate. “In parte è dovuta a capitali freschi, in parte al passaggio dai prodotti tradizionali a quelli ESG, che è stato determinato sia dalle decisioni degli investitori, sia dalla conversione di ETF non-ESG da parte degli emittenti”.

La preferenza per le azioni

Il secondo dato record è quello degli ETF azionari, che hanno catturato il 71% della raccolta totale nel 2021. In termini assoluti, significa 114 miliardi di euro, contro i 54 miliardi del 2020. Il patrimonio è balzato del 44,5% a 972 miliardi, rispetto ai dodici mesi precedenti, e rappresenta quasi il 69% del totale. “Il sorgere della variante Omicron ha generato qualche incertezza, ma possiamo dire che il sentiment complessivo rimane largamente positivo”, commenta il ricercatore di Morningstar.

Il segmento obbligazionario, invece, ha avuto un andamento più tranquillo. I flussi sono ammontati a 38 miliardi (37 miliardi nel 2020). Gli asset sono pari a 310 miliardi e rappresentano il 22% del totale europeo.

Ancora pazzi per la tecnologia

Il terzo risultato record del 2021 è stato messo a segno dagli ETF tematici, con una raccolta senza precedenti pari a 11,4 miliardi (erano stati 10 miliardi nel 2020). Il patrimonio ammonta ha 37,7 miliardi (+61,8% rispetto al 2020). Il trend dominante è ancora quello tecnologico, che rappresenta il 62% del patrimonio totale, seguito dai temi legati al “mondo fisico”, ossia transizione energetica, cibo, gestione delle risorse naturali, ecc. (34%) e da quelli sociali. Proprio al segmento ambientale appartiene il più grande ETF tematico europeo, iShares Global Clean energy (4,8 miliardi di asset).

Flussi negli ETF tematici (miliardi di euro)

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Il mercato dopo le nozze Amundi-Lyxor

Tra gli ETF provider, iShares (BlackRock) si conferma quello con la più alta quota di mercato, anche se in leggera discesa rispetto al 2020, dal 44,3 al 43,7%. Al secondo posto si colloca Xtrackers (10,9%), ma la situazione è destinata a cambiare per effetto dell’acquisto di Lyxor da parte di Amundi. Il nuovo gruppo partirà con una fetta del 13,4%.

“Ci sono sinergie tra Amundi e Lyxor che probabilmente faciliteranno il percorso verso la piena integrazione; per esempio, entrambe le società gestiscono ETF fisici e sintetici. Tuttavia, dovremmo aspettarci un riallineamento della linea di prodotti, che probabilmente comporterà la fusione di soluzioni simili”, ha scritto in una nota del 5 gennaio Garcia-Zarate. “Il principale obiettivo di crescita di Amundi sarà l’espansione della gamma ESG, quindi è possibile che prodotti tradizionali siano trasformati in soluzioni attente ai fattori ambientali, sociali e di governance”. Gli analisti di Morningstar seguiranno da vicino gli sviluppi, ma per il momento non hanno modificato l’Analyst rating degli ETF. Ciò è dovuto al fatto che entrambe hanno un giudizio “superiore alla media” sui team di gestione e uno “neutrale” sulle società.

Di Sara Silano

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Morningstar Italy è la filiale italiana di Morningstar Inc (basata a Chicago), leader nella ricerca indipendente sugli investimenti in Nord America, Europa, Australia e Asia. La società offre una vasta gamma di soluzioni e servizi online, di software e prodotti editoriali per i singoli individui, i promotori e le istituzioni finanziarie. Morningstar fornisce dati su circa 437 mila strumenti di investimento, incluse le azioni, i fondi comuni e veicoli simili, insieme a dati in tempo reale su oltre 10 milioni di azioni, indici, future, opzioni, commodity e metalli preziosi, cui si aggiungono i cambi valutari e i mercati obbligazionari. La società opera in 27 Paesi. Morningstar ha più di 200 analisti nel mondo e fornisce ricerca indipendente su oltre 2.000 fondi ed Etf, oltre a più di 1.800 azioni.
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