Twitter, il titolo crolla dopo la rivelazione di possibili carenze nella società

Crolla in borsa il titolo di Twitter, a seguito delle accuse di un ex dipendente che denuncia falle nella sicurezza e nella gestione dei dati degli utenti.

La notizia di gravi falle nella sicurezza di twitter e mancanze nella gestione dei dati personali degli utenti del popolare social network si è abbattuta sulla società come una violenta tempesta estiva che mina la solidità dei titoli del social network, già sotto pressione per via del passo indietro fatto da Elon Musk in merito all’acquisizione del social.

Carenze nella sicurezza degli account.

Peiter Zatko, ex capo della sicurezza di Twitter, ha recentemente rivelato alcune indiscrezioni sulla sicurezza del social network, in particolare ha denunciato gravi carenze nella gestione dei dati personali degli utenti del social.

Una notizia certamente significativa, soprattutto se pervenuta da una fonte così autorevole, che ha avuto immediatamente effetti nefasti per la società.

La notizia, giunta nella giornata di ieri, ha provocato un immediato e repentino crollo del valore delle azioni di twitter passate da un valore di poco meno di 42 dollari ad azione registrato alle 10:00, ad un valore di 39,86$ registrato alla chiusura dei mercati di martedì 23 agosto.

Il 2022 non è un anno favorevole a Twitter che ne sta vedendo di tutti i colori, dopo il passo in dietro di Elon Musk nell’acquisizione di Twitter, che ha fatto crollare il valore delle azioni del social network, ora una nuova bufera si abbatte sul social cinguettante, si è infatti diffusa nella giornata di ieri la notizia di una grave falla nella sicurezza di Twitter, falla dovuta a carenze e mancanze nella gestione dei dati personali degli utenti. La notizia ha provocato un crollo nel valore delle azioni che nella giornata di ieri hanno perso l’8%, scendendo sotto i 40$ ad azione, per una perdita complessiva del 7,32% in un solo giorno.

Una perdita di valore così considerevole in un momento così delicato per la società, nel pieno di una vicenda giuridica che vede coinvolto l’eccentrico miliardario Elon Musk, non gioca a favore di Twitter.

La vicenda giuridica.

Lo scorso 25 Aprile Elon Musk aveva annunciato l’intenzione di acquisire Twitter sottoponendo alla società un’OPA da oltre 44 miliardi di dollari, offerta successivamente ritirata al seguito di alcune presunte incongruenze tra utenti reali e bot presenti sulla piattaforma.

A detta del miliardario, Twitter avrebbe mentito sulla percentuale di bot e account fake presenti sulla piattaforma, di fatto falsando i dati sui propri utenti reali, ragion per cui Musk a luglio ha deciso di fare marcia indietro e non acquisire più Twitter.

Il Social ha risposto al passo indietro minacciando di trascinare Musk in tribunale, e, lo scorso 10 agosto, lo stesso Musk ha liquidato lo 0,5% di Tesla, probabilmente in previsione di un acquisizione forzata di Twitter imposta da un giudice.

Ora però le carte in tavola sembrano essere cambiate, la notizia trapelata per mano di Peiter Zatko potrebbe fornire a Musk la via d’uscita definitiva da questa vicenda giuridica, salvandolo dall’acquisizione di Twitter.

Le accuse di Peiter Zatko

L’ex capo della sicurezza di Twitter, licenziato ad inizio 2022, ha denunciato diverse falle nella sicurezza di twitter e soprattutto diverse irregolarità nella gestione dei dati personali, accuse che avvalorerebbero la tesi di Musk di una sottostima degli account non riconducibili a persone reali da parte di Twitter.

Inoltre, secondo Zatko, Twitter avrebbe fornito, negli anni, informazioni false agli enti regolatori statunitensi, in merito ai propri sistemi di sicurezza, utilizzando anche campagne di disinformazione orchestrate dall’estero.

Tra le varie accuse di Zatko, quella forse più grave è la presenza di “agenti stranieri a libro paga della società” che avevano accesso diretto e non supervisionato, ai dati personali degli utenti.

Tra questi “agenti stranieri” figurerebbe anche un ex dipendente di Twitter che, di recente, è stato dichiarato colpevole di spionaggio, per conto dell’Arabia Saudita, dal tribunale di San Francisco.

Il legame dell’Arabia saudita con Twitter non è nuovo agli occhi della finanza, visto che il fondo saudita Kingdom Holding, controllato direttamente dal principe Alwaleed Bin Talal e partecipato dall’erede al trono saudita Mohammed Bin Salamn è uno degli storici azionisti di Twitter.

La risposta di Twitter alle accuse mosse dall’ex capo della sicurezza è che non c’è nulla di vero, le accuse di Zatko, per la società hanno ragioni puramente opportunistiche e sono finalizzate a danneggiare Twitter, e il loro tempismo è particolarmente significativo.

Zatko, sottolinea Twitter, è stato licenziato ad inizio 2022, per i risultati professionali non all’altezza degli standard della società, ma ha deciso di accusare twitter di falle nella sicurezza solo ora, in un momento ben preciso, lasciando intendere un qualche legame non ufficiale tra Zatko e Musk.

In ogni caso, vere o false che siano le accuse di Zatko, le azioni di Twitter hanno perso oltre l’8% del loro valore prima della chiusura di ieri, ed è presumibile che la discesa non si arresterà tanto facilmente e in tempi brevi.

Antonio Coppola
Antonio Coppola
Copywriter, classe 1989. Sono nato a Napoli. Laureato in Storia Contemporanea e specializzato in geopolitica e relazioni internazionali presso l'Università di Pisa, nella vita mi occupo di divulgazione, marketing e comunicazione. Scrivo sul web da oltre 10 anni. Appassionato di scrittura e tecnologia, ho collaborato con diversi portali e riviste di settore nel mio campo e nel 2012 ho avviato un mio progetto di divulgazione storico culturale ed un podcast, grazie ai quali ho avuto modo di stringere collaborazioni con aziende, enti e riviste di settore ed ho avuto modo di esplorare e approfondire il mondo della SEO e del Web Marketing.
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