ANCORA IN CALO LA DOMANDA DEI PRESTITI: AD AGOSTO -4%

Nel mese di Agosto la domanda di nuovi prestiti da parte delle famiglie italiane (nel suo aggregato di prestiti personali più prestiti finalizzati) cala del -4%, a parità di giorni lavorativi rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Pubblichiamo di seguito le evidenze dell’analisi del patrimonio informativo di EURISC – Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF.Nel mese di Agosto la domanda di nuovi prestiti da parte delle famiglie italiane (nel suo aggregato di prestiti personali più prestiti finalizzati) cala del -4%, a parità di giorni lavorativi rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Entrambe le componenti, credito finalizzato e non finalizzato, hanno tuttavia contribuito a ridurre la flessione (-6%) registrata dall’inizio dell’anno.Continua, quindi, a soffrire il credito al dettaglio nei primi otto mesi del 2009 con un calo del -6% rispetto allo stesso periodo del 2008, quando la domanda era risultata complessivamente in calo del -1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Siamo ben lontani dai segni positivi in doppia cifra che si registravano ancora nei primi otto mesi del 2007.L’analisi che segue, relativa agli ultimi 12 mesi e che consente di meglio comprendere la tendenza della domanda, è resa possibile dall’esaustività e profondità del patrimonio informativo di EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi a 70 milioni di linee di credito (cioè la gran parte dei finanziamenti erogati al mercato retail).Continua, quindi, la prudenza degli italiani nei consumi: dopo l’effetto immediato prodotto dagli incentivi statali, le famiglie sembra infatti più propense ad investire in maniera sicura (il che spiega in parte la ripresa della domanda dei mutui) più che sui beni non durevoli.Per i prestiti alle famiglie sembra quindi profilarsi un 2009 negativo. Non è per altro detto che nell’ultima parte dell’anno non si possa intravvedere il sereno: potrebbero infatti iniziare a farsi sentire gli effetti indiretti della manovra messa in atto da ABI, Governo e associazioni di categoria per sostenere le piccole e medie imprese che, è bene ricordarlo, rappresentano la stragrande maggioranza delle imprese italiane (si veda la Moratoria “Avviso Comune per la sospensione dei debiti delle piccole e medie imprese verso il sistema creditizio”.