Seduta in crescendo per le Borse europee che dopo essere riuscite ad invertire la rotta in seguito ad una partenza negativa, stanno accelerando progressivamente al rialzo. A spingere i listini del Vecchio Continente contribuisce la buona intonazione di Wall Street dove i tre indici principali viaggiano tutti in salita di oltre un punto percentuale. Il ritrovato buonumore è da ricondurre principalmente alle buone notizie arrivate dal PIL preliminare del terzo trimestre, cresciuto negli Stati Uniti del 3,5% rispetto al 3,2% previsto. Questo riporta gli acquisti anche in Europa dove il Ftse100 progredisce di poco più di un punto, preceduto dal Cac40 e dal Dax30 che avanzano rispettivamente dell’1,35% e dell’1,35%. A correre più degli altri è Piazza Affari che recupera forza relativa dopo la maggiore debolezza mostrata nei giorni scorsi. Il Ftse Mib si riporta poco sopra i 22.700 punti, con un vantaggio dell’1,84%. L’unica blue chips ancora in negativo è ENI che scende dello 0,68% dopo aver consegnato una trimestrale che non ha convinto il mercato. Rimbalzano con decisione gli altri due protagonisti del settore oil, con Saipem e Tenaris in progresso dell’1,07% e del 2,7%. Poco mosse le utilities con Terna e Snam Rete Gas in frazionale rialzo dello 0,3%, preceduti da A2A e da Enel che avanzano dello 0,94% e dell’1,28%. Scatta in avanti Bulgari che si apprezza di quasi sei punti, mentre Luxottica mostra un rialzo del 3,62% in attesa dei conti trimestrali che saranno diffusi quest’oggi, riuscendo a fare meglio di Geox che si spinge in avanti di quasi un punto e mezzo. In netto rialzo Fiat che mette a segno un rally del 5%, recuperando quasi interamente la flessione di ieri, e lo shopping si riversa sulle banche, penalizzate più di altri nelle ultime giornate. Tra le migliori performance del settore si segnalano quelle di Unicredit e di Banca Popolare di Milano, in corsa del 4,5% e del 4,24%, seguiti da Banco Popolare e da Intesa Sanpaolo che avanzano del 3,34% e del 2,17%. In salita di quasi due punti Ubi banca e Monte Paschi, mentre procede in maniera più cauta Mediobanca che pure sale dell’1,3%.