ENI in rally con forti volumi. Per il Financial Times il gruppo deve essere smembrato

Il titolo snobba le vendite, sostenuto anche da quanto scrive il Financial Times secondo cui è necessaria la separazione delle attività di produzione e di distribuzione.

Mentre le vendite continuano a tenere in ostaggio l’indice Ftse Mib, tra le blue chips si muove in netta controtendenza ENI che conquista il primo posto del paniere. Il titolo ha imboccato da subito la via dei guadagni e ha progressivamente allungato il passo, tanto da presentarsi negli ultimi minuti sui massimi di seduta a 16,63 euro, con un progresso del 2,21%, sostenuto da volumi di scambio vivaci che hanno visto passare di mano circa 35 milioni di azioni fino ad ora. Secondo quanto argomentato nelle sale operative, il titolo della società del cane a sei zampe beneficia di un ritrovato interesse da parte del mercato che ora potrebbe rivolgere la sua attenzione alle storie maggiormente difensive. Non dimentichiamo che ENI è stato trascurato di recente e fortemente penalizzato in seguiti all’annuncio del taglio del dividendo, fatto in occasione della presentazione della semestrale. E a richiamare l’attenzione su ENI è anche il Financial Times che nella sua Lex Column ha parlato del cane a sei zampe come di un animale strano. Nell’articolo si legge che il recente taglio del dividendo dimostra che il modello di business di ENI ha raggiunto i limiti, donde la necessità per il gruppo di essere smembrato. E’ necessario infatti procedere alla separazione delle attività di produzione da quelle di distribuzione, procedendo a piccoli passi, anche se Scaroni ha già fatto il primo con la cessione delle attività di stoccaggio di ENI a Snam Rete Gas.