Europa ben intonata in attesa degli Usa. Diversi gli appuntamenti sul fronte macro

A Piazza Affari corre Bulgari grazie a BoA, denaro anche su Intesa Sanpaolo e Unicredit. Bene gli assicurativi, sotto pressione Prysmian.

Gli acquirenti riescono ad avere la meglio sulle Borse europee in quest’ultima seduta della settimana, dopo l’incertezza della vigilia. Gli indici si sono posizionati da subito in territorio positivo sulla scia della buona chiusura di Wall Street, in attesa di conoscere i dati macro Usa che saranno diffusi nel primo pomeriggio. Si muovono quasi di pari passo il Ftse100 e il Dax30 che salgono dello 0,6% e dello 0,58%, preceduti dal Cac40 che procede in maniera più spedita con un progresso dello 0,8%. Identica a quest’ultima la variazione percentuale di Piazza Affari, almeno con riferimento al Ftse Mib che si presenta poco sopra i 23.000 punti, con un vantaggio dello 0,79%. Scatto in avanti di Fiat che raggiunge i massimi dell’anno con un rally del 4,53%, sulla scia dei rumors secondo cui le società di investimento della famiglia Agnelli sarebbero interessare a rilevare l’80% di Banca Fideuram in mano a Intesa Sanpaolo. Molto bene quest’ultimo titolo che sale del 2,19%, ma tra i bancari si apprezza anche Unicredit che avanza dell’1,27% dopo che Jp Morgan ha alzato il prezzo obiettivo da 2,37 a 2,85 euro, confermando la raccomandazione “overweight”. Da segnalare l’ottima performance di Bulgari che mette a segno un rialzo di quasi il 4% grazie alla doppia promozione di Bakn of America-Merrill Lynch che ha migliorato il prezzo obiettivo e il rating sul titolo. Ancora acquisti sugli assicurativi che dopo la buona performance di ieri continuano a guadagnare terreno, con Unipol e Generali in ascesa dell’1,76% e dell’1%, seguiti da Alleanza che guadagna lo 0,6%, mentre si muove in controtendenza Fondiaria-Sai che cede lo 0,68%. Segno meno per Prysmian che accusa un ribasso del 3,16% dopo che sono saltate le trattative con Draka e in calo troviamo anche Mondadori e Mediaset che scendono dell’1,18% e dello 0,31%, complici le prese di beneficio dopo il buon progresso di ieri.