Migliora l’intonazione delle Borse europee che pur avendo registrato non poco volatilità quest’oggi, riescono a limitare i danni rispetto alla tarda mattinata. Gli indici del Vecchio Continente si muovono ancora tutti in flessione, ma il Dax30 ora contiene le perdite allo 0,29%, preceduto dal Ftse100 e dal Cac40 che scendono rispettivamente dello 0,37% e dello 0,45%. A favorire la risalita dai minimi contribuisce l’andamento di Wall Street che vede il Dow Jones e il Nasdaq Composite riportarsi poco sopra la parità, diversamente dall’S&P500 che mostra ancora un calo dello 0,04%. Dal fronte macro sono arrivate indicazioni in chiaroscuro, con la stima ADP che ha evidenziato la perdita di 298mila posti di lavoro nel settore privato, mentre il mercato si aspettava una flessione più contenuta di 250mila unità. Bene anche la produttività non agricola del secondo trimestre, cresciuta più del previsto, mentre hanno deluso il costo unitario del lavoro e le scorte delle imprese. A rimanere più indietro degli altri è Piazza Affari dove l’indice Ftse Mib si riporta poco sopra i 21.800 con un calo dello 0,7%. Tra le bleu chips si conferma in pole position Eni che sale dell’1,72%, mentre tra i bancari accelera al rialzo Mediobanca che avanza dlel’1,33%. Ubi banca si riporta sulla parità, mentre Unicredit viaggia ancora in flessione dell’1,3%. Ancora peggio Intesa Sanpaolo e Banca Popolare di Milano, in flessione del 2,5% e del 2,8%, mentre Banco Popolare e Monte paschi accusano un ribasso rispettivamente del 3,5% e del 3,86%. Spunti positivi tra alcune utilities come Snam Rete Gas che guadagna l’1%, mentre Terna ed Enel si apprezzano entrambi di circa mezzo punto, diversamente da A2A che arretra dell’1,12%.