Europa in recupero ma sempre in rosso. In forte calo Fiat e Tenaris a Milano

Tra le poche eccezioni in positivo troviamo Mediobanca che sale di poco più dello 0,5%. In rosso le altre banche, debole Telecom.

Pomeriggio decisamente volatile per le Borse europee che dopo aver trascorso l’intera mattinata in rosso, hanno accelerato al ribasso subito dopo la diffusione del report sull’occupazione Usa. A settembre il tasso di disoccupazione è salito ai massimi degli ultimi 26 anni, e sono stati persi 263mila posti di lavoro nel settore privato, mentre il mercato si aspettava una flessione più contenuta di 190mila unità. Tanto è bastato per scatenare le vendite in Europa, favorendo un avvio in discesa a Wall Street dove però i listini principali sono riusciti a recuperare terreno, passando persino in territorio positivo per alcuni minuti, salvo poi riportarsi al di sotto della parità ma con cali contenuti. Pesante invece il bilancio in Europa dove il Ftse perde lo 0,9%, lasciando più indietro il Dax30 e il Cac40 che arretrano rispettivamente dell’1,38% e dell’1,66%. Male anche Piazza Affari dove l’indice Ftse Mib si riporta in area 22.700, dopo aver toccato un bottom in area 22.500, con una flessione ora dell’1,46%. Tra le blue chips sale Mediobanca che avanza dello 0,65%, felice eccezione nel settore di riferimento che vede Unicredit e Banca Popolare di Milano in rosso di circa un punto e mezzo. Restano più indietro invece Monte Paschi, Intesa Sanpaolo, Banco Popolare e Ubi Banca, tutti in rosso di circa due punti percentuali. Torna in rosso Telecom Italia che dopo aver tentato di rimbalzare a seguito del crollo di ieri, ora cede lo 0,6%. Ben diversa la situazione per Fiat che scivola sempre più in basso con una perdita di quasi quattro punti, complici le prese di profitto dopo il rally di ieri. In difficoltà i petroliferi che amplificano il ritorno dei prezzi dell’oro nero al di sotto dei 70 dollari al barile: Tenaris arretra di oltre il 3%, seguito da Saipem che cede il 2,46%, mentre si difende un po’ meglio ENI che limita i danni allo 0,77%.