LA CRISI NON ARRESTA LA CRESCITA DI INTERNET

I dati lo confermano: ad un anno dall’inizio della crisi internet continua a crescere, sotto tutti gli aspetti.

I dati lo confermano: ad un anno dall’inizio della crisi internet continua a crescere. E cresce sotto tutti gli aspetti: utilizzo, offerta di contenuti e advertising. E' quanto emerge da una ricerca effettuata da Nielsen.Per quanto riguarda l’utilizzo della rete, non si rileva un aumento sostanziale nel numero dei navigatori, ma si assiste ad un continuo aumento dei consumi. Sono infatti circa 22 milioni i navigatori italiani che nel mese di agosto si sono collegati ad internet in media quasi una volta al giorno (28 sessioni nel mese). E’ un numero certamente inferiore a quello rilevato negli altri mesi per effetto delle vacanze estive (a luglio erano 34 sessioni), ma rappresenta una crescita del 12% rispetto allo stesso mese del 2008. Sono però le pagine viste e il tempo trascorso online ad aumentare maggiormente nell’anno: quasi 1.900 pagine per persona, il 25% in più (erano circa 1.500 nel 2008) e 24 ore contro le 18 ore e 30 minuti del 2008, il 30% in più. Inoltre, nell’ultimo anno cresce la penetrazione della maggior parte delle categorie di siti, segno questo che non solo gli utenti passano più tempo collegati, ma hanno un utilizzo più variegato della rete. Tra le categorie di siti che crescono maggiormente nell’ultimo anno da segnalare community, blog e social network, visitate ormai dal 75% dei navigatori attivi (+13 punti percentuale), i siti di video, visitati da oltre la metà dei navigatori (+7 p.p.), i siti di notizie online (+5 p.p.), i tool per la ricerca online come Wikipedia (+6 p.p.), i siti di giochi online (+8 p.p.) e quelli di poker e scommesse online (+15 p.p.).Questo aumento nella fruizione delle diverse categorie è la diretta conseguenza di un’offerta di contenuti più completa e varia: non solo aumentano gli operatori internet e quindi il numero di siti e di contenuti disponibili online, ma si sviluppano nuove tipologie di contenuti, come gli user-generated content (social network, blog e forum che vengono sempre più affiancati e, a volte, sostituiti all’informazione di tipo verticale veicolata dalle aziende) o come la fruizione di video e di tv online.