Il rientro agli scambi dopo la pausa dell’ultimo week-end, più lungo del solito per via della festività americana di ieri, è avvenuto all’insegna delle vendite per i prezzi del petrolio. A deprimere l’umore degli investitori ha contribuito la negativa intonazione dei mercati azionari, sulla scia delle notizie poco incoraggianti arrivate dalla Cina, con dati macro al di sotto delle previsioni degli analisti. Indicazioni che hanno contribuito ad alimentare i timori legati all’effettiva ripresa dell’economia a livello globale. A fine giornata così, dopo essersi mosse all’interno di un range di quasi quattro dollari, le quotazioni del greggio si sono fermate a 72,58 dollari, con una flessione dell‘1,88%.