Il Dipartimento dell’energia statunitense ha reso noto che nella settimana conclusasi lo scorso 16 ottobre, le scorte strategiche di petrolio sono aumentate di 1,3 milioni di barili, al di sotto delle previsioni degli analisti che puntavano ad un incremento di 2,2 milioni di barili. In controtendenza le riserve di benzina che sono diminuite di 2,2 milioni di barili, mentre il mercato si aspettava una flessione di 2,3 milioni e il segno meno ha preceduto anche gli stock di distillati che si sono contratti di 784mila barili, ma la comunità finanziaria aveva stimato una discesa ben più ampia di 1,5 milioni di barili. Immediata la reazione del mercato dove si è assistito ad un rapido recupero delle quotazioni del greggio, scese sotto i 79 dollari al barile prima della diffusione del report. Subito dopo si è avuta un’impennata che ha spinto poco sopra 80 dollari al barile, anche se negli ultimi minuti i corsi si stanno riportando al di sotto di questo livello, a quota 79,65 dollari, con un progresso dell’1,05%.