Petrolio: tornano le vendite. Il report sulle scorte Usa favorisce i ribassisti

Le quotazioni si sono riportate al di sotto dei 70 dollari al barile, malgrado le indicazioni a due velocità arrivate dal report sulle riserve Usa.

Tornano a calare le quotazioni del petrolio che dopo il rialzo delle ultime sedute, quest’oggi hanno dovuto fare i conti con un nuovo intervento dei ribassisti. In realtà nella prima parte della seduta gli acquisti hanno continuato a tenere banco, sulla scia delle ultime notizie relative ad una possibile sostituzione del dollaro negli scambi dell’oro nero. Nella seconda parte della seduta però si è avuta un’inversione di rotta, alimentata dal report sulle scorte Usa che inizialmente non ha provocato alcuna reazione del mercato, salvo poi dare il via alle vendite. Nell’ultima settimana le riserve americane sono calate di 1 milione di barili, mentre ci si aspettava una crescita di 1,9 milioni. A compensare questa delusione è stato il dato relativo alle scorte di benzina, salite di 2,9 milioni di barili, a fronte della previsione di un incremento di 1,3 milioni di barili. Gli operatori hanno lasciato così campo libero ai ribassisti, malgrado il report in chiaroscuro, favorendo un ritorno dei corsi al di sotto dei 70 dollari al barile. Il future con scadenza novembre ha terminato gli scambi a quota 69,61 dollari, con una flessione dell’1,8%.