Recuperati i livelli pre Lehman

La Borsa di Milano galleggia poco sotto la parità e si muove in sintonia con Wall Street, oggi fiacca all'indomani dei nuovi record del 2009. Di cfx Intermediazioni

La Borsa di Milano galleggia poco sotto la parità e si muove in sintonia con Wall Street, oggi fiacca all'indomani dei nuovi record del 2009. L'indice Ftse Mib perde lo 0,15%. Wall Street inverte la rotta nel finale, dopo una seduta caratterizzata dal clima creato dai conti di Goldman Sachs e Citigroup. Nell'ultima mezz'ora di scambi gli indici hanno recuperato con decisione. Il Dow Jones ha consolidato quota 10.000 punti, chiudendo a 10.059 (+0,47%) e tornando ai livelli di un anno fa. Analogo il recupero dell'S&P500 (+0,42%), leggermente indietro il Nasdaq (+0,3%). Sulla prima parte della seduta ha pesato anche il calo dell'indice manifatturiero Filadelfia Fed, sceso a ottobre a 11,5 punti da 14,1 punti di settembre. Quest'ultimo dato è leggermente inferiore alle stime degli analisti che indicavano 12 punti. I risultati di Goldman Sachs e Citigroup confermano che la finanza americana vorrebbe lasciarsi alle spalle la crisi, ma è ancora attraversata da un'incertezza legata alla coda della tempesta finanziaria. La solida trimestrale riportata mercoledì da JpMorgan - prima grande banca a comunicare i conti in questo trimestre - aveva lasciato spazio all'ottimismo forse troppo presto e contribuito al balzo del Dow Jones sopra i 10mila punti. Balza il prezzo del petrolio dopo i dati sulle scorte settimanali di greggio in Usa che hanno evidenziato una salita delle scorte dell'oro nero di 0,4 milioni di barili, mentre scendono le scorte di distillati e benzine. Il Wti quotato a New York segna un progresso dello 0,96% a 75,87 dollari al barile. A Londra, il Brent supera quota 74 dollari attestandosi a 74,69 dollari al barile in salita dell'1,07%. Debolezza di dollaro. Il cambio euro dollaro è salito fino a toccare 1.4970 per poi ritracciare sotto quota 1.4850. La tendenza rimane comunque a favore della moneta unica: il pattern disegnato dal tasso è ancora lontano dalla trendline rialzista e solo dopo la rottura del livello 1.4640 si può iniziare a pensare ad una inversione di direzione. Primo target rialzista è il raggiungimento di area 1.5100 mentre un concreto ribasso vede il raggiungimento di area 1.4815. Nel calendario macroeconomico di oggi sono in evidenza la bilancia commerciale in Europa e produzione industriale e Michigan confidence negli Stati Uniti.