SCENDONO I PREZZI DEGLI ALIMENTARI E SALGONO LE VENDITE DI SUPER E IPERMERCATI

Olio, pasta, latte, mozzarella, yogurt e gelati confezionati costano meno e gli italiani ne approfittano, sostenendo le vendite nei super e ipermercati.

Olio, pasta, latte, mozzarella, yogurt e gelati confezionati costano meno e gli italiani ne approfittano, sostenendo le vendite nei super e ipermercati. Prosegue così, anche nel IV bimestre del 2009 il trend positivo dei volumi di vendita nella grande distribuzione, grazie a una diminuzione dei prezzi particolarmente sostenuta nei comparti alimentari. Nel complesso, tali andamenti hanno determinato un sensibile rallentamento nella crescita del fatturato della Grande Distribuzione Organizzata, che si attesta al +2.1% (il valore più basso da inizio anno). Questi i dati di sintesi rilevati da Vendite Flash, il bollettino bimestrale di Unioncamere sulle dinamiche dei prodotti del Largo Consumo Confezionato nella GDO, disponibile sul sito www.starnet.unioncamere.it .Più nel dettaglio, a luglio e agosto l’andamento del costo della spesa, già in rallentamento nei mesi precedenti, segna per la prima volta in quest’anno un valore negativo, con una flessione dei prezzi pari al -0.4% su base annua. Al contempo, le quantità vendute crescono nel bimestre ad un tasso del 2.5%. L’incremento dei volumi di vendita ha riguardato essenzialmente gli esercizi di nuovo insediamento (stabilmente sopra il 3% tendenziale), a fronte di una caduta – sia pur meno pronunciata - dei volumi intermediati dalla rete commerciale preesistente (-0.7%). *Il costo della spesa per reparto *Come accennato, il IV bimestre segna il passaggio in territorio negativo della dinamica del costo della spesa relativo al complesso dei prodotti del Largo Consumo Confezionato. La flessione di circa mezzo punto percentuale è in buona misura legata al comparto dei beni alimentari (-0.8% rispetto agli stessi mesi dello scorso anno) grazie alla normalizzazione dei prezzi rispetto ai forti rincari evidenziati nel corso del 2008. Le flessioni più ampie sono registrate dai prodotti del freddo, che risultano in calo del 3.2% tendenziale. Per il reparto del fresco la caduta dei prezzi è del 2.5%.