Unicredit: sfuma il rimbalzo e il titolo torna in rosso. Exane alza il target price

Per Exane è prematuro considerare Unicredit un porto sicuro perché ci sono ancora diversi aspetti che pesano e che rimangono incerti.

Fallisce il tentativo di rimbalzo per Unicredit che dopo il calo della vigilia, quando la seduta si era conclusa con una flessione di quasi due punti, ha cercato di recuperare terreno sulla scia degli spunti positivi offerti dall’indice delle blue chips. Dopo aver toccato un massimo a 2,7 euro, il titolo ha progressivamente ritracciato, azzerando il vantaggio iniziale e scivolando al di sotto della parità. Negli ultimi minuti infatti Il titolo viene fotografato a 2,66 euro, con un calo dello 0,37% e oltre 39 milioni di titoli scambiati. Dopo le numerose promozioni arrivate ieri da vari brokers, quest’oggi anche Exane ha deciso di intervenire su Unicredit, lasciando invariato il rating “neutral” e modificando il prezzo obiettivo che è stato migliorato del 18% a 2,8 euro. Per il broker l’aumento di capitale permette di superare il problema della sottocapitalizzazione della banca, con implicazioni solo lievi in termini di diluizione dell’esp, nell’ordine del 3% al 2011. Per Exane però è prematuro considerare Unicredit un porto sicuro perché ci sono ancora diversi aspetti che pesano e che rimangono ancora incerti, quali la qualità dell’attivo nell’Europa dell’est e il contesto regolamentare.