Brendan Fraser, chi è l’attore candidato all’Oscar per The Whale: caduta e rinascita

Con un passato da icona anni Novanta, Brendan Fraser ha attraversato un periodo particolarmente buio, che sembra finito con The Whale.

Gli Oscar 2023 hanno già, a partire dalle nomination, il sapore della rivincita per molti attori dello star system: per Michelle Yeoh, prima donna asiatica ad essere candidata come miglior attrice, e per Brendan Fraser in particolare, per cui questa cerimonia segna il grande ritorno dopo più di una decade di declino.

Ripercorriamo allora la carriera di BrendanFraser, e scopriamo quali sono state le cause dei suoi problemi personali e della crisi professionale che ha attraversato.

Brendan Fraser, chi è l’attore della Mummia e di The Whale

Brendan Fraser è nato il 3 dicembre 1968 ad Indianapolis da genitori canadesi, cosa che gli ha permesso di ottenere la doppia cittadinanza canadese e statunitense.

A partire dal 1991 recita in diverse pellicole, fra cui Scuola d’onore, al fianco di Matt Damon, e Airheads- una band da lanciare, con Adam Sandler e Steve Buscemi. Nel 1997 è George re della giungla.

Il successo gli arriva però grazie a La mummia, a cui seguono La mummia- Il ritorno e La tomba dell’imperatore dragone, diventando così un volto amato e conosciuto dal pubblico.

Brandan Fraser recita anche in The quiet American e in Loony Tones: back in action, e in diversi spettacoli teatrali.

Negli anni dieci recita nelle serie tv The affair e Trust- Il rapimento di Getty. Segue un thriller di Bollywood, Line of Descent, e il poliziesco No sudden move di Steven Soderbergh.

Il vero grande ritorno è però dato dal ruolo di Charlie in The Whale, in cui interpreta un professore universitario affetto da obesità estrema, che ha ormai compromesso seriamente le sue funzioni vitali e la sua vita sociale, senza però perdere un ottimismo e una dolcezza di fondo.

Per questo ruolo, Fraser è candidato agli Oscar 2023 nella categoria di miglior attore protagonista, un’autentica rivincita per l’attore che, nel corso degli anni, ha dovuto affrontare problemi personali estremamente delicati.

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Brendan Fraser, dalle molestie alla chirurgia e alla depressione

Brendan Fraser ha recentemente parlato di diversi episodi dolorosi e traumatici che hanno segnato la sua vita negli ultimi due decenni, con effetti deleteri anche sulla sua professione.

Nel 2003, l’attore ha infatti dichiarato di essere stato oggetto di molestie sessuali da parte di Philip Berk, ex presidente della Hollywood Foreign Press Association (HFPA), evento che ha minato profondamente la sua fiducia in se stesso e gli ha causato sintomi associabili ad un disturbo di stress post traumatico. Proprio per questo, Freser non ha presenziato alla cerimonia dei Golden Globes.

Parlando di questo episodio, Freser ha anche osservato come, riguardando alcuni suoi ruoli nei film anni Novanta e inizio Duemila, si sia sempre sentito molto a disagio per l’eccessiva sessualizzazione del proprio corpo e dei suoi personaggi (per George re della giungla, ha parlato addirittura di “una bistecca ambulante”).

Proprio nei film di questo periodo, inoltre, Freser ha accumulato numerosi traumi fisici, che l’hanno costretto a sottoporsi a diversi interventi chirurgici fra cui la sostituzione del ginocchio.

Segue poi la cancellazione di un film su Superman a cui teneva molto, che lo spingono ad accettare un ruolo come quello di Looney Tunes, che gli attira numerose critiche.

Nel 2008 divorzia dalla moglie, l’attrice Afton Smith, con cui ha avuto tre figli, Griffin Arthur Fraser (2002), Holden Fletcher Fraser (2004) e Leland Francis Fraser (2006).

Tra gli interventi in ospedale e la depressione, iniziano a diradarsi anche le occasioni per parlare in pubblico e apparire sotto i riflettori, acuendo ancora di più il suo disagio.

Non mancano gli spettacoli teatrali poco riusciti, e la cancellazione di un film, Batgirl, già completamente girato, per l’eccessivo costo delle tasse. Nel frattempo, la stampa lo prende di mira in seguito al suo aumento di peso.

Solo nel 2018 Fraser ha trovato il coraggio di parlare pubblicamente delle molestie sessuali e dei suoi problemi di salute mentale, e di riappropriarsi della propria immagine e della sua carriera con The Whale, uno dei film che più si distaccano dalla precendente produzione di Aronofsky, ma anche uno di quelli dal più profondo impatto emotivo.

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Margherita Cerri
Margherita Cerri
Redattrice, classe 1998. Appassionata di letteratura e di scrittura, mi sono laureata in Lettere Moderne presso l'Università degli Studi di Milano con una tesi sul rapporto fra Italo Calvino e il gruppo Oulipo. Dopo alcune esperienze come aiuto bibliotecaria e insegnante, ho svolto un periodo di studio a Parigi, e infine mi sono unita a Trend Online tramite uno stage curriculare. Scrivo principalmente di cinema, spettacolo, attualità e viaggi. Motto: Qualunque cosa sogni d'intraprendere
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