Chiusura anticipata scuole causa Covid: cosa sta accadendo!

Circola la notizia che le scuole chiuderanno in modo anticipato rispetto alle normali vacanze natalizie, a causa delle preoccupazioni per la diffusione del virus Covid-19. Mentre in molte zone d'Italia si tratta solamente di ipotesi, in alcuni comuni le famiglie si stanno già riorganizzando per le chiusure anticipate. In particolare, non solo l'Italia, ma anche San Marino sta decidendo per la chiusura delle scuole in anticipo: ecco cosa sta accadendo.

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L'arrivo delle vacanze natalizie per molti studenti sarà anticipato rispetto alle normali tempistiche. Si tratta di un'eventualità che in molti casi si vuole scongiurare, ma che per alcune zone d'Italia non lascia scelta. Una ulteriore diffusione del Covid-19 provocherà lo stop anticipato alle lezioni per diverse scuole, e sia le famiglie che i docenti che gli studenti si stanno riorganizzando.

Con la didattica in presenza sono aumentati alcuni rischi in merito alla diffusione del virus, tuttavia con le vaccinazioni molti sperano che la situazione virus possa rientrare nei prossimi mesi. Al momento si parla già di quinta ondata da Covid-19, e la situazione desta preoccupazioni non solamente in Italia, ma anche in altri paesi europei.

Come spiega un articolo di Quifinanza.it la situazione ha cambiato il colore di alcune regioni italiane, e si rischia in alcuni casi un nuovo lockdown:

"Nel nostro Paese i nuovi contagi giornalieri hanno sfondato nella giornata di venerdì il muro di 20mila nuovi casi: da lunedì saranno tre i territori in zona gialla, con la regione Calabria che si aggiungerà a Friuli Venezia Giulia e alla provincia di Bolzano."

Nel frattempo le preoccupazioni salgono per i più giovani impegnati nella didattica in presenza, per cui si propone l'anticipo alle vacanze natalizie per limitare eventuali contagi. Al momento in particolare a scegliere per questa misure è San Marino, per cui chiuderanno in anticipo asili nido, la scuola dell'infanzia e le scuole elementari già dal giorno 18 dicembre.

In Italia in ogni caso al momento si esclude la possibilità di tornare alla didattica a distanza, in quanto quella in presenza viene messa al primo posto. Tuttavia tutto dipende dalle evoluzioni del contagio nel prossimo periodo, e dalle decisioni che il governo prenderà anche per la scuola.

Scuole chiuse: un'eventualità ancora lontana

In questi giorni si sta ipotizzando di chiudere le scuole in anticipo rispetto alle vacanze natalizie a causa della preoccupazione crescente per la diffusione del Covid-19, anche in Italia. Tuttavia la misura concretamente viene presa per il momento solamente dalla Repubblica di San Marino, a causa dei contagi che hanno coinvolto anche i giovanissimi.

Per l'Italia la chiusura delle scuole in anticipo a causa del Covid-19 è una misura di cui si discute, ma risulta essere ancora lontana dalla sua realizzazione. Un eventuale ritorno alla didattica a distanza non è visto in positivo dai moltissimi insegnanti, studenti e dalle famiglie che per diverso tempo hanno potuto continuare la formazione solamente da lontano.

Come spiega Corriere.it al momento la chiusura delle scuole in tutta Italia sembra non essere un'opzione concreta, in quanto i casi di contagio sono molto ridotti:

"L’esecutivo italiano, per ora, è fermo sulla linea che ha sempre ribadito: la centralità della didattica in presenza. Il ministero dell’Istruzione poi, rivendica l’efficacia del protocollo in vigore e sottolinea che i contagi tra studenti sono allo 0,4% e le quarantene al 2,1%."

La scuola in presenza sembra essere l'unica via percorribile in questo momento, per le scuole di ogni grado. Tuttavia i timori sulla possibilità di chiudere ancora le scuole e la didattica in presenza si fanno sentire, dopo la decisione della Repubblica di San Marino di applicare una chiusura anticipata oppure utilizzare ancora la didattica a distanza.

Al momento le ipotesi più probabili sono quelle di una chiusura delle scuole in casi limite negli istituti in cui realmente è presente una forte diffusione del virus. Questo significa che per il momento non è prevista una chiusura totale, come al contrario annuncia la Repubblica di San Marino, e nemmeno regionale.

San Marino: boom di contagi e chiusura anticipata delle scuole

La situazione di San Marino desta preoccupazioni anche per i comuni italiani limitrofi, in quanto la situazione epidemiologica è peggiorata notevolmente nell'ultimo periodo. La decisione di chiudere le scuole in tutto il territorio è arrivata per limitare le conseguenze della diffusione del contagio tra i più piccoli.

A San Marino secondo il regolamento per le scuole, ogni caso di positività da virus registrato a scuola equivale ad una settimana di quarantena per tutta la classe. Uno dei problemi collaterali della misura riguarda la necessità di tamponi per l'intera classe in quarantena.

Per alleggerire la sanità, San Marino ha deciso di anticipare le vacanze per le festività a partire dagli asili nidi, fino alle scuole dell'infanzia e alle scuole elementari. Anche se la didattica a distanza potrebbe anche essere presa dalle scuole di San Marino per evitare ulteriori contagi, non è ben vista come soluzione sul lungo periodo.

Anche nella Repubblica di San Marino, come nelle diverse regioni italiane, molti studenti hanno seguito la formazione a distanza, compromettendo la normale socializzazione soprattutto nelle fasce di età più giovani, e gravando anche dall'altro lato sulle famiglie.

Una soluzione estesa nel tempo di didattica a distanza non è ben vista neanche a San Marino, e quello che si vuole evitare è un ritorno completo a questa modalità di formazione. Per il momento una soluzione temporanea è l'anticipo alla chiusura delle scuole in vista del periodo natalizio, anche se sono ancora incerte le previsioni sul futuro.

Regioni italiane: aggiornamenti

Per quanto riguarda l'Italia, al momento non è stabilita nessuna misura per il ritorno alla didattica a distanza o per la chiusura delle scuole, tuttavia non mancano le ipotesi e i dibattiti sull'argomento. Secondo gli ultimi aggiornamenti al momento la diffusione del virus sta coinvolgendo particolarmente alcune regioni italiane.

In particolare le regioni coinvolte sono: Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Marche, la zona di Bolzano, Trento, Veneto. Tuttavia la preoccupazione per i nuovi dati ipotizza un ritorno ad alcune regioni in arancione per il periodo di Natale, per cui alcune proposte vedono la chiusura della scuola anticipata.

In alcune città italiane a seguito delle nuove preoccupazioni sulla diffusione del Covid-19 molti sindaci hanno deciso di introdurre l'obbligo di indossare la mascherina non solamente negli ambienti al chiuso, ma anche all'aperto, in alcune zone delle città.

Si tratta prevalentemente di zone della città considerate più a rischio affollamento: vie del centro, piazze, zone frequentate di sera e nei weekend. Roma, Milano, Genova, Torino e molte altre città italiane sono coinvolte dall'obbligo della mascherina all'aperto in determinate zone delle città, almeno fino alla metà di gennaio.

Nel frattempo salgono i dubbi su cosa accadrà successivamente al termine del 2021, con l'arrivo del nuovo anno, soprattutto in merito allo stato di emergenza. Stato di emergenza che sta arrivando alla durata massima di due anni, per cui potrà essere ulteriormente prorogato solamente entro la fine di gennaio 2021.

Covid-19 all'estero: cosa sta accadendo

Gli ultimi aggiornamenti sull'andamento del virus dimostrano più preoccupazione in alcuni paesi esteri, piuttosto che in Italia. In Gran Bretagna per esempio l'allerta è stata innalzata dal governo, a causa di una diffusione esponenziale ulteriore del virus, in particolare con le ultime varianti.

Mentre a San Marino viene introdotta la chiusura anticipata delle scuole, in Gran Bretagna si utilizza in modo diffuso lo smart working dove è possibile, per limitare ulteriori contagi. vengono inoltre ampliati gli obblighi di green pass, e di accedere agli spazi al chiuso unicamente con questa certificazione, e con l'utilizzo della mascherina.

Nel frattempo in altri paesi, come in Austria, vengono allentate le misure che erano state applicate negli scorsi mesi a causa dell'aumento dei contagi, come spiega Ilfattoquotidiano.it:

"Intanto, l’Austria inizia ad allentare le misure restrittive, almeno per gli immunizzati, prese dopo il boom di contagi registrato nelle scorse settimane che avevano messo in difficoltà gli ospedali del Paese, soprattutto nei Länder del nord."

In ogni paese l'emergenza è gestita in modi differenti, anche se simili, e le preoccupazioni sono diverse in base ai dati sui contagi. Per quanto riguarda l'Italia, si registra un aumento di casi, ma non ancora tale da istituire una misura per la chiusura delle scuole.

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