Come organizzare un viaggio in Islanda, da soli o in compagnia: periodo migliore e costi

Un viaggio in Islanda è certamente un sogno che molti viaggiatori hanno nel cassetto. Ma è davvero così estrema come meta? Vediamo qualche suggerimento per prepararsi al meglio e godere dei paesaggi mozzafiato dell'isola nordica.

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Un viaggio in Islanda è certamente un piccolo grande sogno che molte persone hanno desiderato poter far avverare almeno una volta nella vita, ma è davvero così difficile come meta?

Le temperature polari unite a cicli solari molto differenti e prezzi dei beni proibitivi potrebbero in effetti far pensare che sia un luogo quasi proibitivo, o per lo meno che necessita una buona preparazione.

L'Islanda non si presta troppo bene alla disorganizzazione più assoluta in quanto non esistono molte strutture, vi sono lande desolate dove non s'incontra nemmeno una casa e tutto rema contro all'avventuriero sconclusionato.

Perché andare in Islanda

Una domanda che spesso viene pronunciata dagli scettici o da coloro che ancora non sanno il perché un viaggio nell'isola nordica è qualcosa di assolutamente unico e inimitabile.

Le ragioni risiedono prima di tutto nell'incredibile varietà del paesaggio, in grado di lasciare a bocca aperta anche coloro che non si sorprendono tanto facilmente.

In Islanda si trovano infatti un numero incalcolabile di geyser, getti d'acqua bollente che fuoriescono dal sottosuolo come delle violente cascate che sfidano le leggi di gravità.

A questo va poi aggiunta la possibilità di assistere a uno dei fenomeni più incredibili che la natura possa mettere in scena, le aurore boreali visibili solo a determinate latitudini e che fanno capolino molto sovente proprio qui.

Come se non bastasse la natura incontaminata con montagne, laghi, fiumi e cascate che si susseguono in modo costante formando un passaggio assolutamente mozzafiato, è lo standard Inarrivabile di questa zona che lascia il turista senza parole.

Il periodo migliore per andare in Islanda

Non esiste un vero periodo dell'anno consigliato per il turismo in questa parte di mondo, dipende tutto da cosa si vuole vedere e qual è lo spirito con il quale si parte di casa.

Per prima cosa è doveroso parlare del fatto che il clima sia rigidissimo durante l'inverno ma discretamente mite in estate, il che lascerebbe pensare a un viaggio in questo periodo.

Il problema però sta nel fatto che durante i mesi più caldi il sole non tramonti praticamente mai, essendo un'isola a latitudini molto elevate soggetta a cicli giorno/notte completamente differenti da quelli italiani.

In inverno invece accade esattamente l'opposto, con una manciata di ore di luce che però risulta sempre debole e soffusa, non certo adatta a vivere grandi avventure o per escursioni infinite.

Quello che però rivaluta completamente l'inverno islandese sta nel fatto che solo in questa stagione si ha una considerevole possibilità di assistere all'aurora boreale, essendo un fenomeno che appare unicamente quando la notte è fonda.

Questo porta a dover visitare il paese per lo meno due volte per poter godere al massimo di tutta la bellezza che queste lande selvagge hanno da offrire.

Questo rende il viaggio in Islanda un'opzione valida in qualsiasi periodo dell'anno, lasciando al turista il compito di scegliere quali siano le sue priorità.

Cosa portare in un viaggio in Islanda

Preparare la valigia non è certo cosa facile essendo un luogo che si allontana dallo scenario classico, obbligando ad acquisti aggiuntivi prima della partenza.

Le temperature sono sempre abbastanza fredde, ma non raggiungono mai livelli tali da rendere impossibile stare all'aperto o visitare le zone più interessanti.

Questo obbliga il turista a portare sempre con se una bella scorta di vestiti caldi, abbastanza per resistere all'aperto anche per molte ore.

Inoltre va considerato il fatto che le piogge rimangono più o meno costanti durante tutto l'anno, cosa che costringe a munirsi di ombrelli ed equipaggiamento impermeabile.

Durante l'estate, essendoci il fenomeno del sole di mezzanotte, meglio avere una mascherina per proteggersi dalla luce durante la notte.

Per quanto riguarda il resto dell'equipaggiamento, è bene portarsi dei vestiti e delle scarpe pensate per le escursioni e in grado di proteggere dall'acqua, adatte a camminare in zone molto umide e poco battute.

Portarsi la tenda potrebbe essere un'opzione valida per molti, in quanto permette di campeggiare risparmiando denaro e vivendo in mezzo alla natura incontaminata di questo luogo.

Come organizzare un viaggio in Islanda da soli e costi

Per organizzare un viaggio in Islanda occorre prima capire quali saranno le metodologie scelte per vivere e spostarsi in loco, in modo da tracciare una linea guida di ciò che sarà.

Uno dei metodi più consigliati per il turismo in questa zona è quello di affittare un camper, utilizzandolo quindi come alloggio oltre che mezzo di trasporto.

Noleggiare un camper qui costa davvero delle cifre proibitive, cosa che alza l'asticella del budget e spinge a cercare altre soluzioni più economiche.

Un buon compromesso potrebbe essere il noleggio di una macchina, la quale si trova a costi abbastanza abbordabili e permette di vedere ogni angolo di quest'isola.

Vi sono diversi alberghi e campeggi sparsi sul suolo islandese, rendendo facile il trovare una sistemazione valida per passare la notte.

Il problema di quest'opzione si presenta quando si vogliono raggiungere le zone più remote che non offrono servizi di sorta, rendendo impossibile soggiornare in qualche angolo più suggestivo e obbligano a ritornare ogni notte alla civiltà.

Per questa ragione, anche se più cara, l'opzione del camper resta quella più pratica per un viaggio on the road, permettendo al turista di sfruttare al massimo il tempo a disposizione e offrendo una flessibilità inarrivabile.

Va però considerato un ultimo fattore importante, il prezzo del cibo.

Qui ogni bene di prima necessità è prezioso, essendo quasi sempre importato da altri paesi e avendo dei rincari folli rispetto a quanto si trova nei supermercati italiani. Questa voce può andare a incidere nel bilancio finale della vacanza, poiché può facilmente trasformarsi in quella più gravosa se non si fa un po' di attenzione a ciò che si mette nel carrello o se si sceglie di andare a cena fuori.

Suggerimenti per un viaggio low cost

Per organizzare un viaggio in Islanda low cost ci si trova di fronte a una serie di scogli che appaiono insormontabili, dati i prezzi proibitivi di praticamente qualunque cosa in quel paese.

Per prima cosa occorre evitare di soggiornare in hotel e campeggi a pagamento, scegliendo opzioni gratuite che si possono trovare se si esamina con cura la mappa dell'isola.

Questo comporta la necessità di avere con se una buona tenda e il relativo equipaggiamento, in grado di resistere al piccante clima islandese sia in termini di temperatura che d'umidità.

Nel caso si debba centellinare ogni centesimo, l'unica opzione percorribile è quella dell'autostop, magari scegliendo le stagioni più turistiche in modo da avere un maggior numero di veicoli che fanno avanti e indietro.

Essendo una nazione molto ospitale e frequentata da molti turisti avventurosi, non sarà difficile trovare qualcuno disposto a dare un passaggio una volta sporto il pollice sulla strada.

Se però si hanno a disposizione i soldi per un mezzo, noleggiare la macchina è sicuramente l'investimento migliore da fare qui.

In ultimo va considerato che, come detto in precedenza, il cibo è talmente caro da risultare un fattore che incide parecchio sul bilancio finale.

L'unica soluzione è cercare di limitarsi ai prodotti di produzione locale o ai sempre cari pacchi di pasta e riso, molto nutrienti e mai troppo costosi da risultare inacquistabili.

Seguendo questi consigli sarà possibile organizzare un viaggio adatto alle proprie esigenze e seguire il proprio itinerario tra le città e le bellezze naturalistiche islandesi senza problemi.

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Redazione Trend-online.com

28 mar 2024