Come riconoscere i falsi amici (e quelli veri) per vivere meglio

Spesso chi sente di non essere circondato da relazioni sincere, si colpevolizza. Ma a volte non dipende da sé. Come riconoscere i falsi amici?

Spesso chi sente di non essere circondato da relazioni sincere o ricambiato nei sentimenti, si colpevolizza. Ma a volte non dipende da sé.

Come riconoscere i falsi amici? Può accadere senza dubbio che, nonostante l’impegno profuso e l’entusiasmo che trasmettiamo, le persone di cui ci circondiamo non sono quelle più adatte a noi e che ci vogliono bene davvero.

Certo, non esiste manuale che possa garantire la buona riuscita di una relazione di amicizia. E in tanti rinunciano a priori a ogni tentativo, per non rimanere delusi. Ma è sbagliato.

Una buona rete sociale è essenziale per sconfiggere ansie e depressione e invecchiare bene.

Ecco però i consigli per stare alla larga dai falsi amici che vogliono solo sfruttare noi e ciò che abbiamo da dare.

Come riconoscere i falsi amici: i campanelli d’allarme

Alla base di ogni relazione, che sia di parentela o di coppia e, nel caso che stiamo esaminando in questo articolo, l’amicizia deve fondarsi su rispetto e reciprocità.

Questo non significa che non bisogna fare mai niente se non si ha qualcosa in cambio. Ma la reciprocità significa attenzioni e prendersi cura a vicenda.

Se invece c’è chi prende ma non è mai disposto a dare nulla, neppure il suo tempo, e quindi è assente nella relazione, allora è il momento di porsi qualche domanda.

Un falso amico parla alle tue spalle. Se scopri che qualche confidenza fatta in realtà non è rimasta segreta, allora significa che quella persona che tu reputi amica in realtà parla delle tue debolezze e difficoltà con qualcun altro, che invece tu non volevi ne fosse al corrente.

I falsi amici ti sminuiscono. Purtroppo accade spesso che le persone immature, che non si assumono le proprie responsabilità, incolpano gli altri dei loro fallimenti o se la prendono con loro per una propria dimenticanza. E quando siete in gruppo, tendono a isolarti e non ti cercano.

Il falso amico disdice sempre all’ultimo minuto. Accade che lì per lì non riesce a dirti di no ma poi per telefono (magari con un semplice messaggio!) disdice l’appuntamento perché non ha voglia di stare con te (ma ovviamente adduce altre scuse).

I falsi amici evitano di invitarti. Sui social hai visto delle foto dei tuoi amici in una pizzeria o all’aperitivo del venerdì. E tu non sapevi nulla. Le scuse che adducono i falsi amici sono sempre le stesse: “Pensavamo che tu stessi lavorando”, “Non ci ho pensato, abbiamo deciso all’ultimo momento”, “Ci sarà occasione, vedrai che la prossima volta organizziamo meglio”…

Puntualmente però il telefono squilla quando c’è da chiedere un favore. Il falso amico si ricorda di te quando deve risolvere un problema. “Ah sì, io conosco una persona che lavora lì o che ha la moglie che lavora in quell’ufficio”… E ti chiama. Tipica frase di chi sfrutta solo le situazioni ma poi non si fa sentire mai e non ha mai tempo per un caffè.

Il falso amico parla solo di se stesso o del suo lavoro. Le chiacchierate che fate insieme in realtà vedono protagonista solo lui che parla come un fiume in piena. Tu torni a casa e realizzi invece di non aver detto una parola, ma ti sei ritrovato solo ad ascoltare e a cercare di capirlo. O si auto-esalta oppure ti riversa addosso tutti i suoi guai. E non ti chiede mai sinceramente come stai tu.

Cosa fanno le persone false

Ascoltare te stesso e le sensazioni che provi, quando stai con una persona, è molto importante. Fare finta di nulla prima o poi è un atteggiamento che troverà un’altra strada per manifestarsi, magari giungendo anche a disturbi psicosomatici.

Ad esempio, quando esci con un amico o più di uno, devi sentirti meglio e non tornare a casa avvilito o magari irritato.

Ovviamente, la classica giornata storta può capitare a tutti ma, nel caso dei falsi amici, è un comportamento che si ripete sempre, perché rappresenta proprio il loro modo di relazionarsi con gli altri.

Le persone false sono fondamentalmente immature. Non sanno provare empatia per gli altri ma agiscono come se tutto e tutti fossero al loro servizio.

Giudicano chiunque, parlano male degli altri e riconducono tutto a sé. Se ad esempio esprimi un tuo disagio o problema in famiglia o di salute, subito esclamano: “Non ne parliamo proprio, sapessi io! Mio figlio, mia moglie, sto facendo accertamenti, sono stanco, il lavoro mi snerva e blablabla”. Praticamente tu non esisti.

Smascherare il bugiardo o l’opportunista, sotto certi aspetti, è più facile che non riconoscere dei falsi amici, in base alle indicazioni che abbiamo appena riportato.

Per questo è importante prestare attenzione ai rapporti di amicizia che ci affanniamo a coltivare ma che in realtà sono fini a se stessi.

Come riconoscere un vero amico

È presto detto: si contano sulle dita di una mano. Ma quando ci sono, la differenza si sente davvero.

I veri amici sanno che la reciprocità del rapporto è importante e che bisogna ascoltarsi a turno e in base alle priorità.

Il vero amico fa di tutto per darti una mano, ha attenzioni anche piccole nei tuoi confronti, cerca sempre di trovare il modo di risollevarti il morale.

E soprattutto coltiva l’amicizia sempre, non solo quando le cose vanno male e si ha bisogno di aiuto.

Il vero amico mantiene sempre la sua parola, ti cerca e non è geloso dei tuoi successi o entusiasmi.

Con i veri amici si ride tanto! Le conversazioni scorrono fluide e si arriva anche a confidenze che non si pensava mai di poter fare a qualcuno.

E se fossi tu a comportarti male? Scopri 7 atteggiamenti che ti fanno odiare da tutti, anche sui social.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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