David Cronenberg compie 80 anni: 5 film imperdibili del visionario regista canadese

Il suo genere è unico e inimitabile: ecco i migliori da non perdere.

Horror, thriller, crime. Sono diversi i generi attraverso cui il regista canadese ha raccontato l’uomo contemporaneo, pervaso da un senso d’inquietudine costante.

I suoi protagonisti sono spesso sedotti dall’innovazione tecnologica, inconsapevoli che il loro utilizzo comporti una trasformazione fisica e psicologica, che le atmosfere kafkiane dei suoi film hanno messo in luce (o in ombra). In occasione degli 80 anni di David Cronenberg, vi proponiamo una lista di 5 titoli da vedere.

I migliori film di David Cronenberg, Videodrome (1983)

Gli anni 80 sono stati dominati dal medium televisivo, al punto da creare un mondo parallelo che si svolge all’interno del tubo catodico, in grado di catturare lo spettatore alienandolo completamente dalla realtà circostante. È il caso del protagonista di Videodrome, una delle pellicole più famose del regista e da molti considerato il suo capolavoro. Max Renn (James Woods) è il proprietario di una TV via cavo incentrata su programmi violenti e pornografici.

La ricerca di contenuti nuovi e sempre più scandalosi lo porta a scoprire un canale pirata che trasmette immagini di tortura e crimini di ogni genere per pochi secondi, prima di sparire dall’etere. Successivamente perviene a una cassetta datagli dalla sua amante Nicki su cui sono state registrate alcune delle sequenze più cruenti del programma. Dopo la visione, Max decide di indagare per saperne di più su Videodrome, scivolando in una spirale di brutalità e allucinazione che avrà conseguenze estreme.

La Mosca (1986)

Un cult degli anni 80 che esplora ancora la “fusione” tra uomo e macchine e del rapporto con la tecnologia in generale. Protagonista è uno scienziato/inventore (Jeff Goldblum) di nome Seth che sta lavorando su una macchina in grado di teletrasportare gli esseri umani e le cose. Il progetto è tanto geniale quanto rischioso, poiché per funzionare è necessario che il corpo o l’oggetto siano completamente isolati.

Ciononostante, Seth decide di testare la macchina su sé stesso. L’esperimento sarebbe riuscito, se non fosse che un’istante prima che il congegno si chiuda una mosca si infili all’interno della macchina. Da lì inizia una metamorfosi dell’inventore, che si manifesta prima nella mutazione dei gusti e della forza fisica, poi, nella forma.

Crash (1996)

Vincitore del Premio della giuria al Fesival di Cannes, narra le vicende del produttore cinematografico Ballard e della moglie Catherine, entrambi alle prese con rapporti extraconiugali allo scopo di mantenere “viva” la loro relazione. Successivamente lui ha un incidente stradale con un’auto in cui viaggia una coppia. L’uomo alla guida muore, sbalzato fuori dal vetro, mentre la donna sopravvive.

Dopo essersi recati entrambi al deposito della polizia per ritirare le rispettive macchine, Ballard le offre un passaggio, e durante il tragitto si accende tra i due una passione improvvisa che si consuma in un parcheggio sotterraneo. Dopo svariati appuntamenti, scoprono di condividere l’interesse per incontri stradali illegali. In una delle loro scorribande si imbattono in un terzo soggetto, Vaughn, ossessionato dagli incidenti stradali e dalle ferite che questi provocano. L’incontro con quest’uomo farà precipitare le cose.

A History of Violence (2005)

Pellicola tratta dalla graphic novel di John Wagner con Viggo Mortesen. Un uomo mite, Tom, che gestisce una tavola calda con la moglie e i figli, si ritrova eroe locale dopo aver sventato una rapina e ucciso i due ladri. Quest’episodio produce degli effetti inaspettati su Tom e la sua famiglia.

Il suo atto attira l’attenzione di alcuni mafiosi, convinti che lui sia un ex membro che anni prima li aveva traditi, mentre il figlio Jack reagisce contro i bulli della scuola pestando brutalmente il leader. La successione di eventi complica i legami della famiglia sia all’interno che all’esterno, obbligando i membri a nuove azioni violente che di eroico, a questo punto, hanno ben poco.

La Promessa dell’Assassino (2007)

Ritenuto il suo film più riuscito degli anni zero del nuovo millennio, Cronenberg trova nuovamente in Viggo Mortesen la personalità adatta per vestire i panni di Nikolai Luzhin, che pare quasi l’involuzione naturale del personaggio di A History of Violence. Un’ostetrica che lavora in un ospedale ritrova il diario di una giovane paziente di origine russa.

Dalle pagine trapela una storia intrisa di violenza e crimine, che ruota attorno alla figura di Nikolai, autista del figlio di un boss mafioso che mira ad ingraziarsi il padre. Per riuscirci, risalirà la piramide di potere lasciando dietro di sé una scia di morti e sangue.

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