Al cinema, un film profondo che parla di paternità e “amore malato” davvero imperdibile

L'armonia di una famiglia come tante va in pezzi quando la figlia entra in una spirale di violenza psicologica e isolamento.

Esce nelle sale in questi giorni un film italiano che riesce a trattare con estrema originalità e delicatezza temi complessi e difficili, come quelli della violenza psicologica, fisica, dello stalking e del revenge porn.

Un film su un amore disperato, quello di un padre per sua figlia, disposto a tutto pur di liberarla da una relazione malata e da un’influenza che si fa ogni giorno più opprimente.

Vediamo allora nel dettaglio trama e cast di questo film, che conta anche alcuni attori esordienti davvero promettenti.

Un film italiano profondo sulla paternità e un amore malato

La vita di Sergio è quella di tanti altri, estremamente comune, fatta di piccoli e grandi sacrifici ma anche di legami famigliari saldi, e soprattutto dal profondo affetto che lo lega alla moglie e alla figlia, Mia.

Mia ha quindici anni, va a scuola, fa video su TikTok, scherza con le amiche, gioca a pallavolo e sogna l’amore. Vive una vita tranquilla, fino a quando non incontra Marco.

Marco è gentile, la rispetta, è una sorta di principe azzurro di quartiere, e Mia se ne innamora con tutta la forza e il senso di assoluto dell’adolesceza. Tuttavia, ben presto le cose iniziano a cambiare fra i due.

Marco inizia a tempestarla di chiamate, ad assumere atteggiamenti prevaricatori, e presto di Mia non resta che un’immagine sbiadita (anche a livello visivo, smette di truccarsi e di vestirsi con cura). Le amiche, i genitori, lo sport, tutto inizia ad essere lasciato fuori, perché il centro della vita di Mia può essere solo il suo ragazzo.

Un ragazzo che vede l’amore con un gioco di potere e di rapporti di forza, in cui vincere significa prendersi tutto della persona che si dice di amare, e che in realtà si sta annullando ogni giorno di più.

Di fronte a tutto questo, l’impotenza e la rabbia di Sergio aumentano in un crescendo sempre più drammatico, aprendo anche alla possibilità della vendetta privata.

In una delle battute più iconiche del film, Marco dice a Sergio “Lei non è più tua, è mia adesso”. “Mia“, questo il titolo del film, affronta infatti proprio il tema dell’identità e del possesso, dando vita ad una storia terribilmente realistica e credibile, in cui la violenza fisica, psicologica e il revenge porn appaiono in tutta la loro brutalità.

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Un cast in ottima forma, e un’esordiente da non dimenticare

Oltre alla potenza della storia (che però, soprattutto nel finale, presenta più di una sbavatura), il film si regge anche sulla grande capacità interpretativa dei suoi attori, tutti in ottima forma ed estremamente credibili.

La normalità della famiglia di Mia e, alla fine, anche del suo persecutore, sono infatti enfatizzate proprio per dare allo spettatore l’impressione di assistere ad una vicenda che potrebbe tranquillamente capitare alla sua famiglia (e come, di fatto, continua ad accadere).

Nel ruolo di Sergio c’è Edoardo Leo, che negli ultimi anni è davvero riuscito ad imporsi come uno degli attori più talentuosi e capaci della sua generazione (oltre ad aver diretto pellicole di buon livello come regista).

Ad interpretare sua moglie Valeria, invece, è Milena Mancini, nota soprattutto per “La terra dell’abbastanza” e per “A casa tutti bene-la serie”.

A vestire i panni di Mia è la giovane Greta Gasbarri, al suo debutto sullo schermo. Ottima la fisicità del ruolo (in molti hanno notato la sua somiglianza con Taylor Swift), Gasbarri porta a termine un compito difficile con grande bravura e freschezza, rendendo il suo personaggio perfettamente credibile.

Nel ruolo di Marco c’è invece Riccardo Mandolini, anche lui straordinariamente in parte (è davvero difficile non odiare il suo personaggio durante la visione del film), già noto per il suo ruolo in “Baby”.

Alla regia, Ivano De Matteo, che firma un film davvero necessario, anche se non perfetto. Già regista de “Gli equilibristi” e di “I nostri ragazzi”, De Matteo torna ad indagare il mondo degli adolescenti, con un risultato che non lascia indifferenti.

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Margherita Cerri
Margherita Cerri
Redattrice, classe 1998. Appassionata di letteratura e di scrittura, mi sono laureata in Lettere Moderne presso l'Università degli Studi di Milano con una tesi sul rapporto fra Italo Calvino e il gruppo Oulipo. Dopo alcune esperienze come aiuto bibliotecaria e insegnante, ho svolto un periodo di studio a Parigi, e infine mi sono unita a Trend Online tramite uno stage curriculare. Scrivo principalmente di cinema, spettacolo, attualità e viaggi. Motto: Qualunque cosa sogni d'intraprendere
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