Se ami il genere thriller, c’è un film su Netflix che riuscirà a cogliere la tua attenzione dal primo all’ultimo istante, per coinvolgerti in una trama avvincente e piena di colpi di scena.
Una storia che è in grado di stupire lo spettatore e confonderlo con i tanti intrecci che si snodano per poi risolversi solo alla fine. Vediamo di cosa si tratta.
Il thriller basato sul romanzo spagnolo
Il film di cui stiamo parlando prende il titolo di Quando Dio imparò a scrivere, ed è ispirato ad un libro scritto da Torcuato Luca de Tena. Il libro si chiama Los renglones torcidos de Dios, in italiano Le linee storte di Dio.
La regia del film è di Oriol Paulo, un regista spagnolo, così come gli attori partecipanti al film. Il cast conta della presenza di attori ancora non troppo famosi nella scena popolare, ma sicuramente in grado di spiccare il volo per una carriera brillante.
Troviamo infatti Bàrbara Lennie, che ha ottenuto vari riconoscimenti, lavorando spesso con vari registi spagnoli prestigiosi. Inoltre l’attrice ha preso parte a un’importante serie Netflix: Il caos dopo di te.
Insieme a lei troviamo Loreto Mauleòn, famosissima nella scena internazionale per aver partecipato alla telenovelas Il segreto, serie di grande successo anche in Italia, come nei territori latini.
Tra i più importanti personaggi di sesso maschile troviamo Javier Beltràn, famosissimo interprete di teatro, e Eduard Fernàndez, il quale anch’egli ha ricevuto vari riconoscimenti come migliore attore.
Il nome della pellicola così come quello del romanzo, si rifanno ad un pensiero del medico Alvar, uno dei protagonisti della storia. Egli si occupa di un istituto psichiatrico, e afferma che le persone disagiate che sono chiuse nel centro, sembrano un po’ le linee storte che tracciava Dio, quando stava ancora imparando a scrivere, mentre gli umani normali sono una calligrafia perfetta
La trama del thriller
Alice Gould ha una missione: deve agire in incognito, facendosi internare in una clinica psichiatrica, gestita dal dottor Alvar. In realtà lei è una detective, e per questo fa finta di essere colpita da dei disturbi, così da riuscire nel suo piano.
Il dottor De Olmo ha perso un figlio, il quale è deceduto all’interno dell’ospedale. Nonostante la morte sia stata spacciata per omicidio, il medico non è convinto e ingaggia Alice. L’aiuto del dottor Donadìo sarà fondamentale per la donna, che le consegna un documento dove dichiara che Alice sia diventata violenta, con dei raptus omicidi verso il marito, che vuole soltanto ottenere del denaro.
La storia a questo punto si infittisce, perché il pubblico inizierà a dubitare dell’identità della detective. È davvero chi dice di essere, o potrebbe essere invece un paziente che soffre di disturbi? Tutta la trama verrà capovolta, per confondere gli spettatori e trascinarli in questo gioco di identità. La differenza tra la realtà e l’identità fittizia non sarà così riconoscibile, e l’arrivo di nuovi personaggi complicherà la storia.
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