Le 5 frasi tipiche di chi ha avuto un’infanzia difficile

5 frasi tipiche di chi ha avuto un'infanzia difficile (anche quando non sa di averla avuta) e alcune soluzioni per cambiarle.

Aver avuto un’infanzia difficile non significa sempre aver vissuto traumi o eventi di grande portata come abusi o violenze.

Ci sono molti adulti che sono ancora alla ricerca della serenità e non hanno ancora imparato a comprendersi a fondo perché hanno vissuto un’infanzia caratterizzata da trascuratezza emotiva. Spesso, però, non sono nemmeno coscienti di averla avuta…

Certo, essere genitori ineccepibili non è semplice. Ma ci sono alcuni errori che hanno particolari effetti sul bambino e si protraggono nella vita adulta.

Genitori che hanno dimostrato disinteresse e poco sostegno emotivo, possono creare nel bambino una ferita che difficilmente l’adulto sarà in grado di ricucire da solo.

In questo contesto, alcune frasi tipiche di chi ha avuto un’infanzia difficile vertono attorno alla poca conoscenza del sé, alla sfiducia nei confronti degli altri o al senso di colpa che comportamenti di questo tipo, da parte dei genitori, possono radicare nella vita del figlio.

Riconoscerle è un buon metodo per comprendere meglio se stessi o per portare un amico a riflettere sul suo passato.

Non ho bisogno di aiuto

Chi ha vissuto un’infanzia infelice, con genitori che non sono stati in grado di soddisfare i bisogni emotivi del bambino, può aver sviluppato una mancanza di fiducia negli altri.

Anche quando non si è in grado di riconoscere gli sbagli dei propri genitori, il fatto di essere spesso messi da parte e trascurati instaura la convinzione che gli altri non abbiano tempo o energie da dedicarci.

Meglio, allora, fare tutto da sé, senza chiedere alcun tipo di aiuto.

Non capisco come mi sento

La comprensione di se stessi, ma soprattutto la capacità di capire il proprio stato d’animo e i fattori che incidono sul nostro umore, può venire meno quando si ha avuto un’infanzia caratterizzata da trascuratezza emotiva.

In un contesto familiare povero emotivamente parlando, è possibile che il bambino impari a reprimere le proprie emozioni, con la conseguente difficoltà di riconoscerle e comprenderle in età adulta.

Molto spesso, gli adulti che hanno avuto un’infanzia di questo tipo, possono avere timore di affrontare le proprie emozioni in profondità o di aprirsi emotivamente agli altri.

È colpa mia

Come abbiamo detto, molti adulti non sono del tutto consapevoli di aver avuto un’infanzia felice. La trascuratezza emotiva e genitori assenti non sfociano sempre in situazioni o eventi eclatanti che offrono una pronta risposta ai disagi incontrati in età adulta.

Spesso, anzi, nell’infanzia il bambino trascurato tende a normalizzare il comportamento dei genitori. Ma, poiché ne soffre in ogni caso, tenderà a pensare che sia colpa sua: è possibile, quindi, che il bambino si convinca di non essere meritevole dell’amore dei genitori, per esempio.

Ciò significa portare con sé un senso di colpa perenne, anche in età adulta.

Mi sento inadeguato

Un ambiente familiare in cui non viene prestata attenzione ai suoi bisogni emotivi può impattare negativamente sulla costruzione dell’autostima del bambino.

Il non aver avuto supporto e incoraggiamento durante l’infanzia può portare a una mancanza di fiducia nelle proprie capacità, nonché a una certa difficoltà a relazionarsi con gli altri.

Tutto ciò non fa che accrescere la sensazione di inadeguatezza e inettitudine.

Sento che mi manca qualcosa

Durante l’infanzia, i genitori svolgono un ruolo importante nel fornire conferma e approvazione al bambino.

Se questi elementi sono mancati o sono stati insufficienti, l’adulto può continuare a cercare conferma e approvazione dagli altri per colmare quel bisogno non soddisfatto.

Di conseguenza, sarà difficile per l’adulto provare piena gioia per il raggiungimento di determinati obiettivi. Egli vivrà con la sensazione costante che gli manchi qualcosa (e, probabilmente, darà la colpa a se stesso per questo).

Cosa fare per cambiare le frasi tipiche di chi ha avuto un’infanzia difficile

Non esiste una macchina capace di farci tornare indietro nel tempo e cambiare la nostra infanzia. E, pure esistesse, non c’è alcuna garanzia che potrebbe cambiare in meglio le cose.

È, invece, assolutamente possibile cambiare il presente. Per prima cosa, prendendo consapevolezza di aver vissuto un’infanzia infelice e, in secondo luogo, cominciando a capire meglio se stessi, i propri bisogni e le proprie emozioni.

In genere, non è facile affrontare un percorso di questo tipo da soli. Questo perché la “resistenza emotiva” potrebbe essere molto forte e fungere da ostacolo per il raggiungimento di una vita più serena e in pace con se stessi.

La scelta migliore è sempre rivolgersi a un professionista che possa guidarci e sostenerci in questo difficile percorso.

Se ti sei riconosciuto in alcune di queste frasi, considera la possibilità di intraprendere una terapia individuale che ti aiuti a esplorare il tuo passato, elaborare le tue emozioni e costruire una migliore comprensione di te stesso, promuovendo così la guarigione e il tuo benessere psicologico.

Leggi anche: Mamma narcisista, come riconoscerla: ecco quali sono i 5 segnali

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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