Gaslit, la serie tv sullo scandalo Watergate: dove vederla?

Dal 24 aprile 2022 è possibile vedere Gaslit, la serie tv a stampo storico che racconta tutte le fasi che hanno portato allo scandalo del Watergate.

Uscita su Starzplay il 24 aprile, Gaslit si configura come la serie tv più coinvolgente del momento. Nella trama, oltre al riferimento storico dello scandalo Watergate, anche uno studio approfondito della componente umana che ha decretato le sorti della politica statunitense degli anni ’70.

Dove vedere la serie tv Gaslit

La storia dello scandalo Watergate è stata raccontata negli anni in modi differenti da giornalisti e media tv, ma ancora si fatica a spiegare i motivi che l’hanno resa una delle vicende più importanti della storia della politica americana. A quasi 50 anni dalla sua avvenuta, compare nel palinsesto televisivo una sua trasposizione cinematografica contenuta in otto episodi, diretti da Matt Ross e Sam Esmail che cercano di motivare la successione degli eventi studiandoli sotto il punto di vista storico ed umano.

Il titolo scelto per questa rappresentazione è Gaslit ( tradotto in italiano “A tutto gas”) e risulta perfetto per un racconto che unisce le fasi storiche di un evento particolarmente rilevante alle figure che ne hanno fatto parte. Alla base di questa serie tv coesistono, dunque, due tipologie di intrigo (quello politico e quello umano) entrambe fondamentali per ripercorrere fedelmente le tappe che hanno portato alla catastrofe.

Ambientata nel 1972 Gaslit prende spunto dalla prima stagione del podcast “Slow Burn” di Leon Neyfakh e coglie l’occasione di una rivisitazione storica dello scandalo politico per presentare al pubblico i volti meno noti (ma comunque rilevanti) della vicenda.

Buona parte del racconto è occupata dalle azioni disdicevoli di quelle figure che, seppur facenti parte del sottobosco politico di Washington e aventi una certa reputazione, hanno fatto carte false per mettersi in mostra e avviare lo spionaggio degli avversari. In un ottica che prende in considerazione il comportamento dell’essere umano in un contesto così delicato, la serie tv cerca di raccontare cosa si muoveva all’interno della Casa Bianca durante le elezioni. 

Cercando di carpire le ragioni dietro alle dimissioni di un presidente che, al tempo, aveva ottime possibilità di venire rieletto, Gaslit è un mix di tentativi di scalata al successo, parentesi divertenti e attimi di suspence.

Come sempre, quando si parla di politica, il vero tema diventa l’ambizione personale e la capacità di fare la cosa moralmente giusta, anche quando potrebbe ostacolare la propria carriera. Gaslit lavorerà proprio su quel confine sottilissimo tra lealtà e tradimento.

Disponibile solo sulla piattaforma www.starz.com ( con abbonamento), è possibile vederla anche su Amazon Prime Video Channel iscrivendosi gratis per 30 giorni, oppure per 90 giorni con la promozione speciale Prime Student. In alternativa, è possibile guardare gli episodi anche su www.hulu.com in lingua originale, sempre abbinando l’account starz e pagando € 8.99 al mese.

Gaslit: la trama

Gaslit è la miniserie più intrigante del panorama televisivo in streaming, nonché un tributo importante ad uno degli scandali politici maggiormente conosciuti della storia americana.

La trama contenuta negli otto episodi racconta la vicenda in un modo assolutamente inedito, volgendo l’attenzione a personaggi ormai dimenticati. Tra questi, il più studiato e contestato è quello di Martha Mitchell che diventerà a tutti gli effetti la prima figura femminile della cerchia repubblicana a denunciare il coinvolgimento del presidente nel progetto di sorveglianza segreta dei rivali.

Al suo fianco compare il procuratore generale John Mitchell (marito di Martha) nonché il più fidato consigliere di Richard Nixon che, nella parte peggiore della storia, si troverà costretto a scegliere tra l’amore per sua moglie e il presidente. All’interno del comitato di rielezione, oltre lui anche il fascista ed ex militare Gordon Liddy, i cui piani rocamboleschi non sortiscono l’effetto sperato e mandano all’aria tutta l’operazione.

Altri personaggi di spicco sono Mo Dean, moglie del consulente legale della Casa Bianca, John Dean, un’altra figura femminile che ha molto in comune con la prima e la ammira senza preoccuparsi del pensiero altrui.

Il cast stellare

L’intera rappresentazione cinematografica di questa miniserie di otto episodi a cadenza settimanale, viene interpretata da un cast stellare.

I volti più apprezzati del cinema sono Sean Penn (John Mitchell) reso irriconoscibile dal trucco e dalle modifiche sintetiche apportate al viso, rendendolo di fatto la copia sputata del personaggio, e Julia Roberts (Martha Mitchell) da tutti conosciuta come l’indimenticabile Pretty Woman.

La loro relazione (ovviamente fittizia nella realtà ma solida nello schermo) è l’attrazione principale della serie tv poiché ricca di momenti altalenanti che rendono la coppia ancor più reale.

Volano spesso accuse, schiaffi, insulti fino ad arrivare alle smancerie di un’efficacia assoluta.

Altri attori celebri presenti sono Shae Wihgham nel ruolo di Gordon Liddy, Dan Stevens nei panni di John Dean e la giovane Betty Giplin che ne impersona la consorte.

È proprio quest’ultima a palesare il proprio entusiasmo e ad evidenziare le difficoltà sul set, oltre che ad esprimere un porpio parere sul contributo della donna in Gaslit.

Alla prima lettura dello script mi sono chiesta se il Watergate non fosse già stato coperto da ogni lato possibile, ma grazie al podcast mi sono resa conto che sulla vicenda ci sono ancora tantissimi punti di vista che tendono ad essere nascosti [..] Questa cosa mi spezza il cuore e mi spinge a farmi una domanda. Quante altre donne hanno visto la propria storia cancellata e dimenticata?

E probabilmente è proprio questo pensiero che porta Matt Ross a dare maggiore visibilità alla componente femminile della storia. Gaslit diventa una serie tv contemporanea di grande impatto visivo, ma anche una profonda analisidi aspetti che, fino ad ora, erano stati spazzati sotto al tappeto politico come granelli di polvere.

La storia vera e le sfide di Martha Mitchell

Normalmente, chiunque si metta a pensare allo scandalo Watergate immagina stanze e tribunali o salotti pieni di uomini di potere intenti a discutere di politica. Gaslit invece, a questa scena ci aggiunge la riscoperta di due donne trascurate dalla narrazione, ma estremamente simboliche per il decorso degli eventi. Martha Mitchell e Mo Dean, come abbiamo appena detto, hanno davvero molto in comune.

Entrane ricoprono il ruolo della moglie trofeo ed entrambe cercano di far sentire la propria voce sebbene la figura dell’uomo abbia un certo peso nella società degli anni ‘70. Sono donne che dovrebbero dedicarsi alle frivolezza e invece parlano di cose serie, hanno gli attributi e faticano a farsi notare e a dire quello che pensano.

Facile essere belle e silenziose, la vera sfida è essere rumorose e sovversive e questa sfida, al tempo in cui scoppiò lo scandalo mise dura prova la vera Martha Mitchell.  La sua vita personale e coniugale cambiò dal giorno alla notte.

Venne considerata una chiacchierona, una donna piuttosto incline al gossip e a rilasciare interviste sconvenienti.

La sua scalata avvenne proprio quando il marito divenne attorney general del presidente Nixon, è da quel momento che da giovane ragazza del sud si trasforma in una sfegatata anticomunista che, secondo alcuni, parla troppo e si confida in maniera schietta con i giornalisti. Nel 1970 conquista la copertina del New York Times e pochi anni dopo la sua popolarità aumenta dopo il suo rifiuto di inchinarsi al cospetto della Regina Elisabetta.

Una donna dispettosa e arrogante, o semplicemente sicura di sé e delle sue convinzioni? Questo non sta a noi dirlo, però possiamo sicuramente decifrare il suo comportamento come un forte desiderio di apparizione. E sebbene il marito stesso di lei tenti in tutti i modi di tenere la bocca chiusa davanti ai media, Martha riesce a farsi sentire fino a che non viene chiusa in una stanza d’albergo e sedata.

Di lei non si hanno più notizie fino a quando una giornalista del New York Daily riesce a contattarla e a prendere un appuntamento con lei. Quando si presenta, Martha ha enormi lividi sulle braccia e quando l’intervista esce in pubblicazione, gli scagnozzi di Nixon le gettano fango addosso. Da moglie trofeo, ora è un’alcolizzata e una malata di mente.

Viene rinchiusa in un istituto psichiatrico e perde tutti i contatti con il mondo esterno fino al 1973, quando inizia il processo per l’effrazione al Watergate e Martha ha la possibilità di scagionarsi facendosi rivalere sul marito.

John Mitchell viene condannato per ostruzione alla giustizia e cospirazione, Nixon si dimette definitivamente un anno dopo  e Martha muore nel 1976 a 57 anni. Ai suoi funerali compare la scritta “Martha aveva ragione” e sebbene la maggior parte delle persone la considerava come la causa e la prima vera responsabile delle dimissioni di Richard Nixon, per altri era la verità in un mare di menzogne.

Perchè guardare Gaslit

Sembrerà ingiusto, ma ho sempre guardato le serie tv solo se il trailer mi convinceva davvero e solo se i protagonisti erano attori di tutto rispetto. Però stavolta mi sono ricreduta, perché anche se Julia Roberts e Sean Penn hanno calcato la scena, tutta la realizzazione degli episodi è ben bilanciata e supportata da un’eccellente recitazione.

Quando ho visto Gaslit la prima impressione è stata quella di presenziare davvero nella sceneggiatura perchè il senso di realtà e coinvolgimento sono stati impressionanti. Per non parlare poi della ricchezza del contenuto, i dialoghi mai banali, la ricostruzione fedele dell’accaduto e i momenti in cui il respiro è venuto a mancare.

Guardare Gaslit è stato edificante, istruttivo e anche divertente per certi versi. Scoprire i siparietti dietro ad una storia così famosa e pesante per la politica statunitense mi ha dato modo di capire tutto quello che sta dietro alla facciata politica in fase di elezione.

Consiglio davvero a tutti di poterla vedere almeno una volta, per capire quanto sia difficile provare le ingiustizie, far valere la propria idea e capire le vere intenzioni delle persone di potere. 

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