Giornata dei lamantini, ecco alcune curiosità su questo buffo animale

Giornata di apprezzamento per i lamantini per sensibilizzare sui rischi a cui è esposto questo tenero gigante. Ecco le curiosità che lo riguardano.

Buffo, tenero e simpatico ma a rischio estinzione. Il lamantino è uno dei mammiferi acquatici più particolari. Ecco allora qualche curiosità sul suo conto.

Lamantini, le curiosità su questo buffo e tenero animale acquatico

Questo grosso simpatico animale è comunemente chiamato mucca di mare. Proprio per il suo aspetto, infatti, è uno dei più grandi mammiferi del pianeta e arriva a pesare fino a 600 chili.

Ma la sua stazza non deve ingannare, è in realtà buono e pacifico, si muove lentamente passando la maggior parte del tempo a mangiare vegetali e alghe.

Non spicca di certo per la sua agilità, infatti passa almeno 5 ore al giorno del tutto immobile, “riposando” in modo del tutto peculiare: lo troviamo spesso in superficie oppure in verticale sul pelo dell’acqua e ogni tanto riemerge per respirare.

Come ogni mammifero, un lamantino a riposo può rimanere immerso fino a 15 minuti, ma durante il nuoto deve riemergere ogni tre o quattro minuti per respirare. Hanno due narici poste all’apice del muso, quindi emergono fuori dall’acqua solo con quella parte del corpo.

Un’altra curiosità è che può vivere sia in acqua dolce che salata, sebbene il suo habitat naturale è la zona costiera con acque temperate e poco profonde dove crescono molte alghe e vegetazione in generale.

Nonostante la nota placidità i lamantini sono disposti a percorrere molti chilometri per trovare un luogo così soprattutto nei mesi freddi, infatti, tollerano poco il freddo anzi potrebbero addirittura morire a causa di questo.

Sono poi amanti delle coccole, usate come mezzo per rafforzare le relazioni sociali, dunque non è strano vederli in gruppi mentre si coccolano tra di loro.

Il lamantino, quando Colombo lo scambiò per una sirena

Non si direbbe data la sua stazza, ma una volta fu creduto sirena. Correva il 1493, e durante uno dei viaggi in direzione del Nuovo Mondo, Cristoforo Colombo vide nei pressi della costa di Haiti degli esseri molto strani.

A quel tempo le leggende sulle sirene non solo erano estremamente diffuse, ma generavano anche terrore tra i marinai. Dunque Colombo e la sua ciurma credettero si trattasse proprio di sirene, immaginate il sollievo e la sorpresa quando scoprì che le creature avvistate in realtà erano dei grossi, placidi mammiferi: questi infatti presero il nome scientifico di sirenidi.

La sopravvivenza a rischio

Purtroppo oggi anche per questi animali la situazione è difficile tra inquinamento e caccia sregolata. Ma anche la loro necessità di vicinanza alla costa quindi la difficile convivenza con l’uomo, soprattutto dovuta ad incidenti causati dai motoscafi, non aiuta di certo la loro sopravvivenza.

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