Non solo Barbie, tutti i film della regista visionaria Greta Gerwig

Da Lady Bird a Piccole Donne, fino ad arrivare a Barbie, il film evento dell'estate: ecco la filmografia completa di una delle più influenti registe.

Greta Gerwig è sicuramente una figura unica nel panorama hollywoodiano: è infatti fra le pochissime registe donne ad essersi fatta conoscere da un pubblico vasto e non specialistico, ed è riuscita a bilanciare sapientemente la propria carriera di attrice con quella di regista, ottenendo in entrambi i campi ottimi risultati.

Vediamo allora nel dettaglio la filmografia della regista, e scopriamo qualche curiosità su ognuno dei suoi titoli.

Il primo film di Greta Gerwig: “Nights and weekends” (2008)

Il primo film diretto da Greta Gerwig (che per l’occasione divide la regia con Joe Swanberg) è “Nights and weekends“, distribuito nel 2008. Il film racconta della relazione a distanza fra Mattie e James, divisi fra New York e Chicago.

Il film appartiene al sottogenere mumblecore, un tipo di film indipendente a basso budget che porta i dialoghi al centro della realizzazione, sul quale Gerwig aveva già lavorato come attrice sotto la direzione di Swanberg.

Curiosità:

  • Dato che nel film è presente uno stacco di sei mesi fra la prima e la seconda parte della storia, anche le riprese sono state intervallate da sei mesi per rendere il tutto più realistico.

  • Greta Garwig ha partecipato al film anche come attrice, nel ruolo della protagonista Mattie, ma anche come sceneggiatrice e produttrice.

Lady Bird (2017)

Lady Bird è stato sicuramente il film che ha consacrato Greta Gerwig come regista, e che ha segnato l’inizio di una collaborazione fruttuosa con Saoirse Ronan.

Il film riprende la linea narrativa tipica dei coming of age (quindi i film sul passaggio dall’adolescenza alla prima età adulta), giocando però in maniera molto abile con stereotipi e aspettative del pubblico, dando vita ad una delle narrazioni più autentiche degli ultimi anni sull’adolescenza femminile.

Curiosità:

  • Il vero nome di Lady Bird è Christine, esattamente come la madre della regista. Il personaggio della madre di Lady Bird, inoltre, è un’infermiera come la madre di Gerwig.

  • Il film è ambientato nello stesso periodo in cui Gerwig si preparava per il college, ma ha dichiarato di essere stata un’adolescente completamente diversa dalla ribelle Lady Bird.

  • I brufoli di Saoirse Ronan sono autentici: l’attrice aveva lavorato a teatro con trucco pesante e luci forti, per cui aveva sviluppato l’acne. La regista decise di non coprirli per rendere il personaggio più realistico.

Leggi anche: Lady Bird: la trama, il significato del film e una spiegazione del finale

Piccole donne (2019)

Capolavoro di Greta Gerwig, si tratta forse del miglior adattamento mai realizzato del romanzo di Louisa May Alcott, in grado di conciliare senza forzature il discorso femminista contemporaneo con la piacevolezza della narrazione (brillante a questo riguardo la gestione della storia d’amore di Jo).

Si tratta inoltre del primo film di Gerwig a poter contare su un cast all star (Meryl Streep, Emma Whatson, Florence Pugh, Laura Dern, Louis Garrel), su cui spicca di nuovo la coppia Ronan-Chalamet, già consolidata nel corso di Lady Bird.

Curiosità:

  • Nonostante le quattro sorelle March siano americane nella storia, nessuna delle loro interpreti lo è: Whatson e Pugh sono britanniche, Scanlen è australiana e Ronan ha nazionalità irlandese.

  • Inizialmente Gerwig non aveva pensato a Ronan per il ruolo di Jo, avendo lavorato da poco con lei. Tuttavia, le insistenze dell’attrice per avere la parte hanno convinto la regista.

  • Il ruolo di Mag avrebbe dovuto essere affidato ad Emma Stone, che però dovette rinunciare per un ritardo sul set de “La favorita”, e così il ruolo passò ad Emma Whatson. La situazione inversa si era però già verificata per le due attrici sul set di “La la land”: Whatson allora aveva rinunciato per girare la “Bella e la Bestia”, facendo ricadere la scelta su Emma Stone.

  • L’ormai celebre discorso di Amy a Laurie sul matrimonio non era previsto: fu Maryl Streep a proporre una scena di questo tipo poco prima delle riprese: Florence Pugh ha dunque studiato le battute scritte a mano su un pezzo di carta.

Leggi anche: Svelate le canzoni del film “Barbie”: la colonna sonora del film più atteso dell’anno

Margherita Cerri
Margherita Cerri
Redattrice, classe 1998. Appassionata di letteratura e di scrittura, mi sono laureata in Lettere Moderne presso l'Università degli Studi di Milano con una tesi sul rapporto fra Italo Calvino e il gruppo Oulipo. Dopo alcune esperienze come aiuto bibliotecaria e insegnante, ho svolto un periodo di studio a Parigi, e infine mi sono unita a Trend Online tramite uno stage curriculare. Scrivo principalmente di cinema, spettacolo, attualità e viaggi. Motto: Qualunque cosa sogni d'intraprendere
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