Letizia Battaglia: quando esce la serie tv sulla sua vita

La grande Letizia Battaglia ci ha lasciati da poco, ma la sua fotografia rimane vivida nel cuore di tutti. La serie tv dedicatale, uscirà a breve. Ecco dove.

Quando ha lasciato il mondo terreno per abbracciare la pace, nessuno si sarebbe mai aspettato di provare un vuoto così grande. Attraverso le sue foto in bianco e nero e il suo continuo raccontare la verità esattamente com’è, Letizia Battaglia ha rivoluzionato l’arte della fotografia italiana. La serie tv che la vedrà protagonista uscirà sul piccolo schermo a breve. 

Quando e dove vedere la serie tv sulla vita Letizia Battaglia

A volte l’unico modo che si ha per raccontare di una persona del calibro di Letizia Battaglia, è quello di dedicarle una serie tv che possa rivolgere lo sguardo sia alla sua vita, sia alla sua grande passione per la fotografia giornalistica italiana. È per questo motivo che Rai 1 ha pensato di omaggiarla con un racconto a puntate che andrà in onda il 22 e il 23 maggio 2022 in prima serata, fatalità lo stesso giorno in cui ricorre il 30° anniversario della strage di Capaci. Le riprese della pellicola sono iniziate già lo scorso settembre ed il titolo scelto dice già molto sulla trama: “Solo per passione-Letizia Battaglia fotografa”.

Un inno alla sua straordinaria abilità nel racchiudere in semplici scatti in bianco e nero le vicende storiche più importanti e significative della storia del nostro Paese.

In quarant’anni di lavoro e una Leica2 sempre al collo, la fotoreporter non ha mai perso l’occasione di documentare un mondo che le faceva paura ma che, allo stesso tempo, doveva essere raccontato al pubblico. Il potere criminale della mafia, la prepotenza e la corruzione, il sangue del popolo che mai si dimentica; tutti elementi che compaiono e gridano all’unisono in rullini che sono stati sviluppati e raccolti per denunciare l’indenunciabile della sua Sicilia, e non solo.

Prima donna insignita del premio “Eugene Smith” a New York e fotogiornalista per “L’Ora” di Palermo, Letizia ha avuto una vita piena ed una carriera difficile. Per guadagnarsi da vivere scatta foto di momenti delicati, di omicidi a cui tutti assistono ma dei quali nessuno vuole mai testimoniare. A faccia in giù, con un occhio chiuso ed uno aperto sull’obiettivo e la schiena ricurva, cerca un varco tra la folla per catturare il dolore delle donne che piangono e dei figli ormai orfani. La cornice entro la quale si sviluppa tutta la sua fotografia non trattiene un’immagine piacevole o un’inquadratura perfetta, bensì la realtà esattamente così come si presenta.

La serie tv realizzata per approfondire la sua vita e questo modo unico e pericoloso di fare fotografia, dona a Letizia una nuova luce ed onora la persona che è stata fino alla fine. Un tributo che la televisione italiana non poteva non realizzare per colei che ha saputo prendere in mano il mondo, ovunque fosse.

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La trama e il cast della serie tv su Letizia Battaglia

La fiction “Solo per passione – Letizia Battaglia fotografa” è diretta da Roberto Andò e Angelo Barbagallo e prodotta dalla Bibi Film. Girate tra Palermo e Roma, le riprese sono state svolte anche ai Cantieri della Zisa (dove è stata allestita la mostra “Anthologica” con foto simbolo della fotografa) e nello studio dello psicanalista Francesco Corrao, di cui Letizia è stata paziente. Alcune delle scene sono state girate anche in via Caltanissetta (più precisamente all’angolo con via Libertà) per poi spostarsi nella capitale dove altre location hanno reso il racconto più vero.

Ad aprire il racconto per immagini è una frase della stessa protagonista, in cui dice che sta per succedere qualcosa di mostruoso in città. Qualcosa di così brutto da lasciarla ormai inerme di fronte ai pianti e al dolore delle mogli (e delle madri) di coloro che sono stati ammazzati per strada.

La vita della fotografa sembra così scorrere via, inseguendo questi corpi trucidati e ferita dalla perdita di quella sensibilità che prima la pervadeva.

Lei, che a 40 anni ne dimostrava la metà, ha ancora i capelli tinti e gli occhi vispi di una bambina mentre scavalca la folla per scattare foto che, un giorno non molto lontano, passeranno alla storia. Tra le foto riproposte, quella in cui testimonia l’uccisione di Piersanti Mattarella in quel maledetto 6 gennaio 1980. Il fratello, nonché attuale Presidente della Repubblica, intendo ad estrarre di peso il suo corpo esanime fuori dall’auto mentre un’orda di persone si accalca per osservare la tragedia.

Letizia, così minuta e silenziosa riesce ad infilarsi tra sconosciuti e colleghi e preme il bottone senza curarsi che il prodotto finito sia perfetto o che qualcuno le dica di non fare ciò che sta facendo. Il suo coraggio e la sua caparbietà la rendono una fotografa eccezionale ed è proprio di questo che parla la trama della serie.

Non della donna che è convolata a nozze quand’era adolescente e nemmeno della madre che è stata. Letizia Battaglia era impensabile per i tempi di allora, una donna che ha saputo dire di no ad un destino che non le apparteneva e che ha fatto di tutto per non lasciarci indifferenti.

La narrazione di questa fiction a puntate sarà forte e il cast scelto per interpretare i personaggi non sarà da meno. A ricoprire il ruolo della protagonista sarà Isabella Ragonese mentre il marito verrà impersonato da Paolo Briguglia. Gli amori della fotoreporter saranno interpretati da Enrico Inserra (Santi Caleca) e Federico Brugnone (Franco Zecchin).

La direttrice della Rai, Maria Pia Ammirati, è orgogliosa di mandare in onda questa miniserie sul proprio canale televisivo. In una recente intervista rilasciata a Superguida Tv esprime tutta la sua ammirazione verso Letizia e i valori che l’hanno accompagnata in questa vita indomita, sensibile e coraggiosa verso gli altri nella gioia come nella tragedia, a raccontare un rapporto mai compromissiorio con la realtà.

Chi era Letizia Battaglia

In questi due paragrafi potrebbe sembrare di aver già detto molto su Letizia Battaglia ma, in realtà, siamo solo all’inizio. Sebbene la sua biografia sia ricca di avvenimenti importanti e di scelte mai semplici, ciò che impressiona davvero è il lavoro compiuto fino alla sua morte, il 13 aprile scorso.

La sua carriera di fotografa inizia quand’ella ha appena 34 anni e già cinque anni dopo si trova a documentare l’inizio degli anni di piombo della sua città, scattando foto dei delitti di mafia per informare non solo l’opinione pubblica ma anche scuotere la coscienza umana. Il suo archivio pullula di scatti tragici ma non mancano mai gli estratti di vita quotidiana di una Palermo nella miseria e nel suo splendore, dove gli sguardi delle donne e dei bambini, i quartieri, le strade e i volti di potere sono parte integrante di una città dalle mille contraddizioni.

Negli anni ’80 crea il “Laboratorio d’If” e nel 1985 vince il Premio “Eugene Smith” a New York. Pochi anni più tardi, dopo l’assassinio di Giovanni Falcone, Letizia decide di allontanarsi dalla sua arte anche se nel 1999 le viene assegnato il premio “Mother Johnson Achievement for Life”. Dal 2000 al 2003 dirige una rivista interamente realizzata da donne e si trasferisce temporaneamente a Parigi, per dimenticare quel senso di delusione ed emarginazione che il contesto sociale italiano le aveva provocato.

Nel 2011 torna ad esporre le sue opere a Palermo  e sei anni più tardi inaugura il Centro Internazionale di fotografia nei Cantieri della Zisa.

Ed è raccontandovi questi pochi scorci di vita che è possibile capire quanto la fotografia sia stata un richiamo per lei, anche in momenti in cui la stancava o la privava di ogni sensibilità.

Che cosa racconta la fotografia di Letizia Battaglia?

Quando si pensa a posti come la Sicilia (paese d’origine della fotografa), spesso ritornano in mente i colori caldi ed allegri delle campagne soleggiate, il verde dei giardini, il bianco del bucato steso in una giornata serena e il cielo sempre azzurro.

Nelle sue fotografie, i cromatismi vengono dimenticati e il bianco e nero è l’unico abbinamento possibile.

Perché scegliere di scattare in questo modo quando il colore avrebbe dato più carica e significato agli eventi catturati? Dovete sapere che, anche se Letizia nutriva un grande amore per la sua terra, ad ogni foto rubata questo legame diventava sempre più amaro.

Una donna dalla forte capacità critica e dall’enorme senso di responsabilità come lei, non aveva bisogno di assomigliare agli altri ma distinguersi e portare la propria arte dove c’era bisogno. Lo stile monocromatico è scelto per lasciare agli altri la possibilità di interpretare ciò che vedono come gli sembra più giusto.

Il bianco e nero è la massima libertà di espressione, il modo migliore (e forse l’unico) per non intaccare gli eventi con le proprie dita. I soggetti, ricchi e poveri, si mescolano in un frammentato dipinto sociale che si sofferma maggiormente sui reietti e sugli umili che vivono e respirano veramente la città.

La verità, onesta e crudele non viene mai giudicata dagli occhi della fotografa che attesta, sempre mantenendo una posizione neutrale, una grande cura verso i dettagli.

La scelta del bianco e nero è interessante perché fa prevalere il contenuto sulla forma e rispecchia il lutto interiore che ella stessa vive nei confronti della sua città.

A questo punto potrete pensare che, vista in questo modo, la fotografia di Letizia Battaglia non sia così poi tanto diversa da quella di Joe O’Donnel, il fotografo che ritrasse l’orrore di Nagasaki. Eppure, forse per parte presa o forse perché gli scatti non smettono mai di catturare l’attenzione, quella di Letizia è un’arte diversa e a tratti incompresa.

Nei suoi scatti si respira l’aria romantica di un paese abbandonato, spettro di eventi che hanno distrutto gran parte del Meridione e che ha cambiato le sorti del popolo italiano. Il nostro ieri, il passato che spesso tendiamo a seppellire, nelle foto di Letizia battaglia è sempre presente e grava sulle nostre spalle.

E ora che lei non c’è più e tutto sembra diverso, ci basta guardare una sua foto o emozionarci con una serie tv dedicatale per ricordare quanto possiamo imparare ancora, per fare in modo che il nostro oggi possa cambiare in meglio.  Ecco cos’è riuscita a fare la grande Letizia Battaglia. 

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