Nuovo limite pagamenti in contante: 1000 euro dal 2022!

Cattive notizie per chi è abituato ad utilizzare il denaro in contante per i pagamenti: dal 2022 infatti viene ancora abbassata la soglia del contante utilizzabile per gli acquisti. Si passa dagli attuali 2.000 euro ai 1.000 euro, da gennaio 2022. La riduzione della soglia rientra ancora una volta negli obiettivi dello stato di ridurre il denaro in circolazione, per favorire l'utilizzo di sistemi di pagamento elettronici e tracciabili. Ecco cosa comporterà la novità.

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Per chi è abituato a pagare in denaro in contante per i propri acquisti, arriva la cattiva notizia: da gennaio 2022 sarà possibile pagare entro i nuovi limiti di 1.000 euro utilizzando il contante. Per cifre superiori, sarà obbligatorio provvedere al pagamento tramite bancomat o altri sistemi tracciabili.

La novità ancora una volta va ad abbassare la soglia massima per cui un cittadino può usufruire dei contanti per i propri acquisti, in linea con l'obiettivo generale dello stato di limitare il denaro in circolazione, favorendo i sistemi di pagamento come il bancomat o i bonifici bancari.

Un cambiamento simile era stato già introdotto quest'anno, con l'abbassamento della soglia massima a 2.000 euro. Tuttavia ancora una volta verrà modificata questa regola, limitando ulteriormente i pagamenti. Dal primo giorno di gennaio il limite massimo accettabile sarà di 1.000 euro, per pagamenti superiori effettuati con il contante, saranno previste importanti sanzioni. Come spiega Tg24.sky.it, la nuova stretta sui contanti arriverà dal 2022:

"Con il 2022 arriva una stretta sui pagamenti in contanti. Dall’1 gennaio infatti il tetto scende a 1.000 euro, come stabilito dal decreto fiscale 124 del 2019, collegato alla Legge di Bilancio 2020."

Si tratta di una decisione presa già gli scorsi anni, ma perfettamente in linea con le intenzioni attuali del governo di limitare l'utilizzo del denaro contante favorendo altri metodi di pagamento. La stretta coinvolgerà da vicino tutti i cittadini italiani, senza distinzione, e ad essere responsabili in caso di illeciti saranno non solamente i cittadini che comprano, ma anche i venditori.

Si tratta di una norma estesa a livello generalizzato, per cui è consigliato in ogni caso provvedere a munirsi di carta bancomat, o di altri metodi per il pagamento, a partire dal prossimo mese. Vediamo nell'articolo cosa comporterà questa modifica per le abitudini degli italiani, e quali sono le sanzioni in caso di pagamento superiore a 1.000 euro in contanti.

Stretta contanti 2022: cosa cambia

Dal prossimo anno cambieranno le disposizioni per l'utilizzo del denaro in contante, e i pagamenti massimi in questo caso ancora consentiti sono quelli che arrivano a 999,99 euro. Bisogna fare attenzione, perché dai 1.000 euro in più sarà di fatto obbligatorio provvedere al pagamento con metodi alternativi come bancomat o bonifici bancari.

La stretta sui contanti riguarda tutti: nel caso di acquisti effettuati presso negozi che vendono per esempio elettrodomestici, mobili, o simili, sia il compratore che il venditore saranno responsabili di provvedere alla transazione del pagamento tramite metodi elettronici alternativi al contante.

La stretta sui contanti ha l'obiettivo di limitarne l'utilizzo per favorire i pagamenti tracciabili, per un motivo di lotta all'evasione fiscale. In Italia l'evasione è ancora molto alta, e sono ancora parecchi i negozi che non emettono lo scontrino elettronico o opportuna fattura.

Per limitare questa eventualità, lo stato ha incentivato già da diversi anni i cittadini ad una maggiore trasparenza, anche nell'ottica fiscale: emissione delle fatture e degli scontrini, tracciabilità dei pagamenti, confermata tramite l'uso di bancomat o bonifici, o applicazioni per il pagamento virtuale, o iniziative specifiche.

La stretta sui contanti quindi riguarderà da vicino tutti i tipi di acquisti che i cittadini intendono effettuare, che da gennaio dovranno essere inferiori a 1.000 euro. Attualmente, ancora per il mese di dicembre, è possibile invece acquistare con il pagamento in contanti ancora entro la soglia di 2.000 euro.

Il limite massimo per i pagamenti è stato modificato numerose volte negli scorsi anni, e dai diversi governi, e al momento sembra che per il 2022 toccherà una delle soglie più basse mai viste in precedenza. 

Futuro dei contanti: tra pagamenti tracciabili e moneta virtuale

La fine dell'uso dei contanti sembra essere vicina: sempre più italiani decidono spontaneamente di utilizzare metodi come il bancomat, oppure i bonifici bancari, per effettuare i pagamenti, per acquisiti di prodotti e servizi. Il futuro dei contanti potrebbe essere quello di scomparire del tutto, ma non solo a causa dei recenti provvedimenti per la limitazione del contante.

Gli stessi cittadini apprezzano maggiormente gli acquisti tracciabili, in particolare quelli che possono avvenire facilmente online, con consegna a casa dei prodotti. Il denaro in contante sembra sempre più lontano, le esigenze degli italiani stanno cambiando radicalmente, anche a seguito dell'arrivo della pandemia.

L'emergenza sanitaria infatti ha spinto maggiormente le persone ad acquistare online, prodotti anche molto diversi tra loro: dal food alla tecnologia, dai prodotti per la casa ai libri, ormai quasi tutto si può comprare comodamente da casa tramite computer, collegandosi agli e-commerce preferiti.

Il futuro dei contanti sembra essere piuttosto chiaro: presto potranno facilmente scomparire, sia grazie ai nuovi sistemi di pagamento virtuali, sia per le iniziative messe in moto dallo stato. Tra tutte le iniziative, possiamo citarne diverse: da un lato ci sono i bonus per l'edilizia, che sono accessibili solamente nel caso in cui i soggetti richiedenti procedano al pagamento in modo tracciabile, dall'altra iniziative mirate come il cashback di stato o la lotteria degli scontrini.

Inoltre, si assiste ad un altro fenomeno piuttosto recente: l'utilizzo della moneta virtuale. Le criptovalute sono arrivate nell'ultimo periodo anche in Italia, nonostante non siano ancora presenti regolamentazioni precise sulla loro gestione. Si tratta di una moneta completamente virtuale, non materiale, che non ha alcun riferimento con il denaro in contante o con la moneta presente nei diversi paesi europei o del mondo.

Molti investitori vedono di buon occhio questo tipo di moneta, che potrebbe un giorno anche essere utilizzata al pari dell'attuale denaro in contante, ma senza la necessità di scambi effettivi di banconote o monete.

Contanti in Italia: le nuove sanzioni

Per l'utilizzo del contante ci saranno nuove limitazioni a partire dal 2022, e questo comporterà anche la presenza di nuove sanzioni. Per chi da gennaio 2022 deciderà di continuare a pagare prodotti in contante anche con importo superiore a 1.000 euro, sarà facile incorrere in multe anche salate.

Qualsiasi tipo di pagamento sarà sanzionabile se effettuato in contanti oltre la soglia prevista, anche in casi particolari. Questo vuol dire che non sarà possibile neanche donare una cifra superiore a 1.000 euro a figli o parenti, senza utilizzare pagamenti tracciabili. Anche in questo caso sarà obbligatorio procedere tramite un bonifico con causale apposita.

La regola è molto stringente quindi non solo nel caso di pagamenti per acquisiti, ma anche per donazioni spontanee. Le sanzioni, sia per chi procede all'acquisto tramite contanti in limite superiore alla soglia consentita, sia per i venditori che accettano questi pagamenti, possono andare da 3.000 fino anche a 15.000 euro.

Come è facile intuire, la sanzione è molto più elevata dei possibili vantaggi del pagamento in contanti. La regola quindi vale per tutti: chi acquista, chi vende, chi regala o dona denaro. Per l'importo minimo della sanzione tuttavia si possono fare delle precisazioni: chi viola la soglia massima del contante può ricevere una sanzione di mille euro, per importi superiori di utilizzo del contante, si può arrivare a cifre anche molto alte, fino a 15.000 euro. 

Chi invece non comunica eventuali irregolarità (imprese e attività) la sanzione può variare a partire da 3.000 euro. Numeri piuttosto importanti per una regola che sarà introdotta da gennaio 2022.

Prelevare contante sarà possibile?

Alcuni si chiedono se con questa nuova norma sarà limitata anche la possibilità di prelevare denaro in contante allo sportello, dal proprio conto corrente. Su questo punto al momento non vengono introdotti nuovi limiti: questo significa che comunque sarà ancora possibile procedere prelevando dal proprio conto corrente denaro in contante per cifre superiori a 1.000 euro.

Tuttavia queste cifre non saranno utilizzabili in un'unica soluzione per un unico pagamento. Per fare un esempio, sarà possibile prelevare cifre superiori a 1.000 euro con un unico prelievo allo sportello bancomat, ma non sarà possibile utilizzare questa cifra per il pagamento di un bene o servizio in un'unica volta.

Le motivazioni per cui viene introdotta questa regola, che dal 2022 abbasserà il tetto massimo del contante a 1.000 euro, deriva non solamente dalla lotta all'evasione fiscale italiana, ma anche da una intenzione generale europea di limitare illeciti e fenomeni di riciclaggio, che hanno al centro l'uso del denaro in contante.

Anche se il limite di 1.000 euro che sarà applicato è prettamente italiano, anche l'Europa sta ipotizzando nuove regole per limitare fenomeni illeciti, come spiega un articolo di Europa.today.it:

"La proposta dell’esecutivo Ue di introdurre un tetto di 10mila euro ai pagamenti in contante non andrà a toccare i limiti inferiori già previsti nella gran parte degli Stati membri. Tra le altre scelte importanti adottate dal Collegio dei commissari europei c’è l’introduzione di una nuova Autorità Ue anti-riciclaggio."

La battaglia quindi sembra essere comune: da un lato è necessaria una limitazione del denaro in contante in circolazione, dall'altro lato nuove misure di controllo per limitare episodi di riciclaggio a livello europeo. Al momento tuttavia molti paesi in Europa ancora non dispongono di regole precise che limitano l'utilizzo del denaro in contante, tramite un tetto massimo di utilizzo come introdotto invece in Italia.

Per esempio in Germania, Austria, Irlanda e Lussemburgo non esistono limiti ai pagamenti in contanti, mentre in Polonia e Ungheria i limiti imposti sono relativi esclusivamente ai pagamenti tra imprese. Si può dire che l'Italia è uno dei paesi con maggiore attenzione a questo aspetto, anche a causa dell'alto tasso di evasione fiscale che ancora si registra in tutto il paese.

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