Il successo di Mare Fuori è un autentico trampolino di lancio per una nuova generazione di attori italiani, ma anche l’occasione di (ri)scoprire alcuni grandi interpreti della scena contemporanea per il grande pubblico.
Sembra essere quest’ultimo il caso di Anna Ammirati, attrice dalla lunga e variegata carriera. Ripercorriamo allora il suo percorso professionale e la sua vita privata, dagli esordi in teatro e nel cinema erotico fino all’arte contemporanea e all’impegno con i giovani.
Chi è Anna Ammirati, l’educatrice Liz di Mare Fuori
Anna Ammirati è nata a Castellammare di Stabia il 1 gennaio 1979, da una famiglia conservatrice di Napoli. Ammirati ha parlato in diverse interviste soprattutto della figura autoritaria del padre, e dell’ambiente a volte soffocante in cui si è sviluppata la sua adolescenza.
Dopo essersi diplomata in fotografia, decide di lasciare Napoli per studiare psicologia a Roma, contro il volere dei genitori che avrebbero voluto studiasse giurisprudenza.
A Roma inizia anche a seguire corsi di recitazione, e si diploma all’Accademia di Teatro di Beatrice Bracco, per poi seguire vari corsi come quelli della Lee Strasberg Theatre and Film Institute Gerardine Baron, di Paul Haggis e la Master Class alla Biennale di Venezia con Franco Visioli e Letizia Russo.
Il suo esordio con la televisione è nel 1996 con la miniserie Positano, ma è grazie al regista Tinto Brass, uno dei maestri della commedia sexy e dell’erotismo italiano, che ottiene il suo primo ruolo da protagonista.
Notata dal regista (è il suo fidanzato dell’epoca a portargli una suo foto durante un suo provino), è lui a richiederla espressamente per il casting di Monella, che supera e diventa un successo internazionale, distribuito in 42 paesi, di cui interpreta anche la colonna sonora.
Anna Ammirati ha raccontato di aver girato il film come atto di ribellione e di protesta nei confronti sia della famiglia che della società benpensante in cui era cresciuta.
Anche negli anni successivi, Anna Ammirati rimarrà in buoni rapporti con il regista, anche se i due non collaboreranno più sotto il profilo professionale.
Seguono altri film, in cui interpreta ruoli molto diversi fra loro, fra cui I fetentoni, Quartetto, Alla fine della notte, Amore e libertà-Masaniello, Ma che bella sorpresa e La mia banda suona il pop.
Per la televisione ha recitato in diverse serie tv, anche se spesso solo come guest star: è il caso de Tutti i padri di Maria, L’oro di Scampia, Una pallottola nel cuore, L’allieva e Squadra Mobile-Operazione Mafia Capitale.
Tuttavia, è soprattutto nel teatro sperimentale che Anna Ammirati si è maggiormente distinta, soprattutto negli ultimi anni, in cui ha anche dato vita ad un suo spettacolo originale, Napsound – Recital avanguardistico partenopeo, basato su una lettura elettronica delle poesie di Eduardo de Filippo e Raffaele Viviani.
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La maternità e l’impegno per la comunità LGBTQI+
Anna Ammirati è diventata madre di Sara a 24 anni, con un attore ronconiano del Piccolo di Milano, impegnato per lo più in spettacoli di impostazione classica, con cui però la relazione è ormai interrotta da anni.
Anna Ammirati ha spesso parlato della maternità come di un’esperienza altamente formativa, sia come persona che come attrice.
Dal Gennaio 2022, per Il Fatto Quotidiano ha realizzato una serie podcast, Fluid, sul mondo LGBTQIA+, spendendosi in particolare per l’affermazione di concetti come l’identià di genere.
Ammirati ha raccontato di essere rimasta sorpresa di quanto poco sapesse sull’argomento, con cui è entrata in contatto grazie alle conversazioni fra la figlia e il suo gruppo di amici.
Ammirati è stata anche un’attiva sostenitrice del DDL Zan, oltre che ad aver avuto rapporti con Nicky Vendola per il supporto alla comunità.
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