Perché ci si veste di rosso a Natale e Capodanno? Significato e origine della tradizione

Vestirsi di rosso la sera di Capodanno è diventata ormai una vera e propria tradizione. Ecco dove è nata questa consuetudine e cosa rappresenta.

Passeggiando in centro città o andando per negozi nel periodo natalizio non si può non notare un dettaglio curioso: tutte le vetrine di intimo e abbigliamento addobbano i loro manichini con biancheria rigorosamente di colore rosso.

A questa tradizione si attribuiscono origini varie e vi si legano usanze non sempre notissime. Ecco allora perché ci si veste di rosso a Capodanno oltre che a Natale.

Fra Cina e Roma: ecco perché ci si veste di rosso a Capodanno

Una prima ipotesi sul perché ci si veste di rosso a Capodanno riguarda un’antica tradizione cinese. In Cina, infatti, il rosso è un colore associato alla buona sorte, al potere e alla prosperità, ed è anche il colore utilizzato nei matrimoni.

Inoltre, nella mitologia cinese, il rosso era il colore in grado di tenere a bada un pericoloso mostro mangiauomini, il Niàn, che si palesava proprio l’ultimo giorno dell’anno (anche se bisogna ricordare che il capodanno cinese non coincide con quello occidentale).

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Un’altra scuola di pensiero vede invece nella tradizione di vestirsi di rosso a Capodanno un recupero di un sistema simbolico dell’antica Roma. Il rosso, per i romani, era infatti associato soprattutto alla bordatura della toga dei senatori ed era dunque un simbolo di potere e di riuscita sociale.

In particolare, il rosso porpora era un prodotto decisamente costoso. Di conseguenza, indossare abiti di questo colore significava mettere bene in chiaro il proprio status sociale ed economico.

Tuttavia, la ragione di questa tradizione potrebbe essere molto più semplice e legarsi ad una strategia di marketing. Il tutto in modo non molto diverso da quello che, negli anni Cinquanta, portò a considerare il rosa un colore femminile e il blu/azzurro un colore maschile, allo scopo di vendere più vestiti (mentre precedentemente il rosa era molto utilizzato anche nell’abbigliamento maschile).

In più, il rosso è il colore che meglio spicca nelle giornate scure e nebbiose dell’inverno, per cui si presta meglio di altri a campagne pubblicitarie per questo periodo (basti pensare alla coca cola).

Se a tutto questo si uniscono i tradizionali addobbi rossi natalizi (pensati per imitare le mele sugli abeti, simbolo di prosperità in un periodo difficile per l’alimentazione come l’inverno) il gioco è fatto.

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Altre tradizioni di Capodanno nel mondo: in Cile l’intimo è giallo

A riprova di come questa moda non abbia radici troppo profonde, in altre aree del mondo le tradizioni sono completamente diverse e non contemplano affatto il rosso.

In particolare, l’intimo rosso è una particolarità prettamente italiana, che non si ritrova in altri paesi europei e nemmeno oltre oceano (tranne ovviamente in Cina, dove come si è detto è un colore associato alla buona sorte).

Non mancano però altre tradizioni altrettanto festose e bizzarre: ad esempio, in Cile, Perù, Equador e Messico il colore associato a Capodanno è il giallo, lo stesso dei soldi, per assicurarsi una buona riuscita in ambito economico.

Ci sono poi ulteriori variazioni nei diversi paesi, per esempio in Perù si può scegliere se puntare sul denaro, dunque biancheria gialla, oppure sull’amore, e in quel caso si può ricorrere al rosso che tanto amiamo anche in Italia.

In Argentina per assicurarsi l’amore è invece necessaria della biancheria intima rosa, mentre in Brasile si consiglia il colore bianco per tenere lontani gli spiriti malvagi.

Dunque, ogni paese ha le proprie tradizioni in fatto di intimo a Capodanno. L’importante, dunque, è godersi appieno le festività, indossando qualcosa che ci faccia sentire entusiasti e pronti per le sfide del nuovo anno.

Leggi anche: I cibi che portano fortuna a Capodanno: ecco cosa non deve mancare in tavola il 31 dicembre

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