Il calo di abbonamenti recentemente subito da Netflix ha messo in allarme tutti i competitors del settore dello streaming, che stanno già pensando a possibili soluzioni nell’eventualità che lo stesso destino del colosso americano tocchi anche a loro.
Tra questi anche Now Tv, di proprietà di Sky. Il direttore di brand, marketing e merchandising dell’azienda Jamie Schwartz in un’intervista ha ipotizzato uno dei tanti scenari a cui sta andando incontro il modo dello streaming a pagamento. Ma entriamo più nel dettaglio.
Il calo di Netflix allarma: Now pensa alla pubblicità
Nel periodo della pandemia da Coronavirus lo streaming è stato uno dei grandi protagonisti (insieme ai social e alla televisione) del settore dell’intrattenimento, fondamentalmente perché gli spettatori cercavano un modo per evadere almeno mentalmente dal lockdown e l’intera macchina del cinema era stata costretta a fermarsi.
Now ha quindi approfittato della situazione per mettere in atto un vero e proprio rebranding, anche per stare al passo con gli altri competitors vecchi e nuovi, che nel frattempo hanno continuato ad aggiornare i propri cataloghi. E proprio parlando di questa rivoluzione all’interno del brand lo stesso Schwartz ha spiegato quanto sia stato tutt’altro che facile ripensare a nuovi contenuti e sostituirne degli altri rimasti in sospeso a causa delle restrizioni.
Al contrario di Netflix comunque, Now non sembra aver subito particolari cali e, a dirla tutta, nel Regno Unito la percentuale di abbonati sembrerebbe addirittura essere cresciuta. Cosa che comunque non ha impedito al direttore di pensare con più flessibilità.
Sempre Schwartz infatti avrebbe rivelato che degli annunci di terze parti sarebbero già stati lanciati in piattaforma in modo graduale, per testarne le capacità e ovviamente anche le reazioni degli abbonati.
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Sarà anche il futuro di Netflix?
Dopo l’annuncio della significativa perdita di abbonati da parte di Netflix, si era iniziato ad ipotizzare ad un possibile aumento dei prezzi degli abbonamenti. Non di certo una novità considerando da quanto tempo ormai la piattaforma di streaming rosso-nera sia impegnata nella lotta agli utenti non paganti, scaturita anche dalla possibilità data da Netflix stessa di condividere più slot con un solo account. Un’altra ipotesi sarebbe quella che vede l’inserimento della pubblicità tra i suoi contenuti.
Se in un primo momento si è portati ad arricciare il naso davanti alla possibilità di un annuncio pubblicitario qua e la, all’interno di una piattaforma per cui si ha pagato un abbonamento, pensandoci bene potrebbe essere la soluzione ideale che giverebbe tanto ai fruitori dei prodotti di Netflix quanto a Netflix stessa.
I primi infatti, non vedrebbero avverarsi l’ipotesi più infausta dell’aumento dei prezzi degli abbonamenti, la seconda troverebbe un po’ di ossigeno grazie ai ricavi degli annunci pubblicitari. MPer cercare di capire gli ulteriori sviluppi dal mondo dello streaming e le decisioni sugli abbonamenti quindi, non ci resta che attendere.