Quando le mani si sfiorano: trama, finale e la storia vera dietro al film

Quando le mani si sfiorano, tutto sulla trama e la storia vera dietro al film ambientato nella Germania nazista.

Quando le mani si sfiorano è un film del 2018 il cui titolo originale è Where hands touch, diretto da Amma Asante. Ecco tutto quello che sappiamo sulla trama, in che particolare periodo storico è ambientata la pellicola e tante altre curiosità attorno a questa.

Quando le mani si sfiorano, la trama e il cast

La trama di Quando le mani si sfiorano è ambientata nella Germania nazista del 1944. Leyna è l’amatissima figlia di Kerstin, una donna tedesca che l’ha concepita durante la relazione con un soldato franco-senegalese. Questo fa della giovane protagonista una ragazzina di etnia mista. Kerstin ha anche un altro figlio, Coen, nato invece da una relazione con un uomo tedesco.

Espulsa da scuola, Leyna viene assunta a lavorare in una fabbrica e un giorno, uscendo dal lavoro, si scontra con Lutz, una giovane recluta, figlio di un ufficiale delle SS. Tra i due nasce ben presto quel sentimento tanto puro e semplice che solo sue giovani innamorati possono provare.

All’improvviso però Kerstin viene arrestata e Lutz viene chiamato al fronte e proprio in questo frangente Leyna scopre di essere incinta. Anche lei però non sfugge alle grinfie del regime, viene catturata e mandata in un campo di concentramento dove incontra Lutz, diventato anch’egli suo malgrado, membro delle SS, che scopre di essere il padre del bambino e tenta in ogni modo di salvare la piccola vita che sta per nascere e l’amata.

Fanno parte del cast Amanda Stenberg, che interpreta Leyna, George MacKay che è invece Lutz e Abbie Cornish che presta il volto a Kerstin. Lo completano poi Christopher Eccelston, Heinz per il fim e Tom Sweet, che ha invece la parte di Coen.

Il finale del film e le tematiche affrontate

Il film, così come gran parte delle storie raccontate nella finzione e vissute nella realtà dell’epoca nazista, ha un finale da brividiemblema dell’eterna contraddizione dell’essere umano e delle colpe di cui si macchia.

Nella pellicola infatti non viene affrontata solo la tematica dell’olocausto, ma viene esplorato a fondo il complesso rapporto tra genitori e figli di quel tempo ben quattro punti di vista paralleli.

Viene infatti raccontato il rapporto tra Kirsten, Leyna e il fratello, quello tra Leyna e Lutz, ma cosa ancora più shockante, vengono messi a confronto il rapporto tra il padre di Lutz e quest’ultimo che a sua volta si ritrova padre innamorato di una vita che non ha ancora avuto il privilegio di conoscere.

Per capire la spiegazione del finale, che vi anticipiamo, sarà struggente, l’unico modo è dedicarsi alla visione di questo bellissimo film disponibile in streaming sulla piattaforma di Prime Video e quelle di AppleTV, GooglePlay e YouTube su cui potete trovare il fim completo (ovviamente a pagamento per 5,99 euro), alcuni spezzoni di questo e il trailer disponibile anche in italiano.

La storia vera dietro Quando le mani si sfiorano

Come dichiarato dalla regista stessa, la figura di Leyna è ispirata a quella di una ragazza scoperta dalla Asante stessa mentre stava facendo ricerche per la realizzazione del suo film.

Ma più che ad una storia vera, in questo caso, ci si accorge ben presto che la storia di Leyna è ispirata a quelle di tante altre persone vissute all’epoca del nazismo e che come lei, si sentivano tedesche ma erano trattate come meri errori da estirpare dal sistema.

Arianna Giago
Arianna Giago
Content editor, classe 1992.Sono nata nella caotica Milano e mi sono diplomata al liceo linguistico. In quel periodo hosviluppato una profonda passione per tutto quello che riguarda la comunicazione, che ho semprevisto come un'arte. Tutto quello che so sul mondo della scrittura web e cartacea l'ho imparato sulcampo. Ho infatti fatto la mia prima esperienza in questo mondo collaborando per un quotidianocartaceo e successivamente mi sono avvicinata al mondo della SEO e della scrittura webcollaborando con diverse realtà.Mi ritengo una persona creativa, a tratti anticonformista, ma che comunque si adatta bene alleregole.Il mio motto? Prendo in prestito un grande classico attribuito a Walt Disney per dire che... se puoisognarlo
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