Premio Strega 2022, ecco quanto vende chi lo vince

Siete amanti dei libri? In occasione del Premio Strega 2022 scopriamo i finalisti e le loro possibilità di vendere in caso di vittoria.

L’edizione 2022 del riconoscimento letterario più ambito ha visto per la prima volta nella storia dello Strega sette libri in finale anziché cinque, di cui quattro pubblicati dal primo gruppo librario italiano, Mondadori, ma alla fine la vittoria se l’è aggiudicata lo scrittore pugliese Mario Desiati, autore di Spatriati (Einaudi).

Si parla di un premio molto significativo, dato che nasce insieme alla Repubblica italiana e vuole contribuire alla rinascita culturale del Paese, schiacciata dal ventennio fascista. 

Ma cerchiamo di capire nello specifico come funziona la macchina sponsorizzatrice del premio e quanto può vendere l’autore o l’autrice che vince l’ambito trofeo.

Premio Strega: una lunga storia italiana

Il Premio Strega è un premio letterario assegnato solitamente all’autore di un libro pubblicato in Italia entro una specifica cerniera temporale, solitamente tra il 1° Marzo dell’anno precedente e il 28 Febbraio dell’anno in corso. Il premio è stato fondato a Roma nel 1947 da Maria Bellonci e Guido Alberti, proprietario della casa produttrice del Liquore Strega che dà il nome al Premio, mentre oggi è gestito dalla Fondazione Bellonci.

Il primo a vincere lo Strega fu lo scrittore e sceneggiatore Ennio Flaiano con Tempo di uccidere, pubblicato da Longanesi. Nei suoi settantacinque anni il Premio è andato a gente del calibro di Cesare Pavese, Alberto Moravia, Elsa Morante, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Primo Levi, Umberto Eco, il divulgatore amato dal web Alessandro Barbero, Dacia Maraini e tanti altri.

Quanto vende chi vince il Premio Strega? 

Nel 2013 uno studio italiano realizzato da Michela Ponzo e Vincenzo Scoppa ha scoperto che vincere lo Strega può aumentare le vendite del 500%, ma non esiste una formula fissa che indica quanta influenza abbia il Premio sulle vendite delle opere candidate e/o finaliste. Possiamo però osservare quello che è successo in passato, per provare a capire quali trend si formano quando entra in gioco la macchina del Premio Strega.

Ad esempio, il libro vincitore dell’edizione 2016, La scuola cattolica di Edoardo Albinati (editore Rizzoli), quando passa dalla dozzina alla cinquina finalista ha un boost di vendite che gli fa guadagnare 1.195 posizioni nella classifica Libri. La nomina a vincitore è un volano pazzesco, dato che da 950° nella classifica libri arriva in seconda posizione. Nella stessa edizione, inoltre, La femmina nuda di Elena Stancanelli (La Nave di Teseo), dopo la finale, guadagna ben 7.231 posizioni nella classifica Libri.

Nessuno però ha raggiunto l’exploit segnato nel 2008 da Paolo Giordano: vincitore, da esordiente, del Premio Strega con La solitudine dei numeri primi, giunse al Ninfeo (dove si tiene la cerimonia) con sulle spalle 65 mila copie vendute. Grazie allo Strega, l’opera vendette in totale un milione di copie.

Ci sono anche casi in cui i secondi hanno fatto meglio dei primi, come nel 2010 quando Acciaio di Silvia Avallone finì per vendere più copie rispetto a Canale Mussolini, ma generalmente la persona che riceve i benefit maggiori dal Premio Strega è colui/colei che si aggiudica l’ambito riconoscimento.

Il Premio Strega e il suo meccanismo di premiazione

Per quanto riguarda invece la modalità di premiazione, abbiamo diverse fasi. Si inizia con un gruppo di quattrocento giurati tra uomini e donne di cultura compresi gli ex vincitori. Ogni membro di questa giuria – chiamata Amici Della Domenica per via del giorno scelto per le prime riunioni del gruppo – può segnalare un’opera che ritiene meritevole di essere premiata accompagnando la candidatura con una breve scheda di presentazione.

Di tutti questi nomi viene poi fatta una prima scrematura di tendenzialmente dodici opere al massimo; successivamente, gli Amici della Domenica compiono un’ulteriore votazione che riduce i candidati ai cinque finalisti. Se, però, nella graduatoria dei primi cinque non è compreso almeno un libro pubblicato da un editore medio-piccolo, accede alla seconda votazione il libro (o i libri, in caso di ex aequo) con il punteggio maggiore, dando luogo a una finale a sei o più candidati, come infatti è accaduto quest’anno.

Al termine dello scrutinio della seconda votazione, che tradizionalmente avviene il primo giovedì di Luglio, viene proclamato il vincitore, che riceve un premio in denaro del valore di 5.000 euro offerto dalla società Strega Alberti Benevento. Nel caso in cui risulti una parità di voti per il primo posto, il premio viene invece assegnato ex aequo. 

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